''Dylan Dog'' di Kevin Munroe

Dylan Dog. Un fumetto italiano nato nel 1986, pensato da Tiziano Sclavi, disegnato nel primo numero da Angelo Stano, per la Sergio Bonelli Editori, la famosa casa produttrice di Tex Willer, Zagor, Mister No, i più recenti Martin Mystere e Nathan Never. È il fumetto italiano più venduto dopo Tex Willer e Topolino. Storie di 96 pagine autoconclusive, Il personaggio di Dylan per richiesta di Sclavi è stato disegnato con il riferimento di Rupert Everett.
Le origini del personaggio sono molto complesse e, riassumendo brevemente, risalgono al 1686, in cui il piccolo Dylan, figlio di uno stregone, viene catapultato nei tempi nostri da un demone. Viene adottato da un genitore che si chiama Dylan, attirato dal fatto che il bambino afferma di avere lo stesso nome.
Viene nascosto al vero padre, anche lui diventato una sorta di demone. Dylan cresce e diventa agente a Scotland Yard sotto il comando dell'ispettore Bloch.
Dog incontra poi un sosia di Groucho Marx, che chiama appunto Groucho, il quale si identifica al punto di non essere mai serio, e si innamora di Lillie Connolly, militante dell'IRA.
Le origini del personaggio sono molto complesse e, riassumendo brevemente, risalgono al 1686, in cui il piccolo Dylan, figlio di uno stregone, viene catapultato nei tempi nostri da un demone. Viene adottato da un genitore che si chiama Dylan, attirato dal fatto che il bambino afferma di avere lo stesso nome.
Viene nascosto al vero padre, anche lui diventato una sorta di demone. Dylan cresce e diventa agente a Scotland Yard sotto il comando dell'ispettore Bloch.
Dog incontra poi un sosia di Groucho Marx, che chiama appunto Groucho, il quale si identifica al punto di non essere mai serio, e si innamora di Lillie Connolly, militante dell'IRA.

Dylan inizia a bere e lascia la polizia dandosi all'investigazione privata. Incontra di nuovo Groucho che diventa suo assistente e riceve come pagamento del primo caso il "maggiolone" Wolkswagen e con l'aiuto di Bloch diventa astemio. Groucho regala a Dylan un clarinetto, il campanello di casa "urlante" e Dylan inizia a costruire un modello di galeone. Il padre di Dylan trova il siero dell'immortalità e cerca di convincere il nostro a seguirlo, ma ritrovandosi immortale e senza emozioni, il padre di suicida. Un altro stregone, il gatto Cagliostro, svuota la memoria di Dylan.

È stato realizzato uno sceneggiato radiofonico su Radio 2 per un totale di 30 episodi.
E Rupert Everett ha interpretato Francesco Dellamorte nel film "Dellamorte Dellamore", nel 1994, tratto dal libro "Orrore nero" di Tiziano Sclavi, dove i riferimenti a Dylan Dog erano molti, ma finì per deludere i fan di Dylan Dog che speravano in un film sul loro eroe. Francesca Falchi poi nel film era tanto bella quanto poco credibile.
E ora arriva il film. Prodotto dalla Patinum Studios, per la regia di Kevin Munroe, regista di "TMNT", il film sulle tartarughe ninja e produttore di "Donner". Il ruolo dell'indagatore è stato affidato a Brandon Routh ("Superman returns").
Beh cosa dire…
Il prodotto è ovviamente realizzato bene, buoni gli effetti, la storia è divertente, a tratti spunta fuori lo spirtito surreale del fumetto, specie nell'outlet degli zombie, che è un gioiellino.
Ma di Dylan Dog non vi è traccia. Il film pare essere stato penalizzato da vari oneri finanziari dovuti al copyright. Groucho è dovuto sparire (così come è ritoccato negli albi a fumetti per l'America) a causa degli elevatissimi costi dei diritti richiesti dai famigliari. Ma perché non sostituirlo con la controparte americana, insomma qualcosa di simile?
E Rupert Everett ha interpretato Francesco Dellamorte nel film "Dellamorte Dellamore", nel 1994, tratto dal libro "Orrore nero" di Tiziano Sclavi, dove i riferimenti a Dylan Dog erano molti, ma finì per deludere i fan di Dylan Dog che speravano in un film sul loro eroe. Francesca Falchi poi nel film era tanto bella quanto poco credibile.

Beh cosa dire…
Il prodotto è ovviamente realizzato bene, buoni gli effetti, la storia è divertente, a tratti spunta fuori lo spirtito surreale del fumetto, specie nell'outlet degli zombie, che è un gioiellino.
Ma di Dylan Dog non vi è traccia. Il film pare essere stato penalizzato da vari oneri finanziari dovuti al copyright. Groucho è dovuto sparire (così come è ritoccato negli albi a fumetti per l'America) a causa degli elevatissimi costi dei diritti richiesti dai famigliari. Ma perché non sostituirlo con la controparte americana, insomma qualcosa di simile?

E il protagonista? Un muscolosissimo armadio, ingombrante, goffo e poco naturale, plasticoso direi e per nulla emaciato.

«Se tutto andrà bene, mi piacerebbe davvero girare il sequel [...] Vorrei inserire più elementi del fumetto, scavare più in profondità nel mondo di Dylan Dog. E poi mi piacerebbe riportarlo in Europa, a Londra, aggiungendo anche qualche scena in Italia dove è nato il fumetto»

Giuda ballerino!
P.S. anche l'esclamazione cult di Dylan Dog nel film originale è stata sostituita con "Jackpot!" ma i traduttori italiani una volta tanto hanno avuto la buona idea di inserirla. Erano cari i diritti anche su Giuda???
6 aprile 2011
Vai al consiglio su a cura "Dylan Dog" di Elisabetta Randaccio