Percorso

Che grazia per Angius

Esce nelle sale di tutta Italia il film diretto dal regista sassarese che ha ricevuto ottime recensioni di critica anche sulle pubblicazioni nazionali. Su “Mymovies” l’esordio di Bonifacio viene definito "folgorante, capace di restituire la fede nell'avventura del cinema". di Francesco Bellu
 
''Sa Gràscia''Schegge di Pasolini, echi felliniani surreali, la magia di Jodorowski, la “destrutturazione” di David Lynch. Paralleli importanti e anche ingombranti, ma che indubbiamente fanno piacere. Sono alcune delle parole che si possono leggere su “Sa Gràscia” di Bonifacio Angius, uscito in questi giorni nelle sale italiane grazie a una casa di distribuzione romana, la “Distribuzione indipendente”. Per il momento si tratta di poche copie distribuite su tutto il territorio nazionale, ma la scommessa di portare un film come questo a un pubblico più vasto è indubbiamente vinta. E l’accoglienza, leggendo i primi pareri della stampa di settore sono tutti positivi e fa un certo effetto vedere il piccolo Antoneddu sbucare dall’home page di “Repubblica.it” o sentire i pareri interessati scaturiti dalla lunga chiacchierata che il regista ha fatto su RaiUno nel programma “Il cinematografo” del 12 novembre scorso.
 
''Sa Gràscia''Alcuni pareri. Su “Mymovies”, l’esordio di Bonifacio viene definito «folgorante, (…) l’autore restituisce la fede nell'avventura del cinema, nella sua capacità di far pulsare l'essenza dello spazio o di rendere estrema l'esperienza senza estremi del tempo». Mentre su “Clandestino” si legge «Non è un film perfetto, Sagràscia, ma possiede anzi la spavalderia di mostrare fino in fondo tutti i propri difetti, ricordando al pubblico una verità troppo spesso dimenticata nell'affrontare le gravi problematiche che affliggono il cinema italiano contemporaneo: l'inesattezza, lo sbaglio, l'imprecisione non devono essere accolti necessariamente come l'insuccesso di una poetica».
E dire che tutto è nato da una vecchia foto ingiallita custodita dentro una scatola di latta. In quella immagine in bianco e nero c’era un bambino con addosso un saio da fraticello, una grossa fascia sulla fronte e gli occhi sgranati dalla paura. Quel ragazzino era caduto, aveva rischiato grosso e ora veniva mandato dai genitori a ringraziare sant’Antonio per la grazia ricevuta.
 
''Sa Gràscia''Da questa storia Bonifacio Angius, filmaker sassarese con alle spalle cortometraggi premiati ovunque (“In sa Ia” e “Ultimo giorno d’estate”), ha raccolto il materiale per il suo primo film “vero” chiamato “SaGràscia”. La storia raccontata disegna una Sardegna sospesa, bruciata dal sole dell’estate. Difficile capire ciò che è reale e ciò che non lo è. Tutto si mescola nella vicenda di Antoneddu, ragazzino troppo vivace che cade dalle scale e si fa male, tanto da rischiare di morire. La nonna gli mette addosso un abito da fraticello perché deve andare a piedi in pellegrinaggio alla chiesa di sant’Antonio e ringraziarlo. Ha ricevuto “sa grascia”, la grazia di essere ancora vivo, per questo deve sciogliere il voto. Durante il viaggio incontrerà tanti personaggi strambi e malinconici mentre la chiesa che sembrava dietro l’angolo è ancora molto lontana.

Bonifacio AngiusL’arrivo nelle sale de “SaGràscia” è solo l’ultima tappa di un lungo cammino iniziato un paio di anni fa. Il percorso del film di Bonifacio Angius è simile a tanti film indipendenti prodotti nel nostro Paese dove, una volta terminate riprese post produzione, diventa difficile riuscire a trovare un distributore che abbia il coraggio di portare questi film sul grande schermo. Occorre pazienza e cercare di dare più visibilità al proprio film attraverso la partecipazione ai festival che sono una vetrina fondamentale proprio in questo senso. “SaGràscia” aveva alle spalle la partecipazione in concorso a quelli di San Paolo in Brasile e Film Spray e l’anteprima del Sardinia Film Festival a Sassari un paio di mesi fa. Ora la pazienza ha premiato Bonifacio. Che ci sia lo zampino di Sant’Antonio? Chissà, lasciamo la risposta in sospeso come l’atmosfera narrata nel film.
 
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16 novembre 2011
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