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Cannes 2012

Invecchiare senza una ruga. Ai nastri di partenza tra autori affermati e un ritorno ad un cinema più intimista. di Francesco Bellu

Festival di Cannes 2012Magnifico ultrasessantenne il festival di Cannes è dimostra ancora una volta di sapersi reinventare come nessun altro. Nonostante tutto, nonostante edizioni a corrente alternata.

L'ultima, la 64ma, è stata di quelle memorabili, con il film più atteso dell'anno finito in concorso e alla fine vincitore proprio del premio più ambito, la Palma d'oro. Quel “Tree of life” che ha spaccato  in maniera viscerale critica e pubblico.
Quest'anno i nomi non mancano e nemmeno le attese. Se partiamo da casa nostra c'è Matteo Garrone che dopo il Grand Prix per “Gomorra” si presenta in gara con “Reality”: Grande Fratello, i 15 minuti di celebrità e la visione dell'Italia vista attraverso la lente del tubo catodico. Fuori gara invece si è riformata per caso la coppia che ha firmato la sceneggiatura di “C'era una volta il West”: Bernardo Bertolucci e Dario Argento. Il primo porta sullo schermo il romanzo di Ammaniti “Io e te”, il secondo gira l'ennesimo “Dracula” ma in 3d.

Dario ArgentoSi spera che il regista di “Profondo rosso” torni a fare un film di qualità, visto e considerato che da anni non “ne azzecca una”. Il resto della pattuglia comprende vecchie conoscenze alla Croisette: Michael Haneke, Ken Loach, Walter Salles, David Cronenberg, Abbas Kiarostami, Cristian Mongiu, Alain Resnais e Carlos Reygadas. Difficile però seguire il filo conduttore del concorso: l'impressione è che, leggendo le trame dei film in gara, si sia tornati a temi più personali anche se non mancano le deviazioni: Cronenberg prende di petto “Cosmopolis” di De Lillo e ci scaraventa dentro l'ex vampiro Pattinson nel ruolo di un miliardario rinchiuso nella sua limousine attraverso un viaggio lungo le strade di una metropoli. Catarsi, follia, il cambiamento per il regista canadese è sempre più mentale che fisico.

Leos CaraxE che dire allora di Leo Carax, autore etichettato da maledetto, ma forse è meglio dire autodistruttivo. L'ultima volta era in gara con “Pola x”, distrutto da critica e pubblico. Stavolta torna con una storia di un killer che viaggia da una vita all'altra. Ora boss, ora assassino, ora mostro. Il segno del trasformismo torna nel corpo. Chissà come verrà accolto. E poi c'è “Paradis: amour” di Ulrich Seidl: donnone tedesche in cerca del sesso facile tra aitanti kenioti. Sesso a pagamento, sesso colonialista.
C'è anche Nanni Moretti nel ruolo di presidente di giuria: ha già dettato le regole. Niente applausi, visione di tutti i film, riunioni continue. Però almeno stavolta si potrà andare alle feste. Le jeux son fait.


In concorso:
Moonrise Kingdom, di Wes Anderson
De Rouille et d’Os, di Jacques Audiard
Holy Motors, di Leos Carax
Cosmopolis, di David Cronenberg
The Paperboy, di Lee Daniels
Killing Them Softly, di Andrew Dominik
Reality, di Matteo Garrone
Amour, di Michael Haneke
Lawless, di John Hillcoat
In Another Country, di Sangsoo Hong
Taste of Money, di Sangsoo Im
Like Someone In Love, di Abbas Kiarostami
The Angels’ Share, di Ken Loach
Beyond the Hills, di Cristian Mungiu
Baad El Mawkeaa (Apres la bataille), di Yousry Nasrallah
Mud, di Jeff Nichols
Vous N’avez encore rien vu, di Alain Resnais
Post Tenebras Lux, di Carlos Reygadas
On the Road, di Walter Salles
Paradies: Liebe, di Ulrich Seidl
Jagten (The Hunt), di Thomas Vinterberg

Fuori concorso:
Io e te, di Bernardo Bertolucci
Une Journee particuliere, di Gilles Jacob e Samuel Faure
Therese Desqueiroux, di Claude Miller (film di chiusura)
Dario Argento’s Dracula, di Dario Argento (Séance De Minuit)
Ai To Makoto, di Takashi Miike (Séance De Minuit)
Madagascar 3, Europe’s Most Wanted, di Eric Darnell E Tom Mcgrath
Hemingway & Gellhorn, di Philip Kaufman

Special Screenings:
Der Müll Im Garten Eden, di Faith Akin
Roman Polanski: A Film Memoir, di Laurent Bouzereau
The Central Park Five, di Ken Burns, Sarah Burns And David Mcmahon
Les Invisibles, di Sébastien Lifshitz
Journal De France, di Claudine Nougaret E Raymond Depardon
A musica segundo Tom Jobim, di Nelson Pereira Dos Santos
Villegas, di Gonzalo Tobal
Mekong Hotel, di Apichatpong Weerasethakul

Un Certain Regard:
Miss Lovely, di Ashim Ahluwalia
La Playa, di Juan Andrés Arango
Les Chevaux de Dieu, di Nabil Ayouch
Trois Mondes, di Catherine Corsini
Antiviral, di Brandon Cronenberg
7 Dias en La Habana, di B. Del Toro, P. Trapero, J. Medem, E.
Suleiman, J. C. Tabio, G. Noe And L. Cantet
Le Grand soir, di Benoit Delepine And Gustave Kervern
Laurence Anyways, di Xavier Dolan
Despues De Lucia, di Michel Franco
Aimer A perdre la raison, di Joachim Lafosse
Mystery, di Lou Ye
Student, di Darezhan Omirbayev
La Pirogue, di Moussa Toure
Elefante Blanco, di Pablo Trapero
Confession of a Child of the Century , di Sylvie Verheyde
11.25 The Day He Chose His Own Fate , di Koji Wakamatsu
Beasts of the Southern Wild, di Benh Zeitlin


16 maggio 2012