In Campidano? Sì, a tutto cinema
Count down a San Sperate per il suo festival, ormai alle porte. Proiezioni, incontri con gli autori, mostre, seminari sino al 10 marzo 2012. Omaggio al fotografo Pablo Volta e a Mario Dondero. In arrivo tra gli ospiti il regista Pasquale Scimeca, che porta sull’Isola in anteprima nazionale con il suo “I Malavoglia”. Sarà la volta anche del cinema sardo con Daniele Atzeni e “I morti di Alos”.
Raddoppiano le location del festival: il Museo della Terra Cruda (in via Roma 15) continua ad ospitare gli eventi espositivi e gli incontri cinematografici, mentre lo spazio proiezioni, alla presenza di alcuni dei registi, è nella sala del Teatro La Maschera (in via Is Spinargius 2), con appuntamenti serali e matinée dedicati alle scuole. L’ingresso è gratuito.
Sabato 25 (alle 18) irrompe al festival l’arte fotografica: al Museo della Terra Cruda è in programma il vernissage delle mostre “Ritratti e set” di Mario Dondero, quaranta scatti inediti del maestro del fotogiornalismo italiano nel mondo, provenienti dall'archivio fotografico della Cineteca di Bologna e “I Set Cinematografici in Sardegna”, dagli anni ’40 ai giorni nostri, in sessantuno immagini appartenenti a diciassette film, tra foto di scena (le inquadrature decise dal regista e dall'operatore) e non. All’interno di quest’ultima raccolta si segnala la presenza di venticinque scatti di Pablo Volta sul set de “Il figlio di Bakunin” di Gianfranco Cabiddu: immagini in gran parte inedite. Le due esposizioni (visitabili fino al 10 marzo dal martedì alla domenca, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19.30) sono curate dall’Associazione Tina Modotti, con i testi critici della studiosa di storia contemporanea Emanuela Porceddu e l’allestimento di Daniele Spiga, dello studio di Progettazione Officinevida.
Arricchisce la seconda tranche del festival, sabato 25, alle 21, al Teatro La Maschera, la proiezione di “Il Villaggio di cartone”, ultima fatica dell’ottantenne maestro del cinema italiano Ermanno Olmi, presentata fuori concorso lo scorso settembre alla Mostra del Cinema di Venezia. Il fine settimana si chiude, domenica 26, alle 21, con un focus sul conflitto arabo – israeliano alla presenza della regista Giulia Amati, coautrice con Stephen Natanson del pluripremiato documentario “This is My Land...Hebron”. Il dibattito, di seguito alla proiezione, é moderato da Luciano Marroccu.
Venerdì 2 marzo, alle 21, il festival riprende con la proiezione di “Scialla!”, il fortunato film di esordio alla regia dello sceneggiatore Francesco Bruni, vincitore della sezione Controcampo italiano per i lungometraggi narrativi alla 68esima Mostra del cinema di Venezia.
Il secondo, Daniele Atzeni, interviene (al Teatro La Maschera) domenica 4 marzo, alle 20, in un incontro sul documentario in Sardegna e subito dopo, alle 21, introduce “I morti di Alos”, docufiction che racconta i mutamenti intervenuti nella geografia sociale sarda dal 1950 in poi. Il film, fresco della selezione all'International Short Film Festival di Clermont-Ferrand, in Francia, dello scorso gennaio, è in lizza al Concorso Nazionale per corto e mediometraggi Visioni Italiane, in programma a Bologna dal 22 al 26 febbraio.
Le ultime giornate l sono dedicate alle proiezioni. Venerdì 9 marzo, al Teatro La Maschera, tiene banco “Miracolo a Le Havre”, ultimo capolavoro del finlandese Aki Kaurismäki, con una doppio appuntamento: alle 10.30 per le scuole, con l’introduzione di Emanuela Porceddu e alle 21.
Sabato 10, alle 19.30, chiude il programma della manifestazione “Incoscio italiano”, film di Luca Guadagnino, che sbarca in Sardegna per gentile concessione della casa produttrice First Sun. La pellicola, introdotta dalla storica Valeria Deplano (con la partecipazione di Luciano Marroccu) rievoca le cupe pagine del colonialismo italiano, tema caro al regista palermitano, che in una di quelle terre, l’Etiopia, ha trascorso l’infanzia.
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