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Fumetti - L. Crippa

La frusta schiocca ancora!

di X-Luca

 Titolo originale: Indiana Jones and the kingdom of the crystal skull. Regia: Steven Spielberg. USA 2008. Mi occupo di solito di fumetti che diventano film. Ma come posso non occuparmi di Indiana Jones?? Posso prendere come scusa il fatto che, al contrario, dal film fu tratta una serie di fumetti editi dalla solita Marvel, ma la cosa conta poco. Il fatto è che non posso non occuparmi di Indiana Jones, una delle icone cinematografiche più famose di tutti i tempi, tornato dopo 19 anni a scaldare i cuori dei fans di tutto il mondo.

Molti sono rimasti delusi, non digerendo lo stile un pò più "x-files" della storia, o lo stile da Jimmy Dean del figlio di Jones, ma moltissimi hanno ritrovato il loro mito, hanno sussultato al ritorno di Marion Ravenwood, il grande amore di Indy, apparsa nel primo film della serie e sono sobbalzati al ritmo di nuove peripezie mozzafiato che caratterizzano la serie.

Spielberg e parte del cast di Indiana Jones e il Teschio di CristalloLa storia inizia nel 1957, con il nostro eroe con la frusta, ancora in piena attività, rapito dai russi, comandati dall'algida Irina Spalko (Cate Blanchett), per trovare, nel deposito segreto che custodisce anche una certa Arca, un reperto misterioso...
Nonostante la fuga (direi esplosiva, anzi, atomica), in piena "caccia alle streghe" il solo contatto con i russi porta Indy ad avere problemi con il governo e il suo lavoro. Nello stesso tempo, viene contattato da un ragazzo ribelle, Mutt Williams (Shia LaBeouf),   e si ritrova a dover salvare un vecchio amico, evitare ai russi di impossessarsi del "controllo della mente" con i teschi di cristallo, trovare l'Eldorado, e incontrare di nuovo Marion Ravenwood (Karen Allen) che gli rivelerà la paternità del ragazzo.

La I riferimenti presenti sono tanti a riportarci tutte le storie vissute dal nostro eroe, Marion, la foto del padre e di Marcus Brody, uno dei personaggi fissi della saga, impersonato da Denholm Mitchell Elliott, scomparso nel 1992, o ancora i suoi racconti di gioventù (tratte dalle serie televisive "Le avventure del giovane Indiana Jones). Si possono trovare citazioni da "American Graffiti" di Lucas, e con gli alieni anche una strizzatina d'occhio a E.T.

Le peripezie dell'eroe sono sempre esagerate, arrivando al culmine nel disperato tentativo (riuscito!!) di salvarsi dall'esplosione di una bomba atomica. Ma a Indy si perdona tutto, qualsiasi esagerazione possa inventarsi per togliersi dagli impicci. Ed è notevole pensare che, forse, l'unico avversario con cui non riesce ad avere la meglio è proprio la rigida e spietata isteria del proprio governo, nella guerra fredda degli anni 50. Che Lucas stesso (non dimentichiamo che se la regia è sempre stata del grande Spielberg, l'invenzione del personaggio è dello stesso creatore di "Guerre Stellari") ha dichiarato essere stato un suo incubo da ragazzino, specialmente nel periodo degli esperimenti atomici .

Cate Blanchett Fortunatamente non si avverte un gran peso nell'uso della computer grafica, che avrebbe assolutamente danneggiato uno stile sempre "classico" presente nei film di Indiana Jones, e Spielberg ammette proprio di non amare i montaggi frenetici e abbondanti dei film attuali. La computer grafica è stata quindi usata per un totale di solo il 30% del film, compresa la cancellazione di cavi di sicurezza che hanno sostenuto il lavoro di tantissimi stuntman.
A proposito di stuntman, Harrison Ford, ci tiene a dirlo, nei suoi splendidi 66 anni ha comunque recitato in prima persona alcune scene d'azione. Ed è tornato felicemente a indossare cappello e frusta di questo personaggio che, come ha dichiarato lui stesso, con la sua intelligenza e il suo spirito si salva dalle situazioni più complicate con una cosciente testardaggine.
Contenta anche Cate Blanchett che da piccola sognava di sposare Indiana Jones. E anche perchè per una volta desiderava vestire i panni della cattiva.

Indiana Jones. Il suo vero nome sarebbe Henry Walton Jones, Jr, ma lui prefersce Indiana, il nome del suo cane. E ora? Ci sarà un seguito? Alla fine del film Indy strappa il cappello al giovane Mutt, che lo raccoglie portato da una folata di vento, e se lo rimette in testa, come per dire "Sono ancora io, l'eroe" ma si vocifera di un quinto film dove avverrà il passaggio di testimone. Ma potrà mai esistere un Indiana Jones senza lo sguardo scanzonato di Harrison Ford?

Da un intervista ai protagonisti del film:
Shia LaBeouf: La scena della motocicletta mi ha spaventato perché avevo Harrison dietro e se cadevo il film era finito...
Harrison Ford.: La tua parte di film, sarebbe finita!