Stampa

Un'Isola di acqua

L'avventura del regista Giancarlo Cao alle prese con l'elemento più prezioso del paesaggio sardo. Un viaggio insolito per scoprire cosa c'è oltre il mare. di M.E.T.

 Terra d’acqua. E’ il lungometraggio musicale che rende omaggio allo straordinario fascino del mare sardo e delle sue voci nel suggestivo contesto del paesaggio isolano.
 Tema e contesto presi per mano all’insegna della musica e delle immagini. Il racconto del film, ideato da Giancarlo Cao, è una sorta di viaggio.
Bellezza del paesaggio, ripresa, suono in presa diretta e le musiche esuberanti di Romeo Scaccia rendono il film spettacolare.
Più di trenta sono le località interessate dalle riprese tra cui Sarroch, Muravera, Fluminimaggiore, Decimomannu, Villacidro, Siliqua, Ortocesus, Sadali, Sardara, Collinas, Senis, Cabras, Seneghe, Glassai, Busachi, Fordongianus, Paulilatino, Tonara, Tiana, Olzai e Valledoria.

Come si spiega la scelta dell’acqua?
Ero affascinato dall’elemento acqua, volevo capire tutti i suoi risvolti. E’ una sorta di concerto di musica e immagini. Il mare è inquadrato all’inizio e alla fine. La Sardegna è conosciuta per il mare, per il sole, ma il percorso dell’acqua, le montagne, le lagune non sono meno intriganti delle coste. I suoni dell’acqua sono tanti e il musicista Romeo Scaccia voleva giocare usando musicalmente il suo suono.

Quale il budget e il tempo per la realizzazione?
Quattro mesi per la preparazione, trenta giorni per le riprese.
Complessivamente sono stati spesi 42 mila euro lordi.

In che misura è stato appoggiato dalla Regione Sardegna?
C’è stato un piccolo finanziamento nel 2003 di 19 mila euro lordi.

Perché sono stati scelti determinati luoghi piuttosto che altri?
Il territorio sardo è molto vasto. La scelta è avvenuta in base alla praticità organizzativa. Molti sono stati i luoghi selezionati per le esigenze del film.
Promuovere la bellezza del paesaggio attraverso il cinema può essere un volano per il cineturismo?
Assolutamente sì. Non era questo l’obiettivo, ma alla fine guardando bene il film si può vedere anche una chiave per il turismo del cinema.