Percorso

Cinema, c'è bisogno di coordinazione

Numerose le manifestazioniche che grazie ai contribuiti sono gia' in calendario: dalla rassegna su Monicelli al "Babel Film Festival". Di molte, purtroppo, non è ancora dato sapere. In Sardegna infatti siamo nemici dell'organizzazione e della programmazione. A scapito della cultura (e dei rendiconti). Confidiamo nella politica cinematografica del neo assessore regionale Milia. di Enrica Anedda

Sergio MiliaPrepariamoci a un fine anno ricco di cinema, come è oramai la regola in Sardegna. Gli amanti e gli appassionati di cinema, ma anche coloro che semplicemente durante l’anno cercano una buona ragione per uscire la sera e godersi un bello spettacolo, anche quest’ anno avranno un menù ricco da cui scegliere.

Solo a Cagliari potranno gustare il fascino delle diverse istanze linguistiche del “Babel Film Festival” fino ai debutti di giovanissime firme protagoniste del festival “Tre minuti di Celebrità” per poi concedersi la presenza di un interlocutore raffinato e intelligentissimo come Monicelli grazie alla rassegna a lui dedicata. Ma sono tanti gli appuntamenti in programma che non siamo ancora in grado di citare e ai quali in tanti dovranno rinunciare per l'inevitabile sovrapposizione degli eventi.

Proprio così, perché in Sardegna siamo nemici della organizzazione e della programmazione. In qualsiasi altro paese tutte le attività culturali verrebbero spalmate nell’arco di un anno, verrebbero magari coordinate nell’ambito di una politica turistica per offrire ai turisti una ragione in più per visitare la nostra isola. Insomma, se c’è la crisi, a maggior ragione i pochi soldi andrebbero spesi meglio.

Mario Monicelli alla rassegna d’autore dell’Associazione AlambiccoInvece è la solita storia: i bandi della legge cinema sono stati pubblicati  solo a giugno con scadenza a luglio, e le assegnazioni addirittura sono state rese note alcuni giorni fa. (Perché così tardi?) Con tutte le conseguenze: le associazioni che hanno già realizzato le iniziative lo hanno fatto al buio, a rischio di cardiopalma, senza sapere di quanti soldi avrebbero potuto disporre, mentre molte altre associazioni devono concentrare le manifestazioni a fine anno in fretta e furia. L’argomento non può che sollevare l’altro tema che noi sollecitiamo da sempre: la coordinazione e la necessità, se vogliamo fare del cinema un’ occasione di crescita economica, di affidarci a persone competenti attraverso un'unica fondazione che coordini e amministri tutti i settori del cinema.

La sensazione è quella di continuare a scrivere sempre le stesse cose rimanendo inascoltati. Ora alla Regione c’è il nuovo assessore alla Cultura, Sergio Milia, ma non ci è dato sapere quali intenzioni abbia, quale sia il suo progetto per la tanta agognata  "Film Commission" e sopratutto se sia convinto dell’importanza del cinema come volano economico. Purtroppo anche chi, come noi, fa parte della Consulta cinema e per questo rinuncia ai contributi della legge, viene tagliato fuori dalle decisioni importanti e viene convocato una volta all’anno solo per mettere due firme su decisioni già prese.

CinemaCi dobbiamo dunque accontentare della situazione, che a parte i tempi e la disorganizzazione, consentirà a molte iniziative di prendere il volo. Immaginiamo la felicità degli organizzatori del Festival delle Isole che tutti insieme hanno preso 160mila euro solo dalla Regione, quelli del “Babel Film Festival” che ne avranno 40mila per lanciare la prima edizione, mentre ci chiediamo come faranno quelli dell’”Asuni Film Festival” (40mila euro) che quest’anno hanno mancato il consueto appuntamento estivo. Ci rende poi particolarmente felici sapere che Cagliari a dicembre ospiterà Mario Monicelli nell’ambito della oramai consueta rassegna d’autore dell’Associazione Alambicco, che ogni anno, grazie alla passione, riesce a mettere a segno iniziative uniche (VAI AL PROGRAMMA).

I contributi regionali,inoltre, consentiranno finalmente al festival “Tre minuti di Celebrità” il salto di qualità che da tempo noi auspicavamo: il concorso sarà aperto anche ai professionisti e i premi questa volta saranno in denaro. Insomma “Cagliari in corto” docet, speriamo che gli organizzatori di quella bella iniziativa prendano d’ora innanzi ancheun po’ dello stile di  “Cagliari in corto” con la capacità di coinvolgere davvero tutta la città, come accadeva ai vecchi tempi.

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3 novembre 2010

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