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Film Commission, il modello Toscana

Mentre in Sardegna si parla, in zona Arno si lavora. Nei prossimi mesi nuovi film in produzione tra Firenze, Arezzo, Pisa, Siena, complice una strategia che punta su servizi e qualità. Cliccare sul sito per credere: database completo d'informazioni, richieste di casting, servizi fotografici, video, e un faccia a faccia costante con gli addetti ai lavori. Così si promuove il territorio. di Francesco Bellu

Toscana Film CommissionSette film, una fiction tv e un reality show targato Mtv. La Toscana fa il pieno di set per il 2011 e si conferma come una delle regioni con più appeal cinematografico insieme alla Puglia. Complice una Film commission battagliera che nel corso di questi anni ha deciso di puntare sulla qualità dei servizi e «garantisce assistenza totalmente gratuita a tutti gli operatori dell'industria cinematografica, televisiva, pubblicitaria e multimediale che scelgono di realizzare le proprie produzioni sul territorio toscano».
Pieraccioni, Carlo Virzì, Edoardo Gabriellini, ma anche la trasposizione di “Acciaio” dal fortunato romanzo, finalista al premio Strega, di Silvia Vallone, produzioni Rai e Fandango (“Cavalli”, diretto da Michele Rho, vincitore del Fondo Cinema della Regione Toscana e “L’ultimo terrestre” di Gianni Pacinotti), sono alcuni dei lungometraggi che entreranno in produzione nei prossimi mesi, portando in Toscana attori come Valerio Mastandrea, Valeria Golino, Elio Germano, Corrado Fortuna.
 
Leonardo PieraccioniMentre il reality show rappresenta una novità curiosa: si tratta della quarta edizione di “Jersey shore” che dopo le tappe a Miami e nel New Jersey approda direttamente a Firenze. Il format è sempre lo stesso: otto concorrenti giovanissimi, tutti di origine italo-americana vengono filmati durante le loro esperienze quotidiane in diverse località. Nelle precedenti edizioni, lo show targato Mtv ha raggiunto punte record di ascolto con 8,87milioni di telespettatori.
Sul piano pratico la Film commission toscana si muove su più fronti, basta fare un salto nel sito internet ufficiale per averne un’idea:
www.toscanafilmcommission.it. Elenchi completi di operatori del settore, diversificati in tecnici e artistici, ma anche in base al luogo in cui verrà girato il film (Firenze, Arezzo, Siena, Pisa), richieste di casting con indirizzi e ruoli richiesti. Un database con le varie location, da quelle storiche alle moderne, unito a una serie di fotografie che fanno vedere la località scelta, sono servizi aggiuntivi che permettono alle produzioni di poter già in qualche modo pre-scegliere un ipotetico set.
 
MateraCerto poi c’è sempre il rapporto diretto tramite le case di produzione e le istituzioni per poter agevolare tutte le procedure per il rilascio di permessi per girare e le trattative con le aziende di utilities tout-court (fornitori energia elettrica, aziende trasporti pubblici, servizi igiene ambientale).
Sul piano pratico il tutto si coagula poi in una sola parola: turismo, rilancio economico del territorio. Perché dietro c’è il fascino di poter visitare il luogo in cui si sono girati film che hanno emozionato lo spettatore. Ne sanno qualcosa in Marocco dove le location di film come “Il gladiatore”, “Il te nel deserto” e tanti altri sono diventate di moda. L’Italia non fa eccezione: il caso dei Sassi di Matera dopo “The passion” di Gibson ne è l’esempio più lampante.
 
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11 maggio 2011
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