Percorso

All’Asinara il Kaspar di Manuli

Davide Manuli, che nell’Isola ha già girato il suo primo lungometraggio “Beket” torna sull'isola. Il film, attualmente in fase di preparazione, vanta un cast internazionale. Per realizzarlo però occorrono finanziamenti pubblici. di Maria Elena Tiragallo

Davide ManuliHa la Sardegna nel cuore Davide Manuli, il regista milanese che ha scelto già in precedenza l’Isola  come location del suo “fare cinema”. Dopo il film “Beket”, che continua  a ottenere riconoscimenti in tutto il mondo, girato ad Arbus, nella miniera di Montevecchio, e ad Aggius, il regista questa volta, punta alla seducente e selvaggia isola dell’Asinara per la sua nuova pellicola.

Già in fase di preparazione c’è l’attesa solo di ricevere  i finanziamenti pubblici per la realizzazione del lungometraggio, incentrato sul personaggio leggendario di Kaspar Hauser. “Il film sarà una rilettura -ha detto Davide Manuli- dell’enigma che ha tanto affascinato gli scrittori e i registi di tutto il mondo”. Garantito il cast internazionale per ''La leggenda di Kaspar Hauser re dell’Asinara'',  che  vanta attori del calibro di Vincent Gallo, Denis Lavant, Ivan Franek, Alba Rohrwacher, Fabrizio Gifuni e Simona Caramelli. Prodotto dalla “Blue Film” di Alessandro Bonifazi e Bruno Tribbioli, la stessa  produzione di “Beket”, il film sarà realizzato completamente nell’isola dell’Asinara.  Il regista a Cinemecum, sua vecchia conoscenza, racconta  il suo Kaspar.
 
''La leggenda di Kaspar Hauser re dell’Asinara''Come nasce questo progetto?
Nasce dall’esigenza  di continuare la linea poetica iniziata con “Beket”, volendone mantenere lo stesso filo conduttore. Si può dire che la mia versione di Kaspar prenda il testimone da “Beket”.
 
Ci sono delle similitudini?
Sì, e sono tante: la scelta di una fotografia in bianco e nero, i pochissimi personaggi nell’affrontare tematiche universali...
 
Location l'Asinara, torna quindi in Sardegna...
Esatto. I due film hanno in comune anche la Sardegna come set. Per questo secondo lavoro cinematografico ho scelto l’isola dell’Asinara,  fantastica col suo paesaggio isolato e desolato, l’assenza di umanità e civiltà.
 
Un immagine dell'AsinaraKaspar Hauser  sbarca all’Asinara…
Mi piace molto l’idea di metter mano, a 35 anni da Herzog, a Kaspar, si tratta di una rivisitazione personale, quindi originale, della storia di Hauser, diventato un mito. Voglio raccontarla esaltando il valore poetico  della storia,  voglio insistere sul fatto che non ha senso prendere la vicenda  per come è accaduta davvero, ma ha più valore rinterpretarla in chiave poetica. Senza finanziamenti pubblici non potrò farlo, per cui, questa volta, abbiamo bisogno di un aiuto, perché in caso contrario non sarà facile avere attore come Gallo e Levant oltre questa estate, dato che sono attori molto richiesti.

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