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Fumetti - L. Crippa

"Cowboys & aliens" di Jon Favreau

 
''Cowboys & aliens'' locandina
"Cowboys & Aliens"  - USA 2011 - regia di Jon Favreau
Il desiderio di creare mix fantasiosi nel tema avventuroso attira sempre l'immaginazione del pubblico. Chi non ha mai pensato da bambino a un "Dracula contro Zorro", "Maciste contro Tarzan" e via così?
Ebbene da queste curiosità adolescenziali deve essere scaturito "Cowboys & Aliens", fumetto americano scritto da Andrew Fole (Orion, Done to Death), Fred Van Lente (Deadpool, Marvel Zombies, X-Men Noir) e illustrato in modo movimentato da Dennis Calero ("X-factor" e "Legion of Super heroes") uno stile di disegno chiaro, classico, dai pieni chiaro scuri) e Luciano Lima ("X-Force", "Wolverine", "Grifter & The Mask"). Una grafica abbastanza tradizionale, un prodotto non troppo creativo ma di buon intrattenimento. Edito in America dalla Platinum e in Italia da Rizzoli/Lizard.
La trama parla di un inizio da classica storia western, cowboy che si scontrano con gli indiani nel 1873. Ma ecco che quando degli alieni potenti brutti e cattivi arrivano a conquistare il territorio, la rivalità tra i visi pallidi e pellirossa diventano di colpo poco rivelanti e scatta l'alleanza.
 
''Cowboys & aliens'' il fumettoTutto è relativo, insomma, i cattivi possono essere superati da cattivi più grandi, e che assomigliano a loro. Colonialisti i bianchi, gli alieni, e magari un tempo i pellirossa.
Ora il fumetto è diventato un film anche se stavolta senza molta sorpresa, in quanto la Platinum di Scott Mitchell Rosenberg (ex vicepresidente Marvel) è specializzata nell'ideare fumetti che possano poi sfociare in una realizzazione mediatica, come video giochi o film, fumetti che sono stati denominati in gergo "ashcan". Pare che il fumetto fosse stato già pensato negli anni 90, quando Rosemberg fondò la Malibu comics, ma che vare vicende lo abbiano "congelato" fino al 2006.
 
''Cowboys & aliens''Il film, per la Universal e Dream Works, vede alla regia Jon Favreau, e ha tra i produttori nomi come Ron Howard e Steven Spielberg (che ha costretto cast e sceneggiatori a visioni prolungate di film western di Sergio Leone). Per la sceneggiatura  Alex Kurtzman, Roberto Orci (''Star Trek'') e Damon Lindelof.
Il protagonista è affidato al nuovo James Bond, Daniel Craig, spalleggiato dall'esperienza di Harrison Ford e dalla bella Olivia Wilde ("Tron"). Keith Carradine è lo Sceriffo John Taggart. Per i nostalgici appare anche Clancy Brown, il cattivissimo Kurgan di "Highlander". Gli effetti speciali sono affidati alla Industrial Light & Magic.
 
''Cowboys & aliens''Nel film Jake Lonergan (Craig) privo di memoria e con uno strano ipertecnologico bracciale arriva in una cittadina, Absolution, capeggiata dal tiranno Colonnello Woodrow Dolarhyde. I suoi guai con il Colonnello cambiano quando una gigantesca astronave compare nei cieli dell'Arizona, evengono rapiti i cittadini di Absolution. Ecco che lo straniero comincia a ricordare e diventa insieme alla viaggiatrice Ella (Wilde) l'arma con cui combattere gli alieni. Unendo cittadini, fuorilegge e apache.
Purtroppo la presenza degli indiani è stata messa un po' in secondo piano, il che mi dispiace, perché si perde quel concetto "il nemico del mio nemico è mio amico", e forse quel gioco di colonizzatori colonizzati.
 
''Cowboys & aliens''Forse è un tasto che in questo momento in America preferiscono non toccare? Ma rimane il concetto di diversità che si uniscono: banditi, ricchi, poveri, anche indiani contro il nemico che viene da fuori. Per lo meno il west qui raffigurato è duro, si riferisce più a ''Gli spietati'' di Eastwood che ai film dei buoni cowboy della nostra infanzia.
Un buon film di intrattenimento, in cui Favreau sta decisamente diventando uno specialista, ma che qui ha saputo oltretutto rendere un atmosfera western forse anche più convincente di quella sci-fi.
 
Curiosità:
Le contaminazione western e fantascienza non mancano nel cinema, da "Ritorno al futuro" o "Wild Wild West" a alcuni telefilm di "Star Trek", e anche William Burroughs, nel romanzo "Strade Morte", raccontava le storie di cowboys, oltretutto gay, con ingredienti fantascientifici.
Robert Downey Jr. era indicato come protagonista, e fu lui a spingere per la regia Jon Favreau. Ma rinunciò per "Sherlock Jolmes 2".
9 novembre 2011