Percorso

"Somewhere" di Sofia Coppola

di Clara Spada

''Somewhere'' locandinaPresentato a Venezia, questo coinvolgente lavoro di Sofia Coppola -che meritatamente ha vinto il Leone d'Oro- ha ricevuto l'approvazione e gli applausi di critica e dell'esperto pubblico del Festival ma non ancora quella del botteghino. Ed è facile capirne il motivo: questa giovane brava regista ha scritto e diretto un film unico che sembra, in apparenza, basato sul nulla e che invece coinvolge e trasmette sensazioni profonde.

Il film narra la vuota solitudine di Johnny Marco, un attore all'apice della carriera e giunto ad una età (quaranta anni) che impone una svolta esistenziale. Circondato da amici festanti nella sua suite del celebre Chateau Marmont, nutrito per noia di sesso alcol e pasticche, si scopre avulso dal contesto che lo fa sprofondare nel vuoto. In solitudine corre all'impazzata per strade deserte in paesaggi altrettanto deserti, a bordo della sua Ferrari nera simbolo del suo status. Con indifferenza accoglie la figlia undicenne Clio inviatagli senza preavviso dalla sua ex moglie. Deve necessariamente occuparsi di lei e l'arrivo della ragazzina modifica il suo modo di vivere. E' dolce, Clio, tenera e affettuosa. Ama la musica e la danza ed è proprio vedendola danzare sul ghiaccio come una diafana libellula che Johnny prende coscienza di avere una figlia, di amarla e di esserne contraccambiato.

''Somewhere''Giocano, nuotano in piscina, fanno "orge" notturne di gelati, stanno bene insieme.  E quando Johnny deve recarsi a Milano per ricevere un Telegatto, Clio lo accompagna, fiera del suo papà, sorpresa per la raffinata eleganza della suite milanese ben diversa da quella dei pur celebri hotel made in Hollywood e dintorni.  Nonostante il piacere di ricevere premio e applausi che lusingano Clio, preferiscono svignarsela per tornare al loro mondo privato in cui entrambi hanno trovato l'armonia e l'affetto mancanti in altri contesti. Clio, però, deve andare al campo estivo già programmato da sua madre partita per altri lidi. Il distacco è duro, soprattutto per Johnny che si ritrova sprofondato nella sua depressione. Riprende la sua Ferrari e parte nuovamente per il deserto che tanto lo rappresenta: questa volta non gira in tondo ma va dritto per la sua strada, si ferma, scende dall'auto e si dirige a piedi "somewhere" dove, oltre l'arcobaleno Clio, Johnny forse ritroverà sé stesso.

''Somewhere''Eccezionale interpretazione di Stephen Dorff nella parte principale e deliziosamente brava Ellen Fanning, coprotagonista. Il folto gruppo di contorno rende bene il clima superficiale di un certo mondo, mentre risulta fuori contesto l'inserto Telegatti e la presenza molto forzata di Simona Ventura e Nino Frassica, di Maurizio Nichetti e di una avvenente Valeria Marini. Sempre bravo Benicio Del Toro mentre Laura Chiatti, sprecata in un ruolo minimo, sa fare di meglio. Buone le musiche dei Phoenix che accompagnano un film da non perdere.

15 settembre 2010

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