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A Palermo tra Islam e Mediterraneo

Un festival del documentario che unisce mondi diversi e culture. Appuntamento dal 6 al 12 luglio nella splendida città barocca. di Luisa Mulè Cascio

L'oratorio di Sant'Anna

Incorniciata, questa volta, nel suggestivo complesso monumentale Sant’Anna sede della Galleria d’Arte Moderna di Palermo, la quarta edizione del "Sole Luna", festival internazione del documentario promosso dall’associazione onlus "Sole Luna", un ponte tra le culture, dal 6 al 12 luglio metterà a confronto e unirà il Mediterraneo alla cultura islamica, in una serie di proiezioni legate ai due concorsi internazionali (l’Islam e il Mediterraneo), parti predominanti della manifestazione.

L’occhio documentaristico mostrerà, in un susseguirsi continuo di documentari, lungo tutte le serate del festival, usi, costumi, tradizioni dei paesi islamici e storia, problematiche e realtà di quelli mediterranei, permettendo agli spettatori di cogliere gli elementi in comune e quelli differenti, e rendendo quindi il festival non una semplice e arida rassegna cinematografica, ma un ponte tra le due culture, un momento di conoscenza, scambio e partecipazione.

Christopher NupenAd aprire la serata iniziale verrà proposta in anteprima l’ultima opera del video artista Domenico Mangano, dal titolo "Deaf Bikers".
Una sezione speciale sarà invece dedicata al regista inglese Christopher Nupen, in cui sarà possibile assistere alle proiezioni delle opere che l’hanno reso celebre come documentarista dei principali interpreti internazionali di musica classica, come Jacqueline du Pré, Barenboim, Perlman, Zukerman, Mehta e Andrés Segovia.
Il "Sole Luna Festival" non è solo cinema, ma anche musica e arte, ecco perché all’interno dell’evento saranno previsti concerti e accompagnamenti musicali di artisti come i Radioderwish, Mari Salvato, Eyal Lerner and his Multicultural Band, e l’inaugurazione proprio durante la prima serata, della mostra di arte contemporanea "Terra e Luce", dalla Gurfa al Roden Crater, dell’artista statunitense James Turrell, che si concluderà a settembre.

Mari SalvatoL’artista illustrerà in prima persona la mostra e il suo progetto sul Roden Crater (un’opera costituita da quindici ambienti ipogei costruiti all’interno del cratere Roden Crater) attraverso una lecture, dal titolo "Plato’s Cave and the Light inside", accompagnata dalla musica del trio composto da Maria Pia De Vito, Michele Rabbia e Maurizio Giri, che eseguirà in anteprima la "Roden Crater Suite".
 Al termine della manifestazione la giuria del festival, di cui Oliver Watson direttore del Museum of Islamic Art di Doha è il presidente, premierà sette dei migliori documentari, per la migliore opera in concorso, per la sezione "Islam", per la sezione "Mediterraneo", per la migliore regia, per la migliore fotografia, per il migliore montaggio, e per l’opera dal più alto valore culturale.