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Ebraismo - A. Matta

Una nuova avventura

 
Museo dela ShoahCarissimi amici e lettori : l’articolo di questa settimana è dedicato a tutti voi .. per   ringraziarvi!
Le mie attività di anni e anni di studio e di approfondimento sul cinema a tema ed interesse Ebraico e sulla cinematografia della Shoah sono  giunte  a una svolta molto importante. E con voi voglio condividere quanto accaduto e quanto mi accadrà in futuro.
Partiamo dal principio. Un paio di mesi fa, una mattina, mi squillò il telefono, era  Marcello Pezzetti,  storico internazionale della Shoah, massimo esperto della storia di  “Auschwitz Birkenau” , docente di didattica della Shoah  presso Yad Vashem a Gerusalemme, consulente storico per diversi film sulla Shoah , primo fra tutti “La vita è bella” di Benigni,  nonché direttore del costituendo che si inaugurerà, a Roma, nei giardini di Villa Torlonia, nel 2012.
Mi ha chiamato dopo avere letto TUTTI i miei articoli su questa mia rubrica all'interno di Cinemecum, da lui individuati mentre navigava sul web. Letto tutto quello che scrivo e venuto a conoscenza delle svariate attività che curo  relativamente al cinema e alla Shoah,  mi ha offerto una meravigliosa opportunità:  interagire con lui e col suo staff della Fondazione Museo della Shoah per la costituzione di una  GRANDE VIDEOTECA, che sorgerà nel centro di documentazione interno al Museo di Roma. Potevo tirarmi indietro davanti a una simile opportunità? Noooo. Non certo per il Museo della Shoah di Roma, che sarà il primo punto di studio e di ricerca sulla Shoah. Basta vedere il progetto per capire come sia importante un lavoro di questo genere: un parallelepipedo, nero e lucido, con un’enorme facciata liscia incisa dai nomi degli ebrei italiani, deportati nei campi di concentramento dai nazisti. Si presenterà così il Museo della Shoah.
 
Museo della ShoahUn enorme monolito nero, un peso sospeso nelle nostre coscienze che per troppo tempo non hanno voluto fare i conti con la storia. La via d’accesso al Museo è pensata per ricordare i Giusti, coloro che si opposero a Fascismo e Nazismo e riuscirono a salvare la vita a numerosi ebrei. L’ingresso condurrà in uno spazio le cui pareti saranno costituite da filo spinato. Il museo punta al coinvolgimento viscerale del visitatore, a colpire le sue emozioni, sul modello del Museo dell’Olocausto di Washington, nel ripercorrere l’iter che ha portato dai pogrom di inizio Novecento alla soluzione finale. Proprio ad un altro grande testimone dell’Olocausto, Primo Levi, è dedicata la prima sala dell’esposizione permanente. Un percorso storico studiato da Umberto Gentiloni e Marcello Pezzetti. Importante la sezione con contenuti multimediali, studiata per trovare collocazione in un volume a torre. Il materiale che vi confluirà sarà in gran parte proveniente dalla “Shoah Foundation” di Steven Spielberg.
 
Marcello Pezzetti e Roberto BenigniMa fulcro principale di tutto il museo non sarà  la semplice parte espositiva, come molti possono in buona fede ritenere,  ma quella di ricerca. Nei piani seminterrati infatti, sorgerà  un centro di documentazione sulla Shoah  con una biblioteca , una videoteca (qui entra in gioco il sottoscritto!) e un enorme spazio di aule e sale conferenze per la didattica: una  “scuola italiana di studi sulla Shoah” quindi. Tutto per rispondere a un semplice quesito:  oggi uno studente che deve fare un lavoro di approfondimento sulla Shoah  dove può recarsi per trovare tutto il materiale disponibile con  cui svolgere un lavoro a regola d'arte? Certo, ci sono gli archivi, il centro di documentazione Ebraica, i musei come quello nella risiera di San Sabba ... ma in Italia (diversamente da molti altri paesi d'Europa e del mondo!) è sempre mancato un punto di ricerca specifico.
 
Marcello PezzettiA tutto ciò risponderà il centro di documentazione del Museo: un centro dove ogni studioso troverà tutti i libri, tutti i film, tutti i documenti e tutti i principali esperti di ogni  settore con cui poter lavorare, studiare , conoscere e approfondire. Non un museo dove uno “va e vede qualcosa” perché sinceramente ... che ne facciamo di un ennesimo museo dove uno va e vede qualcosa ? Ma un centro di ricerca, anzi IL PRINCIPALE centro di ricerca italiano sulla Shoah.
Marcello Pezzetti è sempre stato, lungo tutti questi miei anni di lavoro,  un vero e proprio punto di riferimento, anzi, un maestro.  Essendo Marcello Pezzetti  l'ideatore e l'organizzatore della più grande cineteca a tema ebraico in Europa (quella del centro di documentazione Ebraica contemporanea di Milano), ho sempre visto Pezzetti come un modello di ricercatore da imitare e dal quale sempre imparare. Inutile dire che avevo da tempo il “sogno” un giorno di collaborare e lavorare insieme a lui. E ora questo sogno si  sta avverando!
Avrete modo di conoscere di più su Marcello Pezzetti e sul nostro lavoro nel prossimo numero di Cinemecum.
Intanto, voglio,  prima di partire fra qualche settimana alla volta di Roma per  fare  il mio primo sopralluogo alla Fondazione Museo della Shoah,  ringraziare con tutto il  cuore sia lo staff di Cinemecum, per avermi permesso di iniziare questa collaborazione con la redazione, sia tutti i miei lettori e tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto e accompagnato nelle mie attività, in particolare per la  Sardegna Marina Moncelsi (prima sarda con il  Master in Didattica della Shoah), Salvatore Pirino,  tutti gli amici della Società Umanitaria di Cagliari… Anche senza di voi e i vostri incoraggiamenti, nulla di simile probabilmente sarebbe approdato nella mia vita.
Un grazie a Voi tutti e ai prossimi articoli!