Percorso

Fan scatenate per i vampiri glamour

A Sassari code ai botteghini e ragazzine in delirio per il nuovo film “Twilight: the breaking dawn parte I”. Urla, urletti e commenti maliziosi in sala, soprattutto quando i due protagonisti consumano il loro matrimonio. E voi c'eravate? di Francesco Bellu
 
''Twilight: breaking dawn I''Sono tutte giovanissime e hanno un'età media intorno ai 17 anni, ma non mancano ovviamente le più piccole e addirittura qualcuna più grande. Ragazzi a dire il vero se ne contano pochi e li si trova nei cinema nel ruolo dell' accompagnatore. Infatti tutte arrivano in sala raramente da sole: o sono un' insieme di amiche oppure si portano il fidanzato appresso, e di solito non è molto contento. Già, l' universo dei vampiri più glamour degli ultimi anni è prettamente a uso e consumo rigorosamente femminile. I pochi maschietti-fan che si è riuscito a vedere sono stati a Roma al festival del cinema dove sono stati proiettati i primi minuti in anteprima di “Twilight: the breaking dawn parte I”: appena una quindicina per una serie di frammenti di film che hanno creato in sala un vero e proprio putiferio. Scena ben diversa dell'anteprima alla stampa dove si era in pochi e si sghignazzava non poco. Segno di una frattura tra addetti ai lavori e pubblico insanabile.
 
''Twilight: breaking dawn I''A Sassari si sono ripetute le scene viste a Roma e la cosa più interessante è osservare il comportamento delle fan dalla biglietteria sino ai titoli di coda. Quasi come se fossimo degli antropologi ci si trova di fronte a un mondo per molti versi incomprensibile, perché qui si rasenta seriamente l'idolatria pura. Tutte conoscono a mena dito ogni virgola dei libri di Susan Meyer e ogni fotogramma dei film tratti da quella saga. Edward, Bella, Jacob sono quasi persone reali per loro, esempi in cui rispecchiarsi e prendere da modello. Così la proiezione prosegue tra urla, urletti e commenti di ogni genere, soprattutto quando finalmente i due piccioncini consumano il loro matrimonio. Lì arrivano battute che hanno poco a che fare con il romanticismo e sono molto più “pragmatiche”. E immancabile arriva poi il dualismo tra chi tifa per Edward e chi per Jacob.
 
''Twilight: breaking dawn I''Seguire il pubblico scatenato diventa così la cosa migliore da fare anche perché il film a lungo andare scivola verso la noia completa che solo un finale splatter riesce a malapena a smorzare.
Fuori dalle sale è un fiume di commenti di vario genere, a dire il vero tutte paiono molto soddisfatte del film e sono pronte anche a ripetere l'esperienza un'altra volta ancora. Così il vedere il film dei loro sogni diventa quasi un appuntamento sacro, una messa pagana a cui accostarsi con un entusiasmo viscerale. Certo si rimane colpiti da un aspetto di non poco conto: in fondo la saga della Meyer si ha tra le righe un sotto testo conservatore molto forte. Questo perché l'autrice è una mormone osservante, e al di là dei ridimensionamenti dati durante la presentazione negli Usa, è di fatto un film che nega la sessualità femminile e di fatto la punisce.
 
''Twilight: breaking dawn I'' Bella una volta persa la sua verginità rimane, infatti, subito incinta di un essere che rischia di mandarla all'altro mondo. Da qui la scelta tra dover abortire o continuare la gravidanza a suo rischio e pericolo. Insomma una tappa fondamentale dell'essere donna, cioè diventare adulta e madre attraverso la scoperta della sessualità e del proprio corpo, sono una tappa dolorosa.

E questo rende ancora più incomprensibile capire come le adolescenti di tutto il mondo siano impazzite per una storia come questa che le relega a un destino senza gioia.
23 novembre 2011
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni