Percorso

Fumetti - L. Crippa

"The amazing Spider-man" di Mark Webb

di Luca Crippa

"The amazing Spider-man" - USA 2012 - regia di Mark Webb
Non amo molto questo continuo susseguirsi di reboot.
Si ricomincia con "The incredible Hulk", (e si prospetta forse un terzo reboot), si continua con i Fantastic 4. Continua a sfuggirmi il motivo per cui non si possa continuare, anche cambiando registi e attori, una strada magari, certo, migliorandola e aggiustando il tiro. Forse semplici questioni di diritti e contratti?

Comunque, ci troviamo davanti a un nuovo Spider-man. E visto che si ricomincia, approfitto per parlare un po' del fumetto, che avevo trascurato nella recensione del lontano ormai Spider-man 3. Il personaggio esordì nella collana "Amazing Fantasy" numero 15, per poi uscire come testata ("The amazing Spider-Man") nel marzo del 1963, con la copertina del mitico Jack Kirby, creatore del costume, inchiostrato da Steve Dikto. La storia era scritta dall'inossidabile Stan Lee. La nascita del progetto passa attravero un'intricata e lunga storia, ma alla fine l'idea era quella di Peter Parker, un eroe adolescenziale, un ragazzo timido e intelligente, ovviamente maltrattato e poco considerato dagli altri ragazzi.

''The amazing Spider-man'', il fumettoDurante un esperimento universitario, viene morso da un ragno radioattivo che lo rende fortissimo, capace di aderire alle pareti e con un senso di ragno che lo avverte del pericolo. La sua intelligenza gli permette di costruire degli spara ragnatele. Questo lo porta a prendersi delle rivincite personali e piuttosto egoistiche quando un rapinatore, che avrebbe potuto fermare, uccide lo zio Ben, con cui vive dopo la morte dei genitori. Ecco quindi che un senso di colpa e di responsabilità lo porta a votare la vita alla difesa delle vittime. Ma il successo del personaggio deriva proprio da una sua grande umanità, Spider-man lotta anche raffreddato o con l'ulcera che i suoi problemi di lavoro, amore e famiglia, la vecchia zia May, unico famigliare rimasto, gli provoca.

''The amazing Spider-man'', il fumettoSi aggiunge anche la campagna giornalistica dell'editore Jameson, che si ostina a dipingerlo come una minaccia mascherata. Inoltre una avventura passata alla storia, rende Spider-man il responsabile della fine dell'innocenza dei fumetti supereroistici. Ovvero, l'eterna fidanzata del supereroe, Gwen Stacy nel 1973 muore dopo 121 numeri. E muore definitivamente. Un evento che scosse tutti i lettori (me compreso) e rese il mondo dei super eroi più cupo, dove i criminali se la cavano e il buono non vince sempre (Goblin muore solo apparentemente, ma torna, Gwen no). E fu solo l'inizio. Dopo i mediocri e kitsch tentativi degli anni '70, nel 2002 uscì il riuscitissimo "Spider-man" di Sam Raimi con Tobey Maguire, Kirsten Dunst nel ruolo dell'attuale compagna di Spider-man, Mary Jane e Willem Dafoe nei panni di Goblin.

''The amazing Spider-man''Seguono "Spider-man 2" film nel 2004, con il nemico Dottor Octopus (Alfred Molina) e "Spiderman 3" nel 2007, contro Venom, l'uomo sabbia e il nuovo Goblin. È il film meno gradito dai fan, troppo melenso e con la presenza di una Gwen Stacy non attinente con il personaggio dei fumetti. Sam Raimi a questo punto decide di smettere, appoggiato da Maguire e dalla Dunst. Fanno poi tutti marcia indietro e annunciano addirittura 3 sequel, quando nel 2010 la Sony interrompe il progetto. Si opta per il reboot con Andrew Garfield nel ruolo di Peter Parker, e alla regia Mark Webb ("500 giorni assieme"). La sceneggiatura è di James Vanderbilt (Zodiac), Alvin Sargent (Spider-Man 2 e Spider-Man 3) e Steve Kloves (Harry Potter).

''The amazing Spider-man''Ora, se c'è una cosa che in questo reboot per lo meno mi rende contento, è il fatto che il personaggio di Gwen Stacy (Emma Stone, "Amici di letto") riappare, forse per eseguire il suo triste percorso. Altro interessante spunto è la morte dei genitori di Peter Parker, dietro alla quale nei fumetti si nasconde una lunga storia. L'atmosfera del film vuole essere più realista, la Marvel sta puntando molto su sceneggiature e su dialoghi sempre più curati, per non farsi superare dalle tinte forti dei Batman di Nolan, (fatta eccezione per i film di Ghost Rider con Nicholas Cage, anche li, film di poco successo, ma diginitoso per me, e conseguente reboot, decisamente di pessimo livello). Manca invece la figura divertente e rude di Jonah Jameson, ma c'è tempo per il prossimo film. 

''The amazing Spider-man''Questo Peter Parker (Andrew Garfield, "Parnassus", "the Social Network) assolutamente moderno, un ragazzo "vero", meno fumettistico del Peter Parker di Tobey Maguire, è alle prese con le figure adulte, il padre scomparso, lo zio Ben (Martin Sheen), il Dott. Connors e segue il suo calvario per arrivare alla presa di coscienza delle sue azioni e responsabilità. Moderno anche il personaggio di zia May, per la prima volta (mai successo in tutti i fumetti, cartoni animati e film in cui appariva) non con i capelli bianchi, non troppo vecchia. Era in effetti una forzatura un po' melodrammatica immaginare che la zia di un 18enne apparisse come una 70enne. LIzard (Rhys Ifans "Harry Potter e i doni della morte", "I love radio rock", "Elizabeth: the golden age") è il classico Jeckill/Hyde ed è inerente al personaggio, ma il lucertolone non incute troppa paura.

''The amazing Spider-man''E sempre per apparire realista, il film gioca la carta più teen-agers e dark, cosa un po' ormai modaiola. C'è qualche faciloneria nella sceneggiatura, specie su come Parker entra alla Oscorp. Anche in un film dovrebbero ricordare che esistono le carte di identità!

Insomma, se fosse stato realizzato 10 anni fa, sarebbe stato "il film su spider-man", grande, ma ora, dopo la trilogia di Raimi, non aggiunge nulla di speciale, ne' frasi o immagini memorabili. Bello da vedere, ottimo passatempo. La scena dopo i titoli di coda, un classico marvel, è un po' deludente. Il 3D in questo film è totalmente inutile. Toglie luminosità e non aggiunge assolutamente nulla. E mi spiace che i registi sprechino ancora questa possibilità. DIvertente l'immancabile cameo di Stan Lee.

"The amazing spider man" di Mark Webb. Il consiglio di Elisabetta Randaccio

18 luglio 2012

 

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