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Ebraismo - A. Matta

Diario di un terrore, da Entebbe nessuna verità

di Alessandro Matta
 
Nessuna veritàIn occasione dell’uscita del film “Nessuna verità”  ripercorriamo le principali tappe del cinema sulla tematica del terrorismo antioccidentale  antiamericano e antisemita di matrice islamica con una sequenza di titoli che hanno fatto la storia.
L'uscita, lo scorso venerdì, del film “Nessuna Verità” con Leonardo Di Caprio e Russel Crowe sui rapporti della CIA con i paesi mediorientali, nella lotta al terrorismo di matrice islamica,  fa tornare in mente i diversi titoli dedicati da molti registi a quest’attualissimo problema. Già diversi anni fà,  il terrorismo, soprattutto quello islamico contro i paesi occidentali, (America e Israele), aveva visto l’attenzione su diversi titoli. Uno dei più vecchi e più noti è il film “I LEONI DELLA GUERRA” di Irvin Keshner, (1977),  tratto da una storia vera, accaduta non molto tempo prima: il dirottamento, avvenuto nel giugno 1976, di un aereo di linea francese diretto a Parigi da Atene, verso Entebbe. Qui, i terroristi separano i passeggeri ebrei da quelli non ebrei, tenendoli isolati  e  chiedendo, per poter ottenere il loro rilascio, la liberazione di una serie di terroristi, rinchiusi nelle carceri di mezzo mondo, soprattutto in Israele. Il film racconta il terribile episodio e il blitz israeliano che ne seguì, con molta  precisione, tuttavia in una maniera “tipicamente americana”, piena quindi del giusto pathos e della giusta azione per poter tenere lo spettatore “incollato” sulla poltrona fino alla fine. La presenza nel cast di attori come Charles Bronson, lo dimostra. Tuttavia ha il pregio di essere il primo film ad  aver mostrato al  pubblico in modo veritiero che cosa rappresentino le organizzazioni terroristiche islamiche e l’antisemitismo. Tuttavia, il regista israeliano Menachem Golan, capo della Globus, celebre casa produttrice, dimostrerà  di non gradire la riduzione cinematografica dei fatti di Entebbe di Keshner. Girerà, nello stesso anno 1977, “OPERATION THUNDERBOALT” conosciuto in Israele  con il titolo “Mitsva Yonatan”, riduzione cinematografica dei fatti di Entebbe (il cui titolo prende il nome dalla denominazione del blitz del Mossad orchestrato per liberare i passeggeri ebrei ostaggi dei terroristi) molto preciso negli avvenimenti, grazie anche alla consulenza di alcuni agenti del Mossad, che presero  parte  realmente al blitz . Il film ebbe anche una nomination “Academy Award” come miglior film israeliano di quell anno.
 
Di Entebbe si  parlerà anche in altri film: nel 1977 anche Marvin J Chomsky dirigerà  per la tv il film “ LA LUNGA NOTTE DI ENTEBBE”, vero e proprio flop televisivo, costato un sacco di soldi alla produzione per la presenza di un cast imponente (Burt Lancaster nei panni di Shimon Peres e Anthony Hopkins in quelli di Yitzak Rabin) e tuttavia inutile al suo successo. Nel 1986, Menachem Golan tornerà a trattare la questione Entebbe nel celeberrimo “DELTA FORCE”. In questo film, gli eventi sono un po piu' romanzati rispetto alla realtà (l’aereo parte da Atene ma diretto in America! E i terroristi palestinesi non dirottano l’aereo a Entebbe ma a Beirut), ma  Golan torna a porre un alto accento sull antisemitismo intrinseco dentro l azione terroristica di coloro che si impadroniscono dell’aereo. Degna di nota è la recitazione di Hannah Schygulla, reduce da successi internazionali nei lavori di Rainer Werner Fassbinder, che, nel film, ha la parte di un hostess del volo maledetto e  alla richiesta dei terroristi di leggere i nomi dei passeggeri ebrei per separarli da quelli non ebrei, risponde negativamente e  avanza, in lacrime, come motivazione della sua opposizione,  la sua origine tedesca. Arriva  anche una citazione del terribile passato della Germania nazista e dei campi di sterminio, quando dice ai terroristi che  cosi si mettono sullo stesso piano dei nazisti che anni prima uccisero nelle camere a gas 6 milioni di ebrei. Tuttavia , si tratta di un prodotto commerciale americano, molto romanzato e improbabile negli sviluppi, con un Chuck Norris piu' in forma che mai, nel saltare da un aereo all'altro o nel liberare la sua strada  dai terroristi. E’ opportuno citare il film del 2007 “L’ ULTIMO RE DI SCOZIA” sulla vita del dittatore ugandese, Idi Amin, in cui nelle scene finali si racconta del dirottamento su Entebbe del 1976, di cui Amin era uno dei responsabili.
 
Delta ForceAltro interessante filone dei film sul terrorismo islamico è quello dedicato ai fatti di Monaco del 1972, quando un commando palestinese assassinò l’ intera squadra israeliana delle Olimpiadi. A cominciare dal primo film uscito su quegli episodi: “21 ORE A MONACO” di William Graham del 1977, rimasto nell'ombra, allo sceneggiato “VENDETTA” di Michael Anderson del 1986,  andato in onda in due  puntate su canale 5, diversi anni fa, che illustrava il “dopo-Monaco 1972”, l'operazione orchestrata dal Mossad per stanare mandanti e esecutori della strage. Questo tema tornerà con Steven Spielberg nel 2006 , in “MUNICH”, film sommerso da critiche negative, nonostante  si fosse già parlato, in una pellicola precedente, delle operazioni del Mossad, avvenute dopo la strage di Monaco. Tuttavia, la resa migliore dei fatti di Monaco è data da un documentario: “ONE DAY IN SEPTEMBER” di Kevin Mac Donald, del 1999. Qui, a parlare sono i veri protagonisti di quanto accadde in quei terribili momenti: parenti delle vittime o ex terroristi, ancora oggi viventi in clandestinità, rintracciati e ripresi con ilvolto coperto, ancora oggi non dichiarano nessun pentimento. Ogni commento è superfluo, si tratta di un ottimo prodotto. Lasciando l'argomento Monaco, uno dei migliori film sul tema del terrorismo uscito nel 1988  è: “VOLO 847” di Paul Wendkos, in cui,  si racconta la storia di Uli Derickson, hostess di un volo che, nel giugno 1985, fu dirottato da due terroristi palestinesi, durante un viaggio da Atene a Londra.
 
MunichUno dei migliori film per la tv degli anni '80, malgrado presenti una storia simile a quella di Entebbe e ormai conosciuta dal grande pubblico. Negli ultimi anni, il cinema si è concentrato sul terrorismo in maniera piu' intensa, anche in seguito all’11 settembre 2001, mostrandolo  contro tutto il mondo occidentale ebraico o cristiano. Del post 11 settembre fanno parte diversi titoli come: “11 SETTEMBRE 2001”a episodi  di vari registi, “SYRIANA” di Stephen Ghagan con George Clooney, “IL MERCANTE DI PIETRE” di Renzo Martinelli, sommerso da montagne di critiche e accuse di razzismo antimusulmano. Fino a arrivare ai recenti titoli, concentrati sull’ impossibilità di riuscire, in breve tempo,  a giungere a conclusioni facili dei conflitti delle zone calde medio orientali o dell’ assoluta inutilità di guerre preventive contro stati islamici pericolosi, come: “THE KINGDOM” di Peter Berg, “LEONI PER AGNELLI” di Robert Redford,  con una magistrale interpretazione di Meryl Streep, fino alla pellicola  “NESSUNA VERITA'” di Ridley Scott, dove il regista punta il suo obiettivo sui metodi della CIA nella lotta al terrorismo negli stati mediorientali, tra brillante cinismo e dura realtà , con un Di Caprio agente CIA che finirà per allontanarsi a poco a poco da quel mondo, in parte bello,  costituito dai servizi di intelligence americani, soprattutto per amore di una dottoressa di origine palestinese.