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Review - F. Primo

"Ed Wood", di Tim Burton

 
''Ed Wood''Da un po’ di tempo ad Hollywood si raccontano le storie di grandi personaggi, sportivi, musicisti, politici e solo Tim Burton poteva scegliere di dirigere un film sul "peggior regista di tutti i tempi" rendendolo poetico e così perfetto!  Una sfida sentita sicuramente anche dal regista perché rendere omaggio ad un vero fallito non deve essere stato facile, ma se si guarda meglio gran parte della filmografia di Tim Burton ("Edward mani di forbice", "Vincent", "La sposa cadavere", "Big Fish - Le storie di una vita incredibile", "Batman"), non si può non notare quanto Burton sia affezionato alle diversità, alle “mancanze”, agli animi inquieti e tristi di questo mondo.

Signore e signori ecco a voi "Ed Wood"!

Siamo nella Hollywood anni '50 e il trentenne Ed Wood Jr è uno squattrinato artista  che di giorno lavora come facchino presso gli studi cinematografici . Dopo una rovinosa stroncatura di un suo spettacolo portato in scena in un teatro mezzo fatiscente Ed Wood  incontra il suo idolo, l'attore Bela Lugosi ),  primo Dracula ufficiale della storia del cinema e ora divo decaduto, alcolizzato e morfinomane oramai dimenticato da tutti, grazie anche al cinismo del mondo del cinema che lo ha sfruttato nel suo periodo di massimo splendore per poi metterlo sulla strada.
 
''Ed Wood''Tra i due nasce una profonda amicizia che spingerà Ed a proporre ad un modesto produttore la storia, con protagonista Lugosi, di un uomo incerto sulla sua destinazione sessuale: "Glen or Glenda". Un film che tra le altre cose riflette la sua passione segreta per l’intimo femminile (i golfini d’angora in primis!). Wood stesso ammette di amare talmente le donne da voler rassomigliare a  loro almeno nel modo di vestire, ma questa cosa sconcerta la moglie Dolores che asseconda però la passione del marito per il cinema facendo l’attrice nelle sue improbabili pellicole. L’ennesimo fallimento è però dietro l’angolo e quando, privo di denaro, Ed accetta un’aspirante attrice al posto della moglie, questa lo lascerà. L’ostinato regista non si scoraggia e circondandosi di altri strampalati personaggi che formeranno la sua troupe: Tor Johnson una gloria del catch, il mago Criswell, il chiropratico Tom Mason, l'omosessuale Bunny Breckinridge (Bill  Murray) e la presentatrice televisiva Vampira, ottiene un finanziamento dal proprietario di una catena di carni il quale però gli impone il figlio scemo come attore.
 
''Ed Wood''Dopo aver rubato una piovra gigante negli stabilimenti cinematografici, terminano il film nel quale Lugosi è costretto a simulare goffamente la lotta con il mostro sprovvisto di motore. Frattanto Lugosi, gravemente intossicato, va in ospedale dove Ed conosce la sua futura moglie Kathy. Bela, dopo aver girato una scena del film "Ladri di tombe dallo spazio" muore, e il suo padrone di casa, un pastore battista, accetta di finanziare "Plan 9 from Outer Space" (Piano 9 dall’interspazio) per raccogliere, con gli incassi, fondi per una serie di film religiosi.
Tutta la troupe viene però costretta al battesimo e dopo un incontro casuale in un bar con il grande Orson Welles, il film viene presentato in una trionfale prima a LosAngeles dove Ed ricorderà l’amico scomparso lasciando la folla entusiasta del suo lavoro cinematografico.

''Ed Wood''Il film, datato 1994 e liberamente ispirato alla biografia "Nightmare of Ecstasy" di Rudolph Grey, ha un cast eccezionale e tutti gli attori sono grandi nel rappresentare questa Armata Brancaleone di Hollywood: Johnny Depp è perfetto nel rendere i caratteri salienti di questo bizzarro antieroe burtoniano che non abbandona mail il suo proverbiale ottimismo. Tim Burton ha detto di Deep che rappresenta il suo alter ego ragion per cui lo ritroviamo in tanti altri film da lui diretti: "Edward mani di forbice", I"l mistero di Sleepy Hollow", "La sposa cadavere", "Sweeney Todd" e il quasi imminente "Alice in Wonderland" tratto dal romanzo di Lewis Carroll  in cui Deeep interpreterà  il cappellaio matto. Martin Landau - l’indimenticato comandante John Koenig nella serie cult Spazio 1999 - nelle vesti di Bela Lugosi ha guadagnato un meritatissimo Oscar come miglior attore non protagonista(il secondo oscar di questo film sarà vinto invece per il miglior trucco).
 
''Ed Wood''Girata interamente in uno sporco bianco e nero quasi espressionista, la pellicola risulta essere qualcosa di più di un semplice biopic (biographical picture); infatti la vita del padre del b-movie diviene un’occasione per parlare di cinema in senso stretto e ci rivela anche qualcosa in più di Tim Burton. Egli stesso ammette di esser sempre stato un fan di Ed Wood, motivo per cui il biopic è filmato con un'adesione spirituale dell'autore che anziché ridicolizzare una persona che è stata già ridicolizzata per un certo periodo della sua vita, da risalto al suo animo e ai suoi occhi invasi dalla luce della fantasia e dalla speranza alla quale lega la sua e la vita degli altri. Il rispetto di Burton per Wood si nota bene anche nel film "Edward mani di forbice": infatti il regista ha affermato di aver chiamato il personaggio principale Edward in onore a Wood, il cui nome per intero è lo stesso. La relazione tra Wood e Lugosi fa pensare al saldo legame di amicizia tra Burton e Vincent Price (icona dei  film horror e di numerose storie gotiche a basso costo principalmente diretti da Roger Corman tra gli anni 50 e 60), il quale incarnava l'inventore in Edward mani di forbice. Il parallelo allora è palese: tutti e due i cineasti –Wood e Burton- sono stati fans di quelle vecchie glorie del cinema -Lugosi e Price- e tutti e due offrono ai loro idoli l’apparizione sul grande schermo al termine della loro carriera.
 
''Ed Wood''Che Tim Burton abbia una predilezione per il gotico oltre ad un amore per il cinema classico di genere, quello fantascientifico, (due motivi per cui è altamente stimato dal sottoscritto!) è risaputo e testimoniato dalle sue precedenti ma anche più attuali pellicole. Una su tutte  Mars attacks! dove viene portato sul grande schermo tutto lo spirito dei B-movie di fantascienza degli anni Cinquanta. Ma in quegli anni giravano Wilder, iniziava Kubrick e anche “un certo” Orson Welles dopo aver creato quel capolavoro di Quarto potere non ebbe affatto vita facile. A questo proposito è molto significativo l'incontro improbabile e quasi onirico tra Ed e il suo mito Orson Welles (lo stesso Wood è stato definito un Welles di serie Z),che  gli infonderà nuova carica rivolgendogli queste parole: “Per difendere l'immaginativa bisogna combattere; perché spendere una vita per realizzare i sogni di qualcun altro?” Il miglior regista e il peggiore che condividono le stesse idee sul modo di fare cinema, maledicendo un sistema che schiaccia e deturpa il talento artistico in nome del denaro. Memorabile e tristemente profetico a questo proposito il piccolo produttore che, alla domanda di Wodd su quale sia quella cosa che se inserita in un film ne garantisce il successo, risponde “le tette”!
 
''Ed Wood''Ed Wood ci mostra però come la forza di volontà a volte possa portare alla realizzazione di un desiderio penetrante anche nella totale mancanza di talento. Infatti non perde mai il suo sorriso, e si ingegna con i pochissimi mezzi a disposizione per creare qualcosa di suo lottando contro tutto e tutti per inseguire il proprio sogno che è quello di fare cinema. Per esso si distrugge (povero e alcolizzato morirà nel 1974 all’età di 53 anni per un attacco cardiaco) ma rimanendo sempre entusiasta della propria scelta di vita pronto a meravigliarsi davanti alla magia della settima arte, con un’ingenuità propria del fanciullo che portava dentro di sè.
La biografia di Ed Wood è anche dunque un mezzo per aprire a noi spettatori le porte dello spettacolo, dei suoi trucchi (il cinema nel cinema), svelandoci la potenza di quella fabbrica dell'illusione che è il cinema. Quando Wood discutendo con alcuni produttori che gli fanno notare quanto una sua sequenza sia manifestamente finta, risponde: ”Ha mai sentito parlare della sospensione dell'incredulità?”, è lo stesso Tim Burton che ci chiede di praticarla, perché la fantasia non ha bisogno di chissà quali invenzioni od effetti speciali, basta crederci ed ecco che scatta la sospensione dell'incredulità.
''Ed Wood''Questo è il messaggio del film, che celebra il cinema come una cosa di tutti, della gente che vive e si nutre di sogni e di quella alla quale viene riconosciuto un diritto, quello di fare del cinema, che non può essere negato neanche all'autore più sprovvisto di talento.
I critici hanno spesso definito Tim Burton come un Ed Wood ma con il dono del talento!

Un ultima curiosità riguardo la colonna sonora, per la quale è stato usato anche il Theremin, un particolare strumento di produzione sovietica che si suona sfiorandolo con le mani poiché è un campo elettromagnetico a farlo vibrare. Fu scelto questo strumento perché ad Hollywood, soprattutto negli anni 50,  andava di moda come effetto per i dischi volanti.(lo usava anche Jimmy Page in Whole lotta love!)

Frase del film: Ed Wood discute con dei produttori non contenti: "La lastra tombale di cartone è caduta, questo cimitero è manifestamente finto”…” il cinema non è fondato su piccoli dettagli, è la magia dell'insieme" "La magia dell'insieme?" "Già" "È magico anche il fatto che i poliziotti sono arrivati in pieno giorno e all'improvviso è notte?" "Ma che ne sa lei, ha mai sentito parlare di sospensione dell'incredulità?"

Citazione della settimana: "Fate che ridano, che piangano, che aspettino" (David Wark Griffith)