I giorni sull'Isola e il tifo per Piredda
Le sale della proiezioni sono sparse fra i stretti sentieri del meraviglioso Castello Aragonese: Cattedrale dell’Assunta, Piazzale delle Armi, Terrazza del convento, Chiostro delle Clarisse, Casa del Sole. Tutte location fantastiche con un fascino antico che confonde e sposta continuamente lo sguardo dalle location dei film proiettati a un panorama mozzafiato.
Anno dopo anno a Ischia si fa il punto della situazione sullo sviluppo cineturistico del cinema italiano ed europeo. Uno scambio di opinioni utile, come ha precisato Christine Berg, direttrice del Fondo Nazionale tedesco per il cinema, la quale scherzosamente ha iniziato il suo discorso con una battuta: "noi non abbiamo le vostre location ma abbiamo il denaro per realizzare i film” La Germania, infatti, è generosa con il cinema, ma solo se i film servono per promuovere il paese e arricchire la loro industria cinematografica.
Nella sala dell'Hotel Continental di Ischia nei primi due giorni dei seminari, oltre la Berg, si sono avvicendati esperti europei di Film Commission e rappresentanti italiani.
Fra gli altri, molto interessante l’intervento del professore spagnolo Eugeni Osacar, il quale è promotore di uno studio sui rapporti fra cinema e turismo e ha esaminato nel dettaglio tutti i benefici per Barcellona di "Vicki Cristina Barcelona" di Woody Allen. Risultati importanti che testimoniano il potenziale turistico delle produzioni cinematografiche e che spesso nascondono analisi approfondite del territorio, della loro valenza e dei flussi turistici. Di questo argomento ha parlato per la Svezia Pierre Tolcini country manger, il quale ha spiegato come la Svezia abbia pianificato lo sfruttamento turistico del successo straordinario di ‘Millennium’ di Stleg Larsson e dei film tratti dalla trilogia.
E’ stata poi la volta dell’Italia con i rappresentanti delle Film Commission; Maurizio Gemma, presidente del Coordinamento nazionale delle Film Commission italiane e Maurizio Sciarra, rappresentante degli autori italiani. E‘ emersa, ovviamente, l’arretratezza dell'Italia e la difficoltà dei vari enti e istituzioni a svolgere una politica coordinata. Insomma tutta l’Italia è paese, ma tante regioni stanno facendo passi da gigante, come la Val d’Aosta che da poco ha istituito la Fondazione unica Film Commission, sfruttando l’esperienza delle altre regioni.
Il festival e gli incontri non sono ancora finiti, domani si chiuderanno i seminari e solo dopo si potranno trarre le conclusioni. Giovedì Pupi Avati sarà premiato con il Ciak d’oro alla carriera mentre sabato ci sarà la premiazione. Noi tifiamo per “Io sono qui”, il bellissimo cortometraggio del sardo Mario Piredda, in concorso al festival.