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Percorso

"First Snow" di Mark Fergus

La prima neve fatale. di Stefano Anedda Endrich
 
''First snow'' locandinaDesidero riprendere il discorso dei film da riciclare da una pellicola  americana: "Presagio Finale  - First Snow":  thriller psicologico, diretto dal regista esordiente Mark Fergus, già autore di numerose sceneggiature per il cinema. Il film gioca su un argomento molto spinoso con implicazioni in campo filosofico e religioso: il nostro destino. Ovvero: quanto di ciò che ci accade è conseguenza delle nostre azioni e della nostra volontà, quanto è già tracciato e deciso?
Il personaggio principale, Jimmy, quasi per caso e per gioco, con lo scetticismo (giusto) comune a molti, interroga un indovino atipico, nei pressi di una stazione di servizio, in attesa che la sua auto venga riparata. Nel periodo successivo si renderà conto che tutte le previsioni si avverano; questo gli pone dubbi e paure sulla rivelazione finale che il veggente non ha voluto svelargli subito: la previsione della sua prossima morte in un preciso periodo: alla prima neve. Cosa farebbe ciascuno di noi dopo un annuncio del genere? Cercheremmo certo in tutti i modi di uscire dal binario tracciato per salvarci.
Jimmy deve fare i conti con due frasi illuminanti del film. Una dell'indovino: "Il destino ti segue qualunque strada prenda". E una del regista: "Ogni uomo crea il proprio destino. Niente diverte gli dei più di questa affermazione".
 
''First snow''Insomma il povero si salva da tutte le insidie personali che lo minacciano, ma non riesce ad evitare un camion che sbanda proprio a causa della neve.
Se vogliamo banalizzare il film possiamo accostarlo alla serie "Final destination"  dove la morte insegue i personaggi scampati a dei disastri fino al ridicolo.
In First Snow per fortuna c'è qualcosa di più. C'è il percorso di un uomo nel suo passato e presente, con la consapevolezza di dover morire.
Per questo motivo, con un'altra frase illuminante del film pronunziata dal veggente: "pensa a coloro che non hanno potuto avere il tempo di occuparsi di coloro che rimangono", Jimmy si rassegna e si redime.
Una certa analogia può esserci con un altro interessante film visto di recente: "Sette Anime" di Gabriele Muccino. Qui siamo dal lato opposto della medaglia, poiché domina decisione volontaria di porre fine alla propria vita che modifica e migliora il destino di tante altre.
 
''First snow''Le due facce di una medaglia che ossessiona l'umanità da millenni. Insomma siamo o non siamo padroni del nostro destino?
Determinismo
Indeterminismo
Libero Arbitrio

Sono le parole chiave da ricercare per analizzare il problema. Dall'antica Grecia antica quando "IL FATO" era ineludibile persino dagli stessi dei, passando per tanti filosofi che hanno cercato di dare delle risposte, mai completamente esaurienti. La religione cattolica gioca sull'equivoco del libero arbitrio: sì è vero che tutto è già determinato ma siamo sempre noi a scegliere la strada quindi moralmente responsabili.

''First snow''Affermazione singolare. Un Dio ci ha creato per divertirsi ma il divertimento divino e libertà d'azione sono limitati poiché conosce fin dal principio tutte le storie, compresa la fine. Conosce persino se saremo accanto a lui in paradiso o all'inferno. Considerata la brevità della vita e le sofferenze che comporta avrebbe potuto evitarci questo passaggio. Tutto ciò puzza di drammatica inutilità. Un ordine prefissato banalizza ogni nostra azione e toglie ogni speranza.
Esiste però una certezza: la nostra esistenza deve restare nell' indeterminatezza. Conoscere il proprio destino cambierebbe interamente i nostri comportamenti fino a farci restare immobili per l'insensatezza della vita stessa. Naturalmente sono aperte tutte le teorie sulle molteplici dimensioni parallele.
Ma questi sono altri film.
16 febbraio 2011
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