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C'è anche Boni ad Arezzo

Ultimi giorni per la rassegna cinematografica aretina che punta dritto dritto alle coscienze. E quando il linguaggio è inteso come sensibilizzazione e crescita culturale collettiva non poteva non esserci lo zampino di De Seta. di Rosangela Erittu

Alessio Boni“Ad Arezzo il cinema parla alle coscienze”. In questa frase è riassunto lo spirito della IV edizione del “Festival italiano del cinema sociale”, in corso ad Arezzo e provincia fino al 9 dicembre.

Lo scopo del festival (promosso dal Cesvot, Centro servizi volontariato Toscana con il patrocinio delle Presidenze di Camera e Senato) è quello di “valorizzare i film realizzati da registi italiani, che affrontino temi di carattere sociale, quindi fortemente connessi all’impegno civile o all’ampio raggio d’azione dell’associazionismo e del volontariato. Il linguaggio del cinema è qui inteso come strumento di comunicazione e crescita, sensibilizzazione e cittadinanza attiva”.

''Gangor'' (2010) di Italo SpinelliLe pellicole in concorso sono cinque: "Corpo celeste" (2011) di Alice Rohrwacher, "Gangor" (2010) di Italo Spinelli, "Il cacciatore di anatre" (2011) di Egidio Veronesi, "Il gioiellino" (2011) di Andrea Molaioli e I"l primo giorno d’inverno" (2008) di Mirko Locatelli. Il festival oltre ad Arezzo si svolge a Cortona, Soci (frazione di Bibbiena), Anghiari e Terranuova Bracciolini. La Direzione artistica è affidata quest’anno a Fernando Maraghini e Maria Erica Pacileo, due attivissimi operatori culturali, registi e filmaker che puntano a consolidare attraverso scelte di qualità il ruolo di una manifestazione che vuole affermarsi come una delle più importanti vetrine italiane del cinema d’impegno civile.

''Corpo celeste'' (2011) di Alice RohrwacherLa giuria del Festival, che sceglierà tra i cinque finalisti il miglior film, la migliore sceneggiatura e il miglior interprete, è presieduta dalla giornalista Antonietta Nembri. I giurati sono gli attori Alessio Boni e Filippo Scarafia, il compositore e musicista degli Avion Travel Fausto Mesolella, l’artista e produttore Vincenzo Marega, la direttrice artistica del Premio Franco Solinas Annamaria Granatello e l’antropologa e psicoanalista del Centro Franco Basaglia di Arezzo Loredana Betti.
La quarta edizione del Festival si arricchisce quest’anno di due riconoscimenti importanti messi a disposizione dalle Presidenze della Camera e del Senato. Si tratta del Premio speciale alla carriera che sarà conferito al regista Carlo Lizzani e del Premio speciale al padre del documentarismo italiano Vittorio
De Seta, recentemente scomparso.

Festival italiano del Cinema SocialeDue grandi personalità del cinema nazionale che si sono distinte per l’alto valore artistico, civile e divulgativo della propria opera.

In attesa di conoscere i vincitori della IV edizione del Festival che saranno resi noti venerdì sera, altre curiosità e informazioni si possono trovare nel sito ufficiale

www.festivalcinemasociale.it

Il messaggio del Festival

 

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