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L’Africa stringe la mano alla Sardegna

Ciclo di proiezioni e laboratori sulla cultura subshariana. Si conclude il progetto “Jokkò” l’8 marzo a Tortolì.

''Jokkò''. Sguardo sull'Africa subsahariana.Prosegue il circuito cinematografico "JOKKÒ. Sguardo sull’Africa subsahariana – Il cinema africano incontra la Sardegna". Il prossimo  e ultimo appuntamento è a Tortolì l’8 marzo, al Cinema Garibaldi, alle 16, con la proiezione del film, in lingua originale, “Madame Brouette” (ingresso gratuito).

Nato dalla collaborazione tra la Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC), il Centro regionale FICC Sardegna, ad essa federato, e l’Associazione Sunugaal con i Circoli del Cinema e le Associazioni culturali presenti sul territorio, si propone di presentare all’attenzione del pubblico sardo uno spaccato dell’Africa subsahariana attraverso il cinema.   Il circuito  prevede la visione di sei film scelti tra le opere dei più importanti registi dell'Africa subsahariana: "La noire de"... (1966), "Guelwaar" (1992) e "Mooladè" (2004) di Ousmane Sembène, "Samba Traorè" (1992) di Idrissa Ouedraogo, "Le franc" (1995) di Djibril Diop Mambety e "Lo straordinario destino di Madame Brouette" (2003) di Moussa Sene Absa.

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Sinossi del film
“Lo straordinario destino di Madame Brouette”
Mati, detta Madame Brouette, vive poveramente vendendo verdura per le vie di Dakar con l’amica Ndèye: entrambe divorziate, le due inseguono il sogno di aprire un piccolo ristorante. Nel momento in cui Mati si innamora di Naago, un poliziotto che si rivela essere un uomo senza scrupoli, va incontro a problemi ed infelicità: lui si rivela infatti un ostacolo sempre più ingombrante per la sua libertà. L’unica soluzione è che lui se ne vada, ma come? "Sono libera, proprio come una pernice. Nessuna gabbia riuscirà a rinchiudermi”, dice la fiera protagonista del film. Moussa Sene Absa (1958), prima attore teatrale e cinematografico, poi sceneggiatore e regista di fama internazionale, con L'extraordinaire destin de Madame Brouette (1994) ha vinto numerosi premi, tra cui il “Premio MAE” (Ministero AffariEsteri) al Festival del Cinema Africano di Milano 2003 e il premio per la migliore colonna sonora al festival di Berlino 2003.

7 marzo 2012