“Sacro Gra”, quasi una premonizione
Il Leone d’Oro quest’anno è stato assegnato un documentario. In attesa di vederlo sui nostri schermi, vi riproponiamo l’intervista fatta da Cinemecum due anni fa al regista, Gianfranco Rosi, 49enne globtrotter del cinema indipendente e il corto di Mereu
DOPO L'ARTICOLO IL CORTOMETRAGGIO
Quest’anno, a Venezia, sono state proiettate tre opere di autori sardi, due delle quali sostenute dalla Regione Sardegna e promosse dalla Film Commission Sardegna. “L’arbitro” di Paolo Zucca, fra gli eventi speciali delle Giornate degli autori, il “Rosa Nudo” di Gianni Coda fra i film del Queer Lion Award, e “Transumanza” di Salvatore Mereu.
Di particolare rilievo la scelta di Salvatore Mereu, fra gli autori che hanno partecipato al progetto “Future Reloaded”, omaggio collettivo alla Mostra di Venezia, al quale sono stati chiamati a partecipare 70 autori, tra i quali alcuni dei più prestigiosi registi del cinema mondiale (tra i vari, Bernarndo Bertolucci, Catherine Breillat, Atom Egoyan, Amos Gitai, Ermanno Olmi).
Cinemecum vi propone la visione del corto di Mereu “Transumanza”, lavoro che come gli altri ha una durata inferiore al minuto, e che ha ricevuto dalla Regione Sardegna 20mila euro per la sua realizzazione.
Come noto, la giuria presieduta da Bernardo Bertolucci, ha assegnato il Leone d’oro al film “Sacro Gra” diretto dal regista italiano Gianfranco Rosi; il Leone d’argento a “Miss Violence” di Alexandar Avranos e il Gran premio della Giuria a “Stray dogs” di Tsai Ming-Liang.
La vittoria di “Sagro Gra” segna un momento importante nella storia della Mostra: per la prima volta in questa edizione è stata introdotta nella competizione la categoria dei documentari e per la prima volta un Leone d’Oro non è stato assegnato a una fiction. Cinemecum anticipò il lavoro di Rosi in un’intervista di Giovanna Branca fatta due anni fa all’autore. Vi riproponiamo i due servizi dedicati a Gianfranco Rosi. Quasi una premonizione.
Mereu, la sua Transumanza a Venezia. Ecco il corto!
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25 settembre 2013