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Film Consiglio

"Amabili resti" di Peter Jackson

il consiglio di Elisabetta Randaccio
 
''Amabili resti'' locandina"Amabili resti" di Peter Jackson è tratto dal best-seller di Alice Sebold, una scrittrice che ha proiettato un'adolescenza, segnata indelebilmente da uno stupro, nei suoi primi libri. Si tratta di un testo singolare, molto bello, apparentemente centrato su un tipico caso criminale (omicidio con occultamento di cadavere di una tredicenne da parte di un serial killer metodico), ma, man mano, si evolve in un'analisi cruda della famiglia della vittima che, non riuscendo ad elaborare nella maniera adeguata un dolore così atroce, si sfalda. Non solo. La ragazza uccisa, Susie Salmon ("Salmon, come il pesce") è la narratrice. Racconta la sua storia da una sorta di mondo di mezzo, dove può ancora vedere gli avvenimenti terreni e passare dal presente al passato, anch'essa  immobilizzata in quel fantastico, per quanto limitato, cielo dai legami ancora troppo  stretti con i sentimenti umani: sofferenze, desiderio di vendetta, rimpianto per una vita non goduta nei momenti più teneri e felici (l'amore, il sesso, la maternità). La Sebold, poi, attraverso vari personaggi (talmente ben disegnati da non potersi definire secondari) dipinge caratteri formanti una sorta di coro quotidiano alla esistenza precocemente spezzata di Susie.
 
''Amabili resti''Trascrivere "Amabili resti" sul grande schermo non era impresa semplice. Acquisito il fatto che ogni libro, al cinema, si trasforma giustamente in un altro testo artistico, Jackson sceglie di realizzare in maniera credibile il cielo di Susie, utilizzando non solo le indicazioni del libro, ma pure tutto l'immaginario pre adolescenziale di una ragazzina degli anni settanta (Susie viene uccisa il 6 dicembre 1973 a 14 anni), gli incubi di chi non riesce a liberarsi dall'orrore, i colori sgargianti psichedelici e le musiche rasserenanti di Brian Eno (innamoratosi della sceneggiatura). Elemento fondamentale rimane il gazebo, dal quale Susie guarda la Terra, ma ne vedremo, ad un certo punto, la sua distruzione, di pari passo con avvenimenti drammatici per la famiglia Salmon.

''Amabili resti''L' universo terreno della ragazza viene sintetizzato e qualche personaggio cassato (principalmente la signora Ruana, madre di Ray, l'amore appena sfiorato di Susie), ma questo non danneggia il film, che riesce a rendere principalmente almeno tre filoni narrativi: Susie e il suo mondo bloccato, la sua famiglia e gli sbandamenti psicologici da essa affrontati, le fughe del serial killer della porta accanto, facendo anche ricorso agli effetti speciali connessi, però, con la tecnologia tradizionale, ottenendo interessanti risultati.
In "Amabili resti" della Sebold era rilevante il sesso e Susie si rincarnava in Ruth proprio per poter, attraverso l'eros, vincere thanathos e liberarsi finalmente del legame con la terra. Jackson preferisce l'astrazione e tra Ray e la ragazza assassinata piombata (come si dice nel libro) nel corpo di Ruth, rimane un bacio che, poeticamente, ha lo stesso effetto del rapporto sessuale.
 
''Amabili resti''Dunque, Jackson ha lavorato sulla metafora, sul non detto, sull'evocazione più che sul realismo crudo. Se anche non vediamo le fasi dell'assassinio della ragazzina, l'angoscia ci prende allo stesso modo e pensiamo a quanti bambini scompaiono ogni anno solo nel nostro paese, vittime predestinate (ce lo indicano le statistiche) dei familiari o dei conoscenti. Se non possiamo sapere, come nel testo, il passato di George, il serial killer, basta un primo piano di Stanley Tucci immobile sulla poltrona a godersi i suoi misfatti in silenzio, a raccontarci di un'altra vita spezzata, destinata, in questo caso, alla distruzione degli altri. Tucci è uno tra i protagonisti più convincenti del film insieme alla giovane Saoirse Ronan, ma Nonna Lynn, alcolizzata, trasgressiva, benché maggiormente affidabile dei borghesi pronti a strutturare l'esistenza come un pericoloso orologio, non potevamo che immaginarcela col fisico, il volto, gli atteggiamenti di una Susan Sarandon memorabile.
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