L'era glaciale del cinema
Sempre meno pellicole prodotte e grave emorragia di spettatori nel cinema italiano del 2009. L'incontro Anica tenutosi oggi a Roma fotografa una realtà piuttosto triste: nella top delle pellicole più gettonate spiccano soltanto i cinepanettoni. di Donatella Percivale

E' stranamente ottimista Federico Tozzi, presidente dei produttori dell’Anica alla presentazione dei dati sul cinema italiano sull'anno appena trascorso. Il box office complessivo nel 2009 (dato Cinetel) è stato di 622,7 milioni di euro, per 98,9 milioni di biglietti venduti. Il dato di presenze è in leggera flessione rispetto al 2008 (-0,4%), mentre l’incasso mostra l’unico segno positivo di tutto l’anno rispetto al 2008 (+4,9%), fortemente influenzato dal fenomeno del costo del biglietto per la proiezione 3D.

"Le ragioni che hanno determinato la flessione della quota di mercato del cinema italiano, appaiono meno facilmente decifrabili - ha spiegato Tozzi -. La portata di questa flessione è piuttosto impressionante: dal 28 al 23% equivalenti a una contrazione degli incassi del 14,4%. Dopo quasi un decennio di crescita ininterrotta un brusco e imprevisto arretramento. Tuttavia vale per il cinema quel che vale per l’agricoltura: occorre porre attenzione alle tendenze e non ai dati congiunturali. In entrambi i comparti esiste il fattore annata".

Amara, infine, anche la top ten delle pellicole più gettonate che consacra l'americano ''L'era glaciale 3'' con un incasso di 29,6 milioni di euro mentre la prima delle pellicole nostrane che si piazza in pole è il classico cinepanettone, ''Natale a Beverly Hills'' in quinta posizione con 16,4 milioni euro al botteghino.