Percorso

Film Consiglio

Watchmen di Zack Snyder

 
''Watchmen''“Watchmen”, scritto da Alan Moore e illustrato da Dave Gibbons è uno dei testi più belli del Novecento. Rappresenta la letteratura popolare giunta al suo apice, dove la ghettizzazione dei generi si annulla, perché divenuta semplicemente arte. Un'opera, quella di Moore (e Gibbons) che ha cambiato il volto e l'anima al fumetto, l'ha adeguato alle ideologie di fine secolo, virando in nero una delle icone più usurate dei comics, cioè il supereroe. “Watchmen” è una lettura appassionante, ma che lascia inquieti; si serve non solo dei disegni e i baloons, ma le contamina con “testi” scritti, tratti da biografie, documenti immaginari quanto realistici, “parole e immagini vivono di contrasti, sovrapposizioni.”(Raffaelli). Un capolavoro, insomma.
Dunque, non sembrerà strano che i produttori hollywoodiani, pur avendone tempestivamente acquistato i diritti, abbiamo impiegato quasi vent'anni per realizzarne un film. Sarebbe semplice trascrivere per il grande schermo l' “Ulisse” di Joyce? No, e così, senza offesa per nessuno, è stato per “Watchmen”.

''Watchmen''L'operazione, complicata e aiutata dall'elevato livello degli effetti speciali di ultima generazione, che hanno reso possibili e non ridicoli alcuni passaggi su pellicola, è stata finalmente affidata a Zack Snyder, già regista di “300” tratto da un'altra graphic novel di un altro genio del fumetto, Frank Miller, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, per quanto abbia lasciato una punta di amarezza ai lettori della vicenda spartana, di cui, sul grande schermo, si è perso l'elemento di riflessione sui fatti e sulla natura della guerra.
Snyder ha avuto tanti soldi dalla Warner e veramente ha superato se stesso nella prima parte del lungo film (quasi tre ore). I titoli di testa, che riassumono mezzo secolo di storia americana rivedendo la cronaca come influenzata pesantemente dagli eroi mascherati, è un capolavoro, quasi un'opera a sé: bellissimo nello svolgimento tecnico-contenutistico, ricco di geniale originalità e di giusta ironia.
 
''Watchmen''Ci porta direttamente dentro la cupa vicenda ambientata negli anni ottanta del Novecento, con Nixon rieletto per la quinta volta, i supereroi invecchiati e depressi (o alcolizzati o ingrassati o impazziti) che temono una sorta di serial killer dei mascherati, ormai resi fuori legge da un decreto presidenziale.
 
Il mondo, frattanto, sta correndo verso la terza guerra mondiale e gli uomini sembrano invasati dall'istinto di thanatos pronti alle nefandezze più orrende in città squallide e sporche. Neppure il mutante dr. Manhattan (sfruttato dai politici per vincere i conflitti e intervenire pesantemente sul progresso scientifico) sembra capace di fermare l'olocausto. Snyder segue - quasi fosse un iper storyboard -, il racconto del fumetto passo dopo passo, e con interessante creatività utilizza la musica (da Dylan a Simon & Garfunkel, dalla disco dance a Mozart) in funzione straniante, quasi kubrickiana.
 
''Watchmen''Non solo, ma nella prima ora e mezza si diverte a fornire citazioni cinematografiche (tra le altre "Apocalypse now" e "Il dr. Stranamore" con un Kissinger equiparato all'esilarante personaggio interpretato da Peter Seller nel film di Kubrick), come nel testo veniva usata la metaletteratura. Poi, mentre la storia si intrica, rimane sempre fedele trascrittore, ma perde un po' di smalto, non tanto nella struttura – non c'è un attimo di noia -, ma nell'attenzione ai personaggi, la cui contorta, contradditoria personalità viene appiattita per lasciare posto allo svolgersi della trama. E, se al termine della proiezione, non si rimane delusi, si è sicuramente perso qualcosa della filosofia che permea, nel racconto originale, tutta la vicenda. Pure la melanconia, il senso di sconfitta, il grottesco diventano elementi su cui il film non insiste. Il finale evoca, semmai, il desiderio contemporaneo degli Usa di ricominciare, abbandonando le paure e le paranoie del post 11 settembre, che neppure Moore con la sua fantasia avrebbe potuto immaginare quando scrisse “Watchmen”.
 
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni