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Ebraismo - A. Matta

Anna Frank: il diario al cinema - Alessandro Matta

di Alessandro Matta

 In occasione dell’ uscita in dvd, in Gran Bretagna, della nuova fiction di Jon Jones sul diario della bambina ebrea simbolo della Shoah, proponiamo ai lettori un viaggio nel rapporto tra il cinema e la storia di Anne Frank...

 

 

 

 

 

 

Anna Frank: il diario al cinema
 
di Alessandro Matta

 In occasione dell’ uscita in dvd, in Gran Bretagna, della nuova fiction di Jon Jones sul diario della bambina ebrea simbolo della Shoah, proponiamo ai lettori un viaggio nel rapporto tra il cinema e la storia di Anne Frank...

Si intitola: “The diary of Anne Frank” ed è stato realizzato dal regista televisivo Jon Jones in 5 puntate. E' uno sceneggiato televisivo tratto da quello che è oggi il libro piu' letto al mondo dopo la Bibbia: “Il diario di Anne Frank”. Il cast comprende nomi quali Felicity Jones, nei panni della protagonista, Lain Glein, Tamsin Greig. Distribuito in dvd dal 22 Settembre 2008 in Gran Bretagna, fa parte del ciclo di programmi televisivi storici della BBC all'interno del quale è gia stato realizzato il celebre telefilm: “The Tudors” con Jonathan Rhys Meyers. In questo sceneggiato, si ripercorre tutta la storia della ragazza ebrea, resa celebre dal “diario”, scritto durante la forzata reclusione in un nascondiglio di Amsterdam dal 1942 al 1944 per scampare alle deportazioni naziste. Scoperta insieme alla famiglia, verrà deportata a Auschwitz prima e a Bergen-Belsen poi , dove morirà di tifo, nel 1945, due settimane prima della liberazione del lager. Non è questa la prima ficition a trattare il tema del diario di Anna. Molti altri film lo hanno già fatto. Val la pena  ricordarli. A partire da quello piu' famoso e paradossalmente piu' criticato: “IL DIARIO DI ANNA FRANK” di George Stevens del 1959. 3 Oscar, fra cui migliore attrice non protagonista per Shelley Winters, nei panni della signora Van Daan ( amica di famiglia dei Frank). Questo film è, in realtà, una riduzione di una riduzione: si tratta  della versione cinematografica della Piece Teatrale che dal diario trassero Frances Goodrich e Albert Hackett .

 Film impregnato fino alla nausea di un sentimentalismo melenso e stucchevole, fu molto criticato per l'assenza, pressocchè totale, di ogni riferimento ai crimini nazisti ( la scena del “sogno” di Anne è l’unica che effettivamente faccia vedere il lager nazista ) e anche per la poca , pochissima , fedeltà col testo reale del diario di Anne. La stessa riduzione teatrale degli Hackett, infatti , venne accusata di un “revisionismo” molto subdolo, per il fatto di aver letteralmente “deebreizzato” la figura della protagonista, togliendo qualunque riferimento alla religione ebraica a cui Anne faceva parte e trasformando perfino la sola festività ebraica, in essa inserita, ( la celebrazione della Channuccà , la festa delle luci ) in una specie di “Natale” cristiano, con gli attori che cantano popolari motivetti americani di stampo natalizio. Ma, la cosa piu' grave, forse, è il trattamento che questa prima riduzione cinematografica del diario ha subito dal punto di vista dei “tagli”. Originariamente , infatti , il film durava 180 minuti tondi , ma pressioni della Fondazione Anne Frank da una parte e dei (falsi) perbenisti  americani dall'altra fecero si che Stevens tagliasse e distruggesse completamente la scena finale, che mostrava la deportazione dei protagonisti in una Auschwitz ricostruita in un set hollywoodiano e la successiva morte di Anne a Belsen , riducendo così il film a soli 173 minuti. In Europa, non se ne comprese mai il motivo, ne circolò una versione ancora piu' ridotta a '156, e solo di recente , nella versione dvd , i minuti mancanti della versione americana son stati per la  prima volta doppiati e resi noti al pubblico europeo. 
 
Melissa GilbertLo stesso film verrà rifatto da Boris Sagal ( conosciuto regista di B-Movies americani ) per la tv via cavo  nel 1980: “THE DIARY OF ANNE FRANK” di Sagal del 1980, con Melissa Gilbert, nei panni della protagonista, Maximilian Schell, in quelli di Otto Frank, padre di Anne, risulterà in ogni caso, essere un film ben piu' piatto e risibile di quello di Stevens, probabilmente per la sua destinazione quasi esclusivamente televisiva (in Italia lo vedremo sporadicamente in canali locali). Negli anni immediatamente successivi al film di Stevens, saranno, invece, diversi i registi che porteranno sullo schermo la storia della piu' celebre vittima della Shoah con diversi approcci: nel 1960, è il regista Jugoslavo Mirjana Samardzic a dirigere l’inedito: “DVENIK ANE FRANK” , purtroppo mai distribuito fuori del territorio balcanico e quindi ancora introvabile. Inediti e introvabili  sono  anche il film americano  “THE DIARY OF ANNE FRANK” di Alex Segal del 1967 ( con Max Von Sidow nei panni di Otto Frank !!) ,l'olandese “HET DAGBOEK VAN ANNE FRANK” , fatto per la tv olandese nel 1962 , e il tedesco “DAS TAGEBUCH DER ANNE FRANK”, realizzato  per la tv tedesca nel 198 , del quale non è mai pervenuto il nome del regista . La tv olandese, in collaborazione con la fondazione Anne Frank, nel 1985, per la regia di Jeroen Krabbè, filma la riduzione Teatrale del diario e ne fa un film per la tv : “HET DAGBOEK VAN ANNE FRANK” di Krabbè , ancora oggi l’unico, approvato in toto anche dalla Fondazione Anne Frank di Amsterdam. Tuttavia si tratta sempre di una versione Teatrale e quindi non fedele in toto al diario. Si dovrà attendere il 1987 per vedere una versione della storia di Anne fedelissima alla realtà: “DIARY OF ANNE FRANK” , di Gareth Davies, realizzato dalla BBC nel 1987 , è un film tv di 120 Minuti diviso in 4 brevi parti di 30 minuti, dove per la prima volta la storia di Anne Frank e del diario è trasposta in modo fedelissimo, come fedelissima è perfino la ricostruzione dei luoghi dove Anne visse e si nascose. Purtroppo la miniserie è inedita in Italia , ma è  acquistabile  in vhs  e in dvd in Gran Bretagna e in Germania. Un anno dopo , nel 1988 , il regista americano John Erman produce per la televisione un film che porta a conoscenza del pubblico una storia riguardante Anne Frank fino a quel momento poco approfondita: “THE ATTIC – THE HIDING OF ANNE FRANK” del 1988 , è  la trasposizione filmica del libro “ Si chiamava Anne Frank”  di Miep Gies, la donna che aiutò Anne  e la sua famiglia negli anni, in cui questi erano nascosti nel rifugio di Amsterdam.
 
Anne Frank in versione animeCommovente e (necessariamente) intriso di sentimentalismo, il film conquistò anche un Emmy Award come miglior prodotto televisivo dell' anno. Nel 1995, è invece la volta dell’ animazione. Il regista giapponese, Aikinori Nagaoka, realizza l'anime-movie “ANNE NO NIKKI” , fortemente ispirato al diario di Anne. Un film, precisamente un cartone,presentato anche in Italia, mai effettivamente distribuito nel nostro paese. Un anno dopo, nel 1996, il regista Tazmin Townsend realizza per la tv spagnola il film “EL DIARI D' ANNA FRANK” , fuori dalla Spagna non sarà mai distribuito. Bisognerà attendere il 2001 prima che la storia di Anne torni in un film. Nel 2001, esce la miniserie tv in 2 parti “ANNE FRANK – THE WHOLE STORY” , del regista Robert Dornhelm , arrivata  in Italia col titolo “la storia di Anne Frank” (dal 1940 alla morte nel lager di Belsen nel 1945) grazie al bouquet Sky. Per la prima volta quindi, si ricostruisce in una fiction anche ciò che accadde ad Anne dopo l’arresto, con una descrizione molto precisa dell universo concentrazionario nazista. La miniserie vanta un cast veramente internazionale: Ben Kingsley ( il celebre Isaac Stern di “Schindler's list”, il celebre Simon Wiesenthal del 1989 diretto da Gibson) nei panni di Otto Frank , Hannah Taylor Gordon, nei panni di Anne, Brenda Blethyn in quelli della signora Van Pels / Van Daan ... e infine una montagna di premi: candidata a 3 Golden Globe, la miniserie ne ha vinti  sei.