"Inglorious basterds" di Quentin Tarantino

Quante volte abbiamo sentito l’espressione “alla Tarantino”? Oppure “questa è una tarantinata”? Molte volte, vero? Eppure dopo la visione di Inglorious basterds la prima cosa che mi viene in mente e’ che non esiste assolutamente nessun cinema alla Tarantino. Provate a pensarci. Tutti film diversissimi tra loro. Il rapina a mano armata degli anni Novanta che era Reservoir Dogs. Quella specie di fumettone, bastardo ibrido tra noir, fumetto e commedia, che era Pulp Fiction. Il noir blaxploitation di Jackie Brown. Il Katana western, mix tra manga, hong kong movie e Sergio Leone, di Kill Bill. E ora Inglorious Bastards. Che e’…mmm…boh.
Cos’è Inglorious basterds? Chi è Quentin Tarantino? Ho il sospetto che il suo film preferito sia C’era una volta il West. Cioè il film-elegia di Leone al western classico fordiano. L’incontro tra due poetiche. E lo vediamo proprio nella prima magistrale sequenza di Inglorious Basterds. La scena dell’arrivo dei nazisti nella baita della campagna francese non è come l’arrivo di Henry Fonda e scagnozzi che precede il massacro della famiglia McBain?
Cos’è Inglorious basterds? Chi è Quentin Tarantino? Ho il sospetto che il suo film preferito sia C’era una volta il West. Cioè il film-elegia di Leone al western classico fordiano. L’incontro tra due poetiche. E lo vediamo proprio nella prima magistrale sequenza di Inglorious Basterds. La scena dell’arrivo dei nazisti nella baita della campagna francese non è come l’arrivo di Henry Fonda e scagnozzi che precede il massacro della famiglia McBain?

Cita i classici, Tarantino. E li cita alla grande, ovviamente. I duelli di sguardi e di primissimi piani, i dettagli, come la sequenza al ristorante della panna sulla torta, sono cinema puro. Si torna a Leone e ai suoi showdown preceduti da sguardi infiniti e primissimi piani sugli occhi. Si torna all’interminabile attesa di tre killers alla stazione del treno, da accostare alla lentissima accensione della pipa da parte di un ufficiale nazista che passa con disinvoltura dal francese all’inglese, dal tedesco all’italiano.

Cos’è il cinema di Tarantino? Tarantino non è sinonimo di violenza? Com’è la violenza in questo film? E' come quella manga-parossistica di Kill Bill? No, no, qui la violenza è, come dire, antispettacolare. Come definirla altrimenti?

Cos’è il cinema di Tarantino? E’ un cinema di dialoghi? Se c'è una cosa che davvero è marca della casa sono i dialoghi infiniti dei personaggi tarantiniani. Vero e proprio marchio di fabbrica. E pure qui i dialoghi sono lunghissimi, torrenziali, spesso geniali. Incastonati alla perfezione in un film che gioca tutto sulle differenti lingue parlate dai protagonisti, da vedere pertanto assolutamente in originale. Molti diranno che rallentano il film, questi dialoghi interminabili. Pazienza. Quelli di Tarantino sono film parlati. Tutti.


Sì, "Inglorious basterds" è puro cinema. Capolavoro? A sentire Aldo Raine sembrerebbe di sì.
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