Stampa

Fumetti - L. Crippa

"Tintin: il segreto dell'unicorno" di Steven Spielberg

di Luca Crippa

''Tintin: il segreto dell'Unicorno''"Tintin: il segreto dell'unicorno" ("The Adventures of Tintin") - USA 2011 - regia di Steven Spielberg
Le avventure di Tintin (Les Aventures de Tintin et Milou) è un fumetto creato da Hergé (Georges Remi) nel gennaio del 1929, in Belgio. Pubblicato per la prima volta sul settimanale Le Petit Vingtième, prosegue per 23 avventure e una ventiquattresima incompiuta per la morte dell'autore nel 1983.

Nel 1946 inizio la pubblicazione  de Le Journal de Tintin, fino al 1993, che ospitava le storie di Tintin oltre ad altre serie. Tra i collaboratori di Hergé c'erano René Goscinny (sceneggiatore di "Lucky Luke" e con Albert Uderzo di "Asterix"). Lo stile di Hergè ha dato vita a una vera e propria scuola. Tratti molto essenziali, puliti, ma molto accurato nei dettagli. Colori piatti e contrastanti per mettere in risalto quello che serve dallo sfondo. Questo stile ha preso il nome, tra gli autori franco-belgi,  di "lignee claire" nel 1977, e Tintin è il simbolo incontrastato della "Bande dessinée" (striscia disegnata) che definisce lo specifico genere di fumetti nati in Francia e in Belgio, paesi che vantano una lunga tradizione nel campo del fumetto.
 
TintinÈ stato pubblicato in Italia dalla Comic Art e dalla Rizzoli Lizard. Ne sono stati realizzati cartoni animati e anche dei film negli anni 60. Tintin è un giornalista, un personaggio di grande cultura, avventuroso e curioso di conoscere le culture esotiche che incontra nelle sue avventure.  acculturato, dotato di spirito di avventura ma anche di osservazione e sete di conoscenza che lo porta a capire e apprendere la cultura di ciascun popolo con cui entra in contatto, dal Congo all'America, dalla Cina alla Jugoslavia fino alla Luna. La storia e la geografia hanno un notevole peso nella creazione delle storie di Tintin. Le sue avventure hanno a che fare con spie, trafficanti di droga, con molta ironia e situazioni paradossali. Herge disse: "Se mi sono messo a viaggiare non è stato solamente per vedere nuovi paesaggi o per documentarmi, ma per scoprire altri modelli di vita, altri modi di pensare: insomma, per allargare la mia visione del mondo."
 
TintinTintin è seguito dal suo fedele cagnolino Milou e in seguito dal burbero Capitano Haddock e in seguito dallo scienziato Trifone Girasole. Altri personaggi fissi sono i poliziotti Dupond e Dupont (perfettamente uguali) piuttosto stupidi e pasticcioni. Abbastanza assente nei fumetti di Tintin è la figura femminile.
Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta, fu paragonato in un giornale allo spirito avventuroso dei fumetti di Tintin. Spielberg non ne aveva mai sentito nominare, così si procurò i fumetti, e prese in considerazione l'idea di farne dei film. Dopo soli 32 anni, ecco il risultato. Meglio tardi che mai. Prodotto da Peter Jackson, con un budget di 135 milioni di dollari,  Steven Spielberg (devo citare i film?) dirige il film di "Tintin ("Il signore degli Anelli", "King Kong", "District 9").
 
''Tintin: il mistero dell'Unicorno''Il film, basato su tre albi di Tintin, è stato realizzato con la tecnologia usata per "Avatar", 3D e il motion capture, ovvero attori con delle tute piene di sensori che vengono rielaborate al computer, realizzata dalla Weta di Jackson. Questo crea dei pro e dei contro. Da un lato i pupazzi sono a volte così realistici da sembrare "quasi" umani, ma proprio quel "quasi" (rispetto a una tradizionale animazione) fa venire una certa nostalgia nei riguardi degli attori in carne ossa, con le espressioni e i movimenti che ancora i computer non possono dare. E avrei voluto vedere un Tintin davvero umano. Per contro, i personaggi hanno i volti modificati a tal punto da essere davvero simili alle controparti fumettistiche, anche se il classico pallino nero che raffigura l'occhio nei fumetti di Hergé è stato sostituito da un occhio decisamente umano.
 
''Tintin: il mistero dell'Unicorno''La realizzazione del film ha coinvolto attori del calibro di Jamie Bell. Simon Pegg, Daniel Craig, e Andy Serkis che hanno dato le loro voci e i lori movimenti ai personaggi. L'azione parte in sordina, semplice all'inizio, per poi moltiplicarsi in azioni al limite dell'immaginazione, in modo comunque divertente e rendendo infine il personaggio di Tintin (sempre perfettino e  all'altezza di tutto nei fumetti) un po' più simpatico e affabile. La storia, una delle più classiche cacce al tesoro, è forse l'anello più debole del racconto, nessun colpo di scena rilevante, solo un duello continuo tra i buoni e cattivi. Gag divertenti, inseguimenti rocamboleschi comunque sono coinvolgenti e mozzafiato. Molto bella la sigla iniziale. Le musiche sono del mitico Johnn Williams. È prevista una trilogia.

"Tu sai quello che fai vero?" (…riguardo all'intenzione di Tintin di pilotare un aereo…)
"Stia tranquillo, ho intervistato un pilota una volta!"


 

30 novembre 2011