A Ischia incontro tra mondi


L' intervento successivo del Direttore dell’Ile de France Film Commision, Olivier-Renè Veillon, sottolinea come sia difficile per location non propriamente economiche come Parigi e l’Ile-de-France riuscire ad attirare una grande produzione. Un adeguato sistema fiscale ha permesso a questi luoghi di essere competitivi, ma un fattore determinante è rappresentato dalle location iconiche che attirano le storie. Infatti, anche se la storia nasce dalle location sono proprio le storie a firmare con la loro impronta le location.
Veillon ha citato come esempio Versailles, nel quale sono stati girati film come “Maria Antonietta” di Sofia Coppola, proprio a seguito della creazione della Film Commission nel 2004, ente che ha potuto contribuire a proporre ai curatori del castello un nuovo modo di condividere questa meraviglia storica. Christine Berg, direttrice del Fondo Nazionale Tedesco per il Cinema, punta sulla competitività a livello economico della Germania, invitando i presenti a interessarsi alle opportunità che quest’ultima offre in un’ottica di collaborazione delle Film Commission.

Entrando nello specifico di città che hanno incrementato il turismo grazie ai film girati in loco, Eugeni Osacar, direttore di Cett, presenta il nuovo movie tour www.barcelonamovie.com, creato a seguito dell’elevato numero di film, circa 41, girati nell’ultimo anno a Barcellona. Ovviamente emblema della città “Vicky, Cristina, Barcelona” proiettato anche al castello aragonese nell’ambito dell’omaggio a Woody Allen in programma all’Ischia Film Festival. Rimanendo in ambito europeo, Pierre Tolcini, manager di VisitSweden, dati alla mano ci illustra il sistema di marketing della Svezia, paese piccolo che sfrutta cinema e letteratura come richiamo turistico. E senza dubbio risulta indicativa in questo senso l’esperienza della trilogia Millenium che ha portato ad un incremento del 3% di turisti a Stoccolma, di cui 25mila in più nel solo 2010.
Nicki Grihault, giornalista turistica in Inghilterra, tramite un approfondito studio dei vari movie tour proposti svela le caratteristiche necessarie affinché questa nuova proposta turistica sia di successo: legarsi a film con molta notorietà, mettere il turista al centro, assumere guide entusiastiche, cooperare con la pubblica amministrazione, e soprattutto sottolinea l’importanza di collocare attrazioni vicino al Movie Tour.

L’ultimo intervento della prima giornata riporta la brillante esposizione di Francesco Di Cesare, docente di marketing del turismo presso l’università ‘Ca Foscari che ha presentato un’interessantissima tesi su come per le potenziali destinazioni turistiche fosse necessario riuscire ad individuare il modo migliore di utilizzare lo strumento del cineturismo per il destination management e quali risultati potrebbero raggiungere. Il secondo giorno la dott. Iuliana Aluas ha portato il saluto istituzionale del vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, con l’augurio che vengano al più presto trovate nuove location e ci sia più visibilità per questo tipo di turismo. Successivamente Philippe Reynaert, direttore di Wallimage, ci racconta di una piccola regione a sud del Belgio, la Vallonia, in cui cautamente si sta cominciando ad investire nel cineturismo anche grazie a Wallimage, ente formatosi nel 2001. In 10 anni sono stati girati 136 film di cui il 60% produzione belga ed il 40% internazionale con il 300% di ricadute economiche. La dott.ssa Alessandra Tavernese, coordinatore tecnico della Commissione Cultura e Regioni, affronta il tema dell’individuazione di interventi programmati a rafforzare il posizionamento italiano sul mercato delle location per il cinema. Anche lei si augura una maggiore cooperazione tra le varie film commission.

Il presidente del Coordinamento nazionale delle Film Commission Italiane, Maurizio Gemma, direttore anche della Film Commission Regione Campania, fa un bilancio dell’importanza crescente che hanno assunto nella penisola le Film Commission, in grado di assicurare un impulso importante all’industria creativa. Nella regione Campania caso emblema dell’ultimo anno risulta essere “Benvenuti al Sud” con i suoi circa 4 milioni di euro d’investimento nella cittadina di Castellabate, set del film che ha conosciuto una promozione notevole. Meno conosciuto ma ugualmente simbolico come strumento per la promozione del territorio Maurizio Gemma cita il documentario sulla canzone napoletana “Passione” di John Turturro.
Esordendo con una battuta sulla poca disponibilità economica dei produttori esecutivi, il presidente dell’APE, l’associazione che li riunisce, Marco Valerio Pugini presenta il caso “Letters to Juliet”, nel quale, oltre alla visibilità della location, c’è stato un tentativo piuttosto ben riuscito di accompagnare con i loghi utilizzati nelle riprese anche la fase di propaganda e lancio.

In rappresentanza dell’associazione dei 100 autori, Maurizio Sciarra guida la platea nell’intricata rete dei fondi locali. Aiutandosi con i numeri forniti dall’ufficio studio Anica, Sciarra propone di pensare al finanziamento dei film non solo per la promozione del territorio, ma anche come sostegno all’industria culturale. Paolo Peverini, docente della Luiss, presenta invece un interessante spunto semiotico sulla costruzione di senso e sulla manipolazione dei film da parte degli spettatori che oggi sempre di più sono consumatori attivi soprattutto in età giovane. Tramite buzz monitor si è giunti alla conclusione che molti adolescenti hanno come punto di accesso ai film You Tube o Internet e proprio l’utilizzo di questi strumenti, attraverso la visione di trailer, genera grandi discussioni.
Vladimiro Riva, direttore della Vicenza Film Commission, si allontana dalle riflessioni accademiche per presentarci un magnifico esempio di sinergia tra Film Commission e registi che scelgono Vicenza come luogo per presentare il proprio film, con un’attenzione ed uno studio da parte degli addetti ai lavori che si è tradotto in una guida sul cineturismo.

Ritornando a parlare di casi pratici, Livio Chiarullo e Delio Colangelo, della fondazione Eni Enrico Mattei, presentano una ricerca effettuata per indagare le ripercussioni che ha avuto il film “Basilicata coast to coast” sul territorio. Il 94% degli intervistati, tra turisti ed operatori del settore, ha dichiarato che il cinema è un efficace strumento di marketing territoriale in grado di promuovere il territorio della Basilicata.