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Ebraismo - A. Matta

Videoteca Ebraica di Cagliari : via alla digitalizzazione

di Alessandro Matta

Alessandro MattaCari lettori

vi annuncio  il cambiamento epocale presso la mia videoteca di cultura ebraica, che si sta delineando in questi giorni. La nuova sede della mia videoteca sarà a Poggio dei Pini,  in una zona immersa nella natura e nel verde.

Inoltre, è  iniziato il lavoro di restauro dell'intera collezione, che  prevede diverse azioni:
-riversamento su dvd di tutte le opere presenti, attualmente solo in vhs, e non ancora presenti su dvd originale
-Acquisto dei film già usciti in dvd sulle tematiche della videoteca
-Acquisizione dei titoli in film e documentario ancora non catalogati, sempre conservati in dvd / dvx
-selezione dei titoli e istituzionalizzazione della videoteca

Quest’ultima fase, la più complessa, prevede la selezione dei titoli e la trasformazione della collezione audiovisiva in una  “videoteca della memoria”, basata,  per la maggior parte,  sulle tematiche della Shoah, del Fascismo e del Nazismo.  La videoteca avrà:
-Tutte le fiction sulla Shoah,  realizzate dagli anni '20 fino a oggi
-le fiction realizzate  negli anni '30 e '40 dai registi polacchi ebrei, che fanno parte di quel “Cinema Yiddish” degli anni '30, spazzato via nei campi di sterminio Nazisti (oltre 140 titoli) .
-Tutti i documentari e le trasmissioni televisive   dagli anni '40 fino ad oggi .
-Tutti i filmati rari e inediti (cinegiornali,  film dell’ Istituto Luce, ecc.) realizzati dagli anni '40 fino ad oggi.
-Tutti i documentari,  le trasmissioni televisive e i filmati sul Nazismo, il Fascismo, la  seconda guerra mondiale, la resistenza  realizzati dagli anni '40 a oggi.
-Alcuni tra i titoli più importanti relativi alla cultura ebraica, all'Antisemitismo in generale  e allo Stato israeliano ( massimo una decina).

Coi  relativi permessi  ho  intenzione  di acquisire e conservare:
-Tutte le interviste ai superstiti ebrei italiani della Shoah,  realizzate tra il 1995 e oggi  da Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto della Fondazione Cdec Di Milano nell'ambito della realizzazione dell'“Archivio della memoria” .
-Tutte le interviste realizzate in Italia dalla “Survivors of the Shoah Visual History Foundation” , creata da Steven  Spielberg nel 1993.

Il lavoro prevede anche una richiesta , da inoltrare presso la Commissione Cultura della Regione Sardegna, per fare in modo che la collezione venga finalmente istituzionalizzata e diventi un centro culturale.  In merito  al nome da far acquisire alla videoteca,  trovo giusto ch venga intitolata a un celebre attore e regista ebreo vittima della Shoah:  Kurt Gerron,  (Berlino, 11 maggio 1897 – Auschwitz, 15 novembre 1944) è stato un attore e regista tedesco. Negli anni '20 e '30 fu attore e regista di successo. Grazie al cinema,  la sua popolarità esplose in modo così improvviso che nel 1927 aveva già partecipato a quasi trenta film. Ebbe successo anche come attore di teatro e cabaret. Nel 1928,  interpretò la "Tigre bruna" alla prima del Der Dreigroschenoper. Nel 1930, interpretò il ruolo del mago Kiepert ne “L'angelo azzurro”, al fianco di Marlene Dietrich, parte che lo consacrò come stella del cinema e lo spinse ad occuparsi anche della regia, per conto della  casa di produzione UFA, per la quale diresse alcuni film.
In seguito all'occupazione da parte delle forze naziste,  durante la seconda guerra mondiale, apparì nel film di propaganda razzista "Der Ewige Jude" (L'eterno ebreo), voluto da Joseph Goebbels. Qualche anno dopo, nel 1943, venne fatto prigioniero e deportato nel campo di smistamento di Westerbork, quindi internato nel Campo di concentramento di Theresienstadt, a Gerron fu ordinato di far da regista per un film di propaganda nazista, usando come soggetto proprio quel  campo di concentramento ricevendo in cambio l’implicita promessa d'aver salva la vita. Gerron accettò, realizzò il documentario "Theresienstadt. Ein Dokumentarfilm aus dem jüdischen Siedlungsgebiet" (in italiano: Terezin: Un documentario sul reinsediamento degli ebrei), più noto come "Il Führer regala una città agli ebrei".
Il film, ultimato verso la fine del 1944, non venne mai proiettato integralmente, le bobine originali andarono perdute. Ne sono giunti ad oggi solo pochi stralci proiettati in alcuni cinegiornali nazisti, per un totale di 23 minuti. Alla fine delle riprese Gerron venne trasferito ad Auschwitz,  fu ucciso in una camera a gas il giorno prima che il generale Heinrich Himmler decretasse la chiusura delle camere a gas. Con lui vennero uccise anche tutte le comparse che presero parte al documentario-farsa.
La videoteca sarà  aperta al pubblico fin dall'inizio effettivo delle attività, che prevedo entro Natale 2009.
Un grazie di cuore a voi lettori che mi avete accompagnato fino a questo traguardo, con i vostri incoraggiamenti, suggerimenti e aiuti. Chiunque possa darmi una mano è invitato a contattarmi. Sono sicuro che anche il nuovo archivio partirà e lavorerà bene grazie  a voi!