Percorso

"Gli abbracci spezzati" di Pedro Almodovar

di Clara Spada

''Gli abbracci spezzati'' locandinaLa musica di Alberto Iglesias De Portillo introduce e accompagna lo spettatore per tutto l'ultimo film di Pedro Almodovar creando di per sé una atmosfera cupa e struggente.

L'ultimo lavoro del regista spagnolo è un film su due piani temporali (il prima e il dopo), molto complesso e difficile all'impatto immediato, dall'inizio spezzato come gli abbracci del titolo. Un film doppio in cui il regista Mateo Blanco (Lluis Homar) muore metaforicamente con la sua amata Lena (Penelope Cruz) per riprendere a vivere da sceneggiatore, quattordici anni dopo, con lo pseudonimo Harry Caine, privo della luce dei suoi occhi di regista, privo della sua musa ispiratrice. Il tempo trascorso dalla tragedia che gli ha sconvolto la vita, a poco a poco attenua il dolore e consente di ritrovare i capi dei fili aggrovigliati delle passioni perdute, di dipanarli, stenderli, riannodarli. Per ricordare e raccontare.
 Una trama che, senza la regia e la sceneggiatura di un grande Almodovar, potrebbe cadere nel melodramma da feuilleton con gli scontati intrecci di lui lei l'altro gli altri uniti e divisi da amore e odio e crudeli vendette. Invece ci si trova immersi in un labirinto di sentimenti e immagini forti, violenti, erotici, tragici, che scompaiono in una ricomposizione logica dei fatti riassunti nello stupendo còllage dei frammenti di foto distrutte.

''Gli abbracci spezzati''Almodovar è anche e sempre un mago del colore: i suoi rossi violenti restano indelebili nella mente, il candore di un lenzuolo rende più sensuale un amplesso, il grigio piombo della spiaggia di Lanzarote dà forte risalto all'abbraccio degli amanti sperduti nelle lande della vita, e il loro ultimo bacio -ingrandito e sgranato- illuminato dai fari dell'auto assassina, è preludio di morte. Molti gli omaggi al cinema italiano e, forse, al festival di Venezia: la citazione del libro di Tonino Guerra, gli spezzoni di "Viaggio in Italia", il titolo del film che Mateo Blanco sta girando con Lena (Chicas y maletas) simile a "La ragazza con la valigia". Ed anche un richiamo all'americano "Citizen Kane" nel nuovo nome di Blanco - Caine. Oltre alla straordinaria Penelope Cruz e Lluis Homar, il cast si avvale delle ottime interpretazioni di Blanca Portillo, Angela Molina, José Luis Gòmez, Rubén Ochandiano, Tamara Novas e tanti altri eccellenti attori plasmati da questo fantastico regista. Che, in un ennesimo "prima e dopo" di grande maestria, dimostra come si può trasformare una scena mediocre in grande cinema.

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