Percorso

Il cinema sardo ancora in alto mare

Editoriale
 
Cinemecum abbandona per tutto il mese di agosto la barca del cinema e augura un buon riposo a tutti. Ce n’è bisogno dopo le ultime scosse: il taglio dei fondi al cinema e la vivace protesta degli artisti italiani alla conferenza stampa della Mostra del cinema di Venezia contro un governo insensibile all’importanza artistica ed economica del cinema. Una vertenza della quale ci occupiamo in questo numero e che speriamo si possa risolvere al più presto attraverso un attento ascolto delle ragioni di tutti.
Ancora più forte per noi sardi lo sconcerto conseguente alla pubblicazione delle delibere per l’assegnazione dei contributi alle manifestazioni cinematografiche in Sardegna. Siamo certi che sono in molti ad esserci rimasti male. Primi fra tutti gli amministratori comunali, visto che nessuna  delle iniziative finanziate si svolge nel capoluogo della Sardegna. Nessuno poi, forse, si aspettava che tutti i fondi destinati alla categoria dei festival finissero a finanziare il circuito de "Le isole del cinema". Siamo d’accordo sia necessario rafforzare i festival capaci di dare una maggiore visibilità alla Sardegna, ma anche i più piccoli, quelli che sostengono gli autori isolani e consentono a tanti sardi di avvicinarsi al grande schermo non vanno trascurati. Inoltre, non si possono deprimere totalmente gli entusiasmi di coloro che con nuove idee vorrebbero arricchire il panorama dando l’avvio a differenti iniziative. Insomma ci vuole un po’ di equilibrio, ma soprattutto le scelte devono essere coordinate e consapevoli, effettuate da chi abbia conoscenza diretta di quanto accade nel cinema in Sardegna.
 
Il regista 
Cabiddu (direttore artistico de "Le isole del cinema") ha confidato di essere dispiaciuto per gli esclusi e di temerne le proteste aggiungendo che avrebbe preferito che per “Le isole del cinema” i finanziamenti venissero concessi con altri fondi, per lasciare quelli della legge/cinema alle altre iniziative, ugualmente meritevoli. Non siamo d’accordo con l’amico Gianfranco; ci permettiamo di osservare che esiste una legge invocata e sudata per anni da tutti, che - ancorché vada modificata totalmente - dovrebbe avere l’obiettivo di regolamentare il settore con criteri equi e obiettivi, senza privilegi e particolarismi.  Non ha alcun senso che alcune manifestazioni, a discapito anche di altre con una storia molto più lunga (penso fra gli esclusi al V.art dell’appassionato Gianni Coda, con vent'anni di attività), debbano avere una corsia preferenziale.
 
Siamo tutti nella stessa barca, tutti vorremmo avere certezze per continuare negli anni il nostro lavoro. Ma non temano Cabiddu e soci, siamo felici per le Isole e speriamo che possano crescere sempre di più; però ora è sempre più urgente un’azione di coordinamento e un’apertura di tutti alla collaborazione reciproca. E l’invito è rivolto alle amministrazioni ma anche a tutte le associazioni culturali, comprese le stesse che organizzano il circuito delle isole affinché coinvolgano anche le altre nei loro progetti.
 
Buone Cinevacanze a tutti.
 
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