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Fumetti - L. Crippa

"John Carter" di Andrew Stanton

di Luca Crippa

''John Carter'' locandina"John Carter" -  USA 2012 - regia di Andrew Stanton
Se generalmente parlo di fumetti che diventano film, qui il percorso è un po' più lungo. John Carter di Marte nasce come narrazione senza immagini, un ciclo di storie scaturito dalla mente di Edgar Rice Burroughs (1875-1950), l'autore del più famoso Tarzan.

Libri importanti, per gli appassionati, per la capacità di mischiare fantascienza e fantasy, tra passato, futuro, alieni e ambientazioni fantasy. Il personaggio è un soldato, non del futuro, ma dell'epopea western. Burroughs, dopo avere cambiato una dozzina di professioni, insoddisfatto e sull'orlo del suicidio, arrivò al successo, prima dell'uomo scimmia, con questo ciclo marziano, o ciclo di Barsoom, pubblicato nel 1912, quando ancora il cavallo era il mezzo più usato per muoversi. Il ciclo comprende ben undici volumi, l'ultimo scritto nel 1943, 7 anni prima della scomparsa dello scrittore. Il successo è dovuto anche a questo mescolamento di generi, partendo dall'atmosfera misteri e passando al western, alla fantascienza e alla cappa e spada.


''John Carter''La storia è quella di un sudista, sconfitto che, senza volerlo, si ritrova tramite una traslitterazione dell'anima, sul pianeta Marte, chiamato dai nativi Barsoom. Grazie alla forza di gravità e all'atmosfera si ritrova fortissimo e quasi invulnerabile e si ritrova a combattere una guerra tra razze, senza risparmiare violenza e sangue. E non manca la storia d'amore con la principessa di Marte, Dejah Thoris.
Il successo del personaggio lo fa approdare presto al fumetto. Tra il 1939 e il 1941 viene pubblicato nella rivista "The funnies" della Dell Comics, disegnato dal figlio di Burroughs stesso, John Coleman Burroughs, che disegnò anche delle tavole per la United Features Syndacate sul giornale Chicago Sun.     

''John Carter''Sempre per la  Dell Comics nella rivista Four Color Comics,  Jesse Marsh illustrò tre storie. Nel 1958 venne ripreso il personaggio, scritto da  D.R. Morton e disegnato da Robert Forest, una versione inglese dal titolo The Martian, sul British Sun Weekly. Un altra versione uscì sulla rivista cecoslovacca ABC; con il titolo Dobrodrużství Johna Cartera, scritta da Vlastislav Toman e illustrata da Jiří Veškrna e Milan Ressel nel 1968-1971. Arriva poi la DC Comics (quella di Superman, Batman ecc ecc) a pubblicare storie di John Carter in diversi fumetti dedicati a Tarzan. La prima fu scritta da Marv Wolfman e disegnata da Murphy Anderson nell'aprile 1972. Passò poi alla concorrenza, la Marvel Comics (quella di Spiderman, Fantastic 4, Captain America ecc ecc) con la rivista "John Carter Warlord of Mars": 28 numeri e tre Annuals nel 1977-1979.

''John Carter''I testi sono sempre di Marv Wolfman e Peter B. Gillis, i disegni di Gil Kane, Carmine Infantino, Larry Hama, John Buscema, Alan Weiss e Ernie Chan e chine di David Cockrum, Rudy Nebres, Ricardo Villamonte e Ernie Chan. La Dark Horse Comics pubblicò nel 1996 una miniserie dal titolo Tarzan/John Carter: Warlords of Mars in cui si incontrano i due eroi di Burroughs, per i testi di Bruce Jones e Simon Revelstroke e i disegni di Bret Blevins, Ricardo Villagran e Mike Manley. Infine John Carter appare anche nel primo episodio della seconda serie della graphic novel La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore. Ora, dopo il film il capitano Carter è tornato sui fumetti della Marvel in adattamenti del film e di avventure seguenti, che in Italia saranno diffusi dalla Panini Comics.

''John Carter''Il film diretto dal veterano Pixar Andrew Stanton ("Alla ricerca di Nemo", "WALL-E") prende spunto non dal primo racconto, ma da "Sotto le lune di Marte" del 1916. Taylor Kitsch interpreta Carter, Willem Dafoe da le movenze all'alieno Tars Tarkas e Lynn Collins è la principessa Dejah Thoris.
Ora, il film soffre del fatto che se nel 1912 il tutto era estremamente innovativo e geniale, ora il mix tra fantasy e western, cavalieri con spade ed eroi super potenti è stato largamente sfruttato da "Guerre Stellari", "Superman" e oltretutto il recente ''"Cowboys & aliens"
. I dialoghi sono abbastanza superficiali e quindi non danno nulla di nuovo. Ma rimane un buon film di azione, ben realizzato, godibile a patto di resettare la mente e pensare che tutto questo è stato immaginato in un periodo dove nulla era stato ancora fatto in questo campo. Così si possono godere i panorami marziani, le creature aliene, i complotti di corte. È affascinante vedere la bravura di William Defoe anche ridigitalizzato dal computer, nella parte di un alieno. Le musiche sono di Michael Giacchino ("Lost").

Curiosità:
Negli anni ottanta Tom Cruise era stato contattato per interpretare Carter in un progetto cinematografico.


9 maggio 2012