Percorso

"Happy Family" di Gabriele Salvatores

 di Clara Spada

''Happy family'' locandinaGradevolmente primaverile l'ultima lieve fatica di Gabriele Salvatores e della sua ricca band di attori. Tratta da una commedia di Alessandro Genovesi e accompagnata dal suono delle nostalgiche note di Simon&Garfunkel, "Happy Family" si snoda agevolmente per le vie semivuote di Milano proponendo immagini assolate e in bianco-e-nero, bellissime.

La storia è semplice: Ezio (Fabio De Luigi, più noto per le sue pérformaces pubblicitarie) scaccia la noia scrivendo la trama di un film ma si stanca e conclude di botto. I suoi personaggi si ribellano, chiedono spiegazioni, interagiscono con lui e tra di loro. Proprio come Pinocchio con Geppetto o come i supercitati sei personaggi di pirandelliana memoria. Ezio non può esimersi dalle richieste di cotanti nomi: le proteste di Diego Abatantuono e Carla Signoris, di Margherita Buy e Fabrizio Bentivoglio, della nonna svampita, dei figli, lo costringono a riprendere il filo della vicenda e portarla ad una conclusione più corposa. La narrazione riprende a scorrere liscia, dialoghi piacevoli, battute divertenti, atmosfera serena, forse un po' troppo "fumo" ma tant'è.

''Happy family''Inaspettati i "camei" della spumeggiante Sandra Milo e dell'inseparabile amico di Abatantuono. E' la storia semplice di due famiglie di diverso ceto, i cui destini s'intrecciano perché i figli sedicenni vogliono sposarsi. Si riuniscono a cena e tra gli invitati c'è anche Ezio che si invaghisce della figlia maggiore, fotocopia della sua vicina di casa. In effetti è questo il vero senso del film: il timido Ezio ha bisogno di sostegni per dichiarare il suo amore, ci riesce e la conclusione felice di questo sentimento contraccambiato segna la fine della storia.
Un film carino, da vedere e anche rivedere. Oppure non vedere affatto. Perché in effetti, una volta usciti dal cinema, oltre ad una piacevole rilassante sensazione non lascia emozioni.

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