Percorso

"Un alibi perfetto" di Peter Hyams

 
''Un alibi perfetto'' locandinaOltre ogni ragionevole dubbio il giornalista televisivo C. J. Nichols si crea un perfetto alibi pur di realizzare un doppio scoop: quello personale che rinverdirebbe la sua carriera in bilico e l'impresa di smascherare il procuratore generale che, alterando le prove processuali, vince tutte le cause al fine di spianarsi la strada alla carica digovernatore. Remake dell'ultimo film americano di Fritz Lang  ("L'alibi era perfetto", 1956), è una gradevole commediola senza infamia e senza gloria. Michael Douglas, il cattivo procuratore, gigioneggia un po' e mostra le rughe; il giovane belloccio in carriera spericolata è Jesse Metcalf. La lotta fra i due si fa dura, con colpi di scena, morti violente, sfrenate corse spericolate per il centro cittadino, intrighi prevedibili, una certa dose di suspence. Tutto è un po' troppo ovvio in questo film: la giovane assistente del procuratore (Amber Tamblyn) si innamora del giornalista e rischia la pelle per salvarlo (ma come mai negli USA i parcheggi sono sempre vuoti?); il poliziotto corrotto in combutta col procuratore viene smascherato da quello integerrimo; e così via, si potrebbe continuare ma sarebbe svelare troppo. Indubbiamente manca l'atmosfera tesa e intrigante nonché quel congegno stilisticamente essenziale del bianco-e-noir del film di Lang ma Peter Hyams, regista del remake, purtroppo non è il dottor Mabuse.
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