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Ischia, in piazzetta con Avati

Dal 2 al 9 luglio nell’isola campana approda il grande cinema italiano e straniero. Proiezioni, incontri, eventi ad alta intensità cinematografica. Ventotto le opere in concorso giunte da tutto il mondo. Fan avvisati: in piazzetta è atteso anche Woody Allen. di Met

Woody AllenSbarca ad Ischia il cinema di qualità con incontri, proiezioni, eventi  internazionali nell’ambito della nona edizione dell’ “Ischia Film Festival”, in programma dal 2 al 9 luglio 2011. Il Castello Aragonese e altre location ospiteranno il programma denso di incontri, con proiezioni, documentari e cortometraggi made in Italy (e non). 

A caratterizzare il concorso della kermesse, che attribuisce un riconoscimento artistico ad opere audiovisive  e professionisti che hanno maggiormente  valorizzato  location italiane ed internazionali, le 28 opere giunte dalle cinematografie più lontane (tra cui Argentina, Irlanda del Nord, Georgia) capaci di promuovere le tradizioni, la realtà storica, i paesaggi, l’identità culturale  di un territorio attraverso la scelta dei luoghi  utilizzati per le riprese. 

Mario PireddaTra le sezioni: cortometraggi (in gara anche “Io sono qui” di Mario Piredda), documentari e location negata, sezione composta  da opere che  raccontano popoli e territori violati  dalle contraddizioni del progresso, da guerre o calamità naturali.  Sessanta i  titoli fuori concorso tra proiezioni speciali, primo piano, documentari, cortometraggi.  Il Festival  non vuole solo celebrare i professionisti del  cinema  già conosciuti, ma vuole dare spazio anche ai  nuovi artisti  che dovranno essere  gli artefici dei capolavori del futuro. Parallelamente al festival si terrà il IX Congresso  Nazionale sul Cineturismo per  analizzare l’importanza che coprono i luoghi dove si girano i film e dove la magia prende vita, facendosi forte della location che lo ospita, perché come oramai abbiamo imparato molte volte è proprio la location la vera protagonista di un film.

Pupo AvatiTra i numerosi premi  sarà consegnato a Pupi Avati quello alla carriera, regista celebre per lavori come “Regalo di Natale” e “Gli amici del Bar Margherita”.  A motivare il riconoscimento - assegnato negli anni scorsi anche a Vittorio Storaro, Abel Ferrara, Pavel Lounguine - la grande attenzione riservata ai mutamenti socio-culturali, alle miserie e alle nobiltà della provincia italiana. Premio che il cineasta bolognese ritirerà personalmente il 7 luglio, in una serata omaggio in cui verrà proiettato  “Il papà di Giovanna”, opera del 2008 con Silvio Orlando e Alba Rohrwacher. L’Ischia Film Festival, unico concorso internazionale dedicato alle location, celebrerà così uno dei grandi nomi del cinema italiano. Un regista atipico - spesso alle prese con stili e tematiche agli antipodi (dalla commedia al thriller) – protagonista sin dagli esordi di analisi chiare e lungimiranti sulla società italiana. Dalla provincia emiliana, rustica e misteriosa, de “La Casa dalle finestre che ridono”,  passando per la Bologna genuina degli anni ’50 de “Gli amici del Bar Margherita”,  Avati ha sempre messo in primo piano le paure, le contraddizioni, ma anche le tante note positive italiane.

Ischia Film FestivalUn modus operandi che trova conferme nel suo ultimo film, “Il cuore grande delle ragazze”, girato interamente nelle Marche, con il sostegno di Marhe Film Commission.
Dopo Mel Gibson, Ron Howard, Mark Canton e Anton Corbijn, il Foreign Award assegnato dall’“Ischia Film Festival” in collaborazione con l’APE (associazione dei produttori esecutivi italiani) andrà a Woody Allen per aver scelto location italiane per il suo prossimo film, “Bop Decameron”. Per l’occasione, una retrospettiva dei suoi lavori legati alle location -  farà da cornice alla manifestazione ischitana. “Woody Allen – ha dichiarato Michelangelo Messina, direttore artistico del  Festival – esprime in pieno, attraverso la scelta e la valorizzazione delle location, l’amore per il territorio e per la sua cultura che costituisce l’obiettivo principale del nostro festival”. La nona edizione del festival sarà presieduta dal due volte premio Oscar Sir Ken Adam.

Papa Paolo Giovanni IIAd Ischia non mancheranno le anteprime nazionali. Sarà infatti “Il pellegrino vestito di bianco”, documentario sulla  figura di Giovanni  Paolo II,  e in particolare i suoi viaggi apostolici in giro per il mondo ad esser presentato  il 4 luglio  dal regista polacco Jaroslaw Szmidt. L’opera è caratterizzata dalla voci di  Raoul Bova, Laura Biagiotti, Placido Domingo. Ad Ischia, il cinema italiano sarà raccontato anche attraverso le fotografie, grazie a “Viaggi in Italia 2”   cinquanta scatti in bianco e nero  legati a un trentennio, quello tra il 1960 e 1989. Scatti rubati per le strade, nelle piazze, tra le persone, quando il cinema aveva lo scopo di raffigurare la verità della popolazione, incentrandosi sulla quotidianità del paese. Un viaggio tra la realtà popolare e la finzione della macchina da presa. Una mostra che ha come soggetto principale la location, protagonista di ciak storici, e che vuole sottolineare l’essere fortemente nomade del cinema italiano. 

Michelangelo AntonioniL’esposizione - a cura di Antonio Maraldi in collaborazione con la biennale di Venezia, regione Emilia Romagna e Annecy Cinema Italien -  rivela la magia e il fascino dei set del cinema italiano, partendo da “L’avventura” di Michelangelo Antonioni (1960) e finendo con “Che ora è?” di Ettore Scola (1989) ed è accompagnata da un catalogo trilingue, pubblicato dalla Società editrice “Il Ponte Vecchio”, introdotto da un’intervista a Mario Monicelli, una delle ultime da lui rilasciate.  Tra gli altri set in mostra: ‘Il sorpasso’ di Dino Risi (1962), ‘Uccellacci e uccellini’ di Pier Paolo Pasolini (1966), ‘Prima notte di quiete’ di Valerio Zurlini (1972), ‘Romanzo popolare’ di Mario Monicelli (1974), ‘La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati (1976). Le foto provengono in parte dall’archivio del Centro Cinema di Cesena, che da oltre un decennio riserva una particolare attenzione alla fotografia di scena, vantando una preziosa raccolta che conta oltre 100.000 fotografie di scena, tra stampe e negativi.

Per info:  www.ischiafilmfestival.it

29 giugno 2011