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A Lampedusa sbarcano i film

Nell’isola siciliana i preparativi per il festival dedicato agli immigrati (e non solo). Luca Vullo, direttore artistico del Festival: "Vogliamo raccontare storie perché solo la verità può smascherare le bugie". Per partecipare come filmmaker c’è tempo sino al 31 maggio. di Maria Elena Tiragallo
 
Lampedusainfestival - Immaginari di confineQuando Lampedusa incontra "l’altro"  si sente profumo di festival intriso di letteratura, arte, musica e  ovviamente cinema.  Ancora poche settimane prima della scadenza, fissata per il 31 maggio 2011,  per partecipare alla terza edizione del “Lampedusainfestival - L’incontro con l’altro”, organizzata  dall’ASGI (Associazione studi giuridici sull’immigrazione), l'Associazione culturale  “Askavusa”, “Legambiente” e Re.Co.Sol. (Rete dei Comuni Solidali), in programma nell’isola siciliana  dal 19 al 23 luglio.
Due le sezioni  del concorso rivolto ai filmmaker italiani e stranieri, in particolare del bacino del Mediterraneo: “Approdo e Speranza” diretta dal regista  Dagmawi Yimer, sono dedicate all’immigrazione, sorta di vetrina di storie  di speranze ed esperienze positive degli stranieri che vivono in Italia.
 
Dagmawi Yimer“Non per nascondere le difficoltà  legate all’immigrazione, ma al contrario per raccontare  come gli immigrati cerchino con coraggio di trasmettere l’amore  per il paese in cui vivono, offrendo il loro bagaglio culturale”. Racconti di vita quotidiana, dunque, di esperienze multietniche per affrontare la normalità  di una realtà, spesso legata all’emergenza.
Si  intitola “Le Storie”, invece, la seconda sezione del concorso cinematografico che vuole ripartire dall’individuo per proporre una visione di fenomeni  globali, dove la storia è la somma delle storie dei singoli e il singolo  ha il potere di cambiarla.
 
Luca Vullo“Vorremmo vedere come è il lavoro di un operaio in catena di montaggio, vorremmo che Francesca ci spiegasse come sia riuscita a laurearsi con il suo lavoro precario e il problema dell’affitto da pagare, vorremmo conoscere i gruppi di acquisto equo solidali e le ragioni che hanno dato loro vita. Perché siamo profondamente convinti che solo la storia di un operaio o di un precario possa far comprendere la differenza tra finanza ed economia reale, solo la storia di un soldato ucciso in Afghanistan possa far comprendere l’assurdità della guerra, perché solo la verità può smascherare le bugie”, ha spiegato il regista Luca Vullo, direttore artistico del Festival.  

La ''Porta d'Europa'' simbolo del Festival di LampedusaAd essere ammesse al concorso, dopo il giudizio insindacabile della giuria di esperti, sono documentari e fiction, rigorosamente della durata di 30 minuti  (compresi i titoli di coda), realizzati dopo il primo gennaio 2009.  Unico formato accettato è  il  dvd.  Ancora una raccomandazione per gli autori stranieri: le opere devono essere necessariamente con i sottotitoli in italiano, in inglese o in francese.  In palio, 500 euro ai primi classificati nelle due categorie, e 250 euro ai secondi classificati. Dal 19 al 23 luglio 2011, Lampedusa sarà colorata dai film, non mancheranno convegni, incontri, e una marea di eventi di letteratura, arte, cinema e musica.
 
11 maggio 2011