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"Gods and Generals" di Ronald F. Maxwell

di Massimo Melis

''Gods and General''. locandinaRegia: Ronald F. Maxwell - Sceneggiatura: Ronald F. Maxwell - Attori: Jeff Daniels, Mark Aldrich, Stephen Lang, George Allen, Robert Duvall, Mira Sorvino, Keith Allison - Genere: Azione, Drammatico, Guerra - Durata: 231 Min - Formato: Colore

“Gods and Generals”  è un kolossal statunitense,  di circa 4 ore, uscito negli USA nel 2006 e prodotto nel 2003. È un prequel del film diretto dallo stesso regista nel 1993 che si intitolava “Gettysburg”,  la città in cui è avvenuta la più sanguinosa battaglia della guerra di secessione americana, che ha visto morire più di 100000 persone.
Nei titoli di coda ci  informano che G&G è la prima parte di una trilogia sulla guerra civile della storia degli stati confederati americani (1860-1865).
Periodo storico poco studiato nelle scuole italiane ( perlomeno ai miei tempi) e che  la maggior parte degli italiani ricorda  grazie a “Via col vento”.
“G&G” è diviso in due parti, non è mai uscito nelle sale italiane. Si capisce anche perché. È un polpettone insopportabile, ogni tre frasi, quattro ringraziano “la volontà di Dio che ha portato gli umili servi del Signore a morire per la giusta causa”.
Come in “Gettysburg”, tutto accade per rendere gloria all’eroe bello e giusto che è un semplice strumento della volontà divina.
 
''Gods and General''Le situazioni sono sempre estreme, studiate per strappare lacrime a fiumi, le malattie sono sempre mortali come le ferite, tutti muoiono contenti, ringraziando tutti, stoici e inflessibili anche nell’ora dell’ultimo saluto.
La recitazione è spesso barocca, esasperata, gli attori azzeccati si contano sulle dita di una mano. Robert Duvall su tutti, che dà spessore al Generale Lee, ma anche Jeff Daniels ufficiale intellettuale nordista, e sua moglie, la brava Mira Sorvino.
Per contro la fotografia è azzeccata, nel suo essere luminosa e fredda, le scene di massa  ben studiate e coreografate, la cronologia delle battaglie fedele e precisa, i costumi rigorosi. Le location sono state tutte rigorosamente nei luoghi in cui le battaglie sono avvenute, negli sterminati parchi delle rimembranze della Virginia.
In quasi 4 ore di immagini viene dato pochissimo spazio alle ragioni storiche della guerra, si intuisce che la liberazione degli schiavi entra in un secondo tempo nelle motivazioni del conflitto, i sudisti appaiono padroni bravissimi che amano i propri schiavi, tanto che gli stessi contribuiscono felici  a difendere  la Virginia dagli invasori nordisti.
 
''Gods and General''Nei primi 45 minuti si parla solo dei sudisti e delle ragioni che portarono alla dichiarazione di secessione, lo spettatore è portato a pensare che il conflitto sia una questione di buoni contro cattivi, in cui i buoni siano i sudisti.    
Una delle scene  che introduce una contraddizione interessante (ma che non viene in seguito sviluppata) è l’episodio storico dell’assalto alla collina della città Charnsoville in cui brigate irlandesi sudiste spararono contro brigate irlandesi nordiste.
La sigla iniziale è carica di pathos con il susseguirsi di tutti i vessilli scossi dal vento delle brigate che parteciparono al conflitto.
Lo stesso Robert Duvall  ha talmente preso a cuore il personaggio del Generale Lee da diventare il portavoce di una protesta, alcuni mesi fa, che vuole impedire la costruzione di un grande magazzino sui territori in cui si sono svolte quelle epiche battaglie.
Negli Stati Uniti, e oramai anche in Europa, esistono numerose associazioni di “Reenactors”, di coloro cioè, che per hobby e passione rivivono con i costumi e le armi d’epoca quelle celebri battaglie. Queste associazioni hanno fornito gli equipaggiamenti e i costumi, e molti di questi appassionati hanno lavorato gratis nel film, in cambio Ted Turner produttore del film ha donato 500.000 dollari all’associazione che gestisce e tutela gli attuali parchi in cui queste battaglie si svolsero.

http://en.wikipedia.org/wiki/Gods_and_Generals_(film)