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Cronaca di una mattina in Commissione Cultura

Fotografie delle "pirandelliane” incertezze sulla natura e gli obiettivi dell'auspicata Film Commission Cagliari. Attesa prima di aprile. Tra un mare di chiacchiere. di A.B

Gli incontri per la Film CommissionFervono i preparativi per la nascitura Film Commission Cagliari: «E' quasi pronta la Delibera di Giunta che sancirà l'istituzione del nuovo organismo deputato alla promozione del capoluogo attraverso la valorizzazione dei paesaggi e del patrimonio storico artistico» conferma il presidente della Commissione Cultura del Comune, Maurizio Porcelli.

E intanto proseguono gli incontri con le parti in causa, ovvero chi «si occupa attivamente di cinema sul territorio: dopo la Film Commission regionale, è stata la volta dei registi, ora delle associazioni» prosegue Porcelli «poi dai registi è arrivata anche la proposta di sentire gli “artigiani” del settore, chi lavora nel montaggio e negli audiovisivi». Da precisare, in risposta a una preoccupazione espressa da Giovanni Columbu a nome dell'ARS su un'eccessiva dispersione e possibile confusione tra chi scrive, riflette e analizza il cinema e chi realmente lo fa, che «si tratta di semplici consultazioni, per vagliare idee e suggerimenti» per far funzionare al meglio il futuro ufficio.
 
Eugenio Dessy (Schermi rubati)Restano aperte molte questioni su quali saranno le effettive competenze, e quindi le risorse a disposizione della Film Commission Cagliari: nel movimentato (tra squilli e addirittura conversazioni al cellulare, apparizioni e sparizioni dei membri della Commissione, certo effetto delle frenetiche attività del Palazzo, che davano alla riunione un tono grottesco da commedia) confronto con le associazioni è affiorata una quasi “pirandelliana” incertezza su natura e obiettivi dell'auspicato organismo. In bilico tra “Uno, nessuno, centomila” e “Come tu mi vuoi”, per la necessità di rispondere alle istanze di «un coordinamento tra iniziative e manifestazioni, troppo legate ai tempi dei finanziamenti, e la progettazione di eventi che possano dare maggiore visibilità internazionale alla città, con valenze anche turistiche, come un grande festival estivo» sottolineate da Cinzia Corrias di Lu.Ci. e sottoscritte dai presenti.
 
Paolo CasuE una partenza che sarà presumibilmente in tono minore, come «sportello comunale in risposta ad esigenze logistico-amministrative di registi e produttori» (come lascia pensare l'intervento di Raimondo Perra della Rosa nel Pugno). Invito alla prudenza e alla moderazione, quindi, che non impedisce di immaginare uno sviluppo futuro più in grande stile, con il coinvolgimento di più assessorati, dal comparto delle attività produttive ricordato dal consigliere Paolo Casu, ad almeno 4 dei 7 di competenza di Gerolamo Solina (che ha aperto l'incontro con un intervento da “toccata e fuga” chiamato altrove da altri impegni), uno dei due dirigenti – l'altro è Ada Lai - che hanno in carico l'organizzazione dell'ufficio comunale della Film Commission Cagliari. A cui necessariamente, come già suggerito da registi e direttori di produzione, «si affiancherà un esperto» sebbene sia forse prematuro interrogarsi sui criteri di individuazione e designazione di (uno o più?) professionisti in grado di «rispondere al ruolo che richiede, evidentemente capacità manageriali, comunicative e di public relations, oltre a competenze tecniche e artistico culturali» come ribadisce Enrica Anedda di Cinemecum. E da Cinemecum, con il concorso e il sostegno degli altri operatori, arriva anche la prima sostanziale proposta delle associazioni: «utilizzare l'esistente: Cagliari ha già un suo portale sul cinema, creato con soldi pubblici, che negli ultimi anni ha cercato di offrire un supporto a chi a vario titolo si occupa o lavora nel cinema in Sardegna, con 1500 contatti al giorno e un catalogo dei professionisti e delle locations, cioè uno dei servizi e strumenti essenziali della Film Commission», ancora la Anedda. E Pia Brancadori di Circola nel Cinema Alice Guy conferma: «la qualità e utilità del sito, in un impegno costante con un'apertura verso quel che succede dentro e fuori dall'Isola, notizie e informazioni su concorsi e rassegne, e inoltre la visibilità, la duttilità e la possibilità di aggiornamento in tempo reale che è uno dei vantaggi del web».
 
Pia BrancadoriIl resto, da Eugenio Dessy (Schermi Rubati) a Romano Widmar (Cineclub Fedic), con un richiamo alle responsabilità delle istituzioni e al controllo sulle produzioni, per evitare abusi e danni al territorio, a Enrica Anedda (Cinemecum) e Pia Brancadori (Alice Guy) che porta l'esempio virtuosi di Torino per un tessuto culturale ricco e “produttivo”, a Nelly Medagliani (Namaste) e Cinzia Corrias (Lu.Ci.) è un'aperta volontà di collaborare in sinergia con il Comune e la nascente Film Commission Cagliari nonché tra associazioni al servizio della settima arte, della diffusione della cultura cinematografica nonché del cinema made in Sardinia.
Per i dettagli, per nulla secondari, sulla composizione, le competenze e il bilancio della Film Commission Cagliari, non c'è che da aspettare la decisione della Giunta «sicuramente prima di Pasqua» promette Porcelli (sull'onda della
Mozione bipartisan presentata in Consiglio Comunale  nell'ormai lontano 29 gennaio 2008 che ha dato il via) il progetto di una Film Commission Cagliari, per una “capitale nel Mediterraneo” con il carisma della decima musa.

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