Percorso

Who is who

Origo Francesco

Postato in Attori

 La formazione

Si è diplomato alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 1979, dove per tre anni, ha seguito i corsi di recitazione, danza, canto, dizione, mimo, storia del teatro con insegnanti quali Egisto Marcucci, Marcello Bartoli, Marco Sciaccaluga, Lina Volonghi, Julian Beck, Judith Malina, Enrico Hostermann, Gino Negri, Edoardo Sanguineti.

Come attore

Ancora studente dell’accademia, entra a far parte della Compagnia del Teatro Stabile di Genova  nel febbraio del 1979, per interpretare il ruolo di Truffaldino nella fortunata edizione de "La Donna Serpente" di C. Gozzi, regia di Egisto Marcucci, musiche di Franco Piersanti, scene e costumi di Lele Luzzati.

Lo spettacolo verrà replicato per quattro anni nei maggiori teatri italiani (Eliseo di Roma, teatro Lirico di Milano, E.Duse di Bologna, Carignano di Torino ecc…)
Parallelamente, con la Compagnia dell'Archivolto, recita nei seguenti spettacoli:
"Le Nozze dei Piccoloborghesi" di Brech, e "Gli Accidenti di Costantinopoli" da Goldoni, entrambi per la regia di Giorgio Gallione.

Nel febbraio del 1980 è con ”La donna serpente”  alla prima edizione della Biennale  Carnevale di Venezia e, a luglio dello stesso anno, al Festival de Avignon.

Nella stagione invernale ‘80-‘81, sempre per il Teatro Stabile di Genova, va in scena con lo spettacolo "Re Nicolò" di F. Wedekind, con Giorgio Albertazzi e regia di E. Marcucci.

Nella primavera dell’81 è in tournée in Unione Sovietica con “La donna serpente” (a Mosca al “Satijr Teatr” di Majakowskij e a Leningrado all’”Europescaja Teatr”), e in Messico al “Festival Cervantino”.

La stagione teatrale ’81-’82 rappresenta una svolta decisiva nella carriera di Francesco Origo. E’ co-protagonista a fianco di Lina Volonghi, amica e maestra, ne "I due Gemelli Rivali" di G. Farquhar regia di Marco Sciaccaluga, ed è in questo spettacolo che Carlo Cecchi lo vede per la prima volta: ne nascerà un sodalizio artistico che durerà più di dieci anni.

Gli impegni contrattuali presi con Il Teatro di Genova lo porteranno ancora all’”Holland Festival” , ma nel giugno del 1982 entrerà a far parte della compagnia di Carlo Cecchi “Il Granteatro”, debuttando, con un notevole successo, al “Festival dei Due Mondi di Spoleto”  nell’ "Ivanov" di A. Cechov.

E’ questo il periodo in cui il percorso di continuo studio e di ricerca è arricchito e stimolato da incontri determinanti (Nicolaj Barishnicov, Elsa Morante, Fabrizia Ramondino, Natalia Ginsburg, Giovanni Macchia, Cesare Garboli).

Dal 1982 al 1994 è impegnato con Il Granteatro, come attore e come “trainer” della compagnia, nei seguenti spettacoli:

"Il Borghese Gentiluomo" di Moliere, regia di C. Cecchi.

"Il Coraggio del Pompiere Napoletano" di E. Scarpetta, regia di C. Cecchi.

"Una Specie di Alaska " di H. Pinter, con  Anna Bonaiuto, regia di Gian Piero Solari.

"Misantropo" di Moliere, regia di C. Cecchi. 

"L'Uomo, la Bestia e la Virtù" di L. Pirandello, regia di C. Cecchi. (Festival di Bruxelles)

"George Dandin" di Moliere, regia di C. Cecchi.

"Leonce e Lena" di G. Buchner, regia di C. Cecchi.

Durante questo periodo insegna recitazione alla Scuola del Teatro Stabile di Genova.

Nel maggio del  '91 ritorna al Teatro Stabile di Genova come protagonista, insieme a Valerio Binasco, del "Re cervo" di Carlo Gozzi, con la regia di Sciaccaluga.

Nelle due stagioni successive lavora per la compagnia Gli Incamminati, di Franco Branciaroli, recitando negli spettacoli:

"Cirano" di E. Rostand, regia di Marco Sciaccaluga,

"La bisbetica domata" di Shakespeare, sempre con la regia di M. Sciaccaluga,  scene di Hayden Griffin e musiche di Nicola Piovani; con  Mariangela Melato.

Ha inoltre recitato ne "La collezione" di H. Pinter, regia di Franco Ricordi.

Per la regia

Nell' '89 debutta come regista con "La Morte della Pizia" di Benedetta Buccellato, da Durrenmatt, dove è anche interprete, per continuare con "Marchas e Pitolet" sempre della Buccellato,  (interpreti: Juri Ferrini e lo stesso Origo); i due spettacoli sono accolti con grande favore di pubblico e di critica ai teatri Tenda a Strisce  e  Quirino di Roma e al Ridotto del Goldoni a Venezia.

Nella primavera del '95 fonda, insieme a Benedetta Buccellato, Sara Bertelà e Valerio Binasco, la compagnia "I Durandarte", che debutta, con la sua regia, al Festival Internazionale di Ventimiglia con una nuova edizione  del "Re Cervo" di Carlo Gozzi, con le musiche originali di Federico Odling e Claudio Lugo.

Nel '96, a Napoli, inizia la collaborazione con "I Virtuosi di S.Martino" con lo spettacolo  "Ciccio Concerto", di cui cura l'allestimento.

Nello stesso anno si trasferisce a Cagliari, come regista  e insegnante di recitazione presso il Centro di Intervento Teatrale "Il Crogiuolo" diretto da Mario Faticoni.

Qui dirige gli spettacoli:

"Le Nozze dei Piccoloborghesi" di Brecht.

"Io, Feuerbach" di Tankred Dorst.

"Torna Caro Ideal"  di cui cura anche la scrittura scenica.

"Voix de Ville" di cui realizza la scena e il testo.

"Famigliole" , spettacolo per il circuito delle scuole della Provincia di Cagliari.

Sempre a Cagliari, nella primavera del '98, conduce i Corsi di Sperimentazione ed Educazione al Teatro, per docenti e alunni delle scuole elementari, medie inferiori e superiori , dell'IRRSAE, conclusisi con la regia e l' allestimento  dell' "Histoire du Soldat".
Nel  '97 fonda il Laboratorio Teatrale Permanente della  compagnia çàjka, che debutta, nel giugno del ‘98,  con “Le Furberie di Scapino" di Moliere, di cui cura la regia e la traduzione.
Sempre nello stesso anno conduce un laboratorio di ricerca per l'Università di Cagliari, che termina con l'allestimento dello spettacolo dal titolo: "Concerto per il Burlador ", studio analitico su Don Giovanni , da Tirso da Molina a Mozart.

Nel febbraio del ‘99 fonda, insieme all’attore Massimo Zordan, l’Associazione culturale Compagnia çàjka, centro di ricerca, formazione e produzione per il teatro e la danza.
Per la compagnia scrive e dirige lo spettacolo “Exitus” e mette in scena “La Principessa d’Elide” di Molière, con la traduzione di Cesare Garboli, entrambi  per il “Segni Barocchi Festival” di Foligno.

Nella stagione invernale dello stesso anno scrive e dirige “Gnuccalo”, spettacolo per le scuole elementari.

Nell’estate del 2000 è nuovamente al “Segni Barocchi Festival” con “Le furberie di Scapino”, spettacolo che supererà le 100 repliche.

Nel giugno del 2001, dirige, per il “Festival delle colline” di Torino, i Virtuosi di San Martino in “Medea Marturano” , testo di Roberto del Gaudio e musiche di Federico Odling.

Nella stessa estate dà vita a “Teatridimare”, primo progetto di navigazione teatrale a vela lungo le coste della Sardegna: come regista e skipper percorre, insieme agli attori della Compagnia çàjka, duecentocinquanta miglia di mare portando “Le furberie di Scapino” in dieci porti della costa meridionale, orientale e settentrionale della Sardegna.

Nella stagione invernale del 2002 presenta a Napoli, al Teatro Elicantropo, “L’invitato” , assolo per Massimo Zordan, di cui è autore e regista, e una riedizione di “Ombre”.

Nell’estate del 2002 è nuovamente al timone di Teatridimare 2002, che debutta al Festival delle Arti Mediterranee al Porto Antico di Genova, per proseguire in Corsica con “Le furberie di Scapino” e in Sardegna con la nuova edizione di “Ballate a mare”. Nel settembre dello stesso dà vita alla prima edizione di “Teatridmare a Sant’Elia”- festa del mare e dell’arte al Lazzaretto di Sant’Elia a Cagliari.

Nella stagione 2002-2003 scrive e dirige “Mascarade”, vaudeville in due quadri che include l’atto unico di Molière “Sganarello, o il cornuto immaginario”, di cui cura la traduzione.

Nell’estate del 2003 la terza edizione di Teatridimare; con gli attori della compagnia càjka percorre a vela più di 900 miglia recitando nei porti della Toscana, della Corsica e della Sardegna. Nel settembre 2003 la seconda edizione della manifestazione “Teatridimare a Sant’Elia”.

Nella primavera del 2004 è al CSS di Udine per condurre lo stage organizzato dalla Comunità Teatrale l’Impasto, dal titolo La cattiveria nei classici.

Nell’estate 2004 la quarta edizione di Teatridimare con la nuova produzione Gastromachia di cui cura il testo e la regia. Nel settembre 2004 la terza edizione della manifestazione “Teatridimare a Sant’Elia” con lo spettacolo Gastromachia.

Nel settembre 2004 è con la Compagnia çàjka nuovamente al Segni Barocchi Festival di Foligno con lo spettacolo Mascarade.

Nella stagione invernale 2004-2005 stringe un solido rapporto con il Teatro Akroama di Cagliari. Vengono replicati gli spettacoli L’invitato, Il giardino dei gabbiani (esito scenico del Laboratorio Teatrale Permanente), Ballate a mare, Mascarade.
L’11 giugno 2005 Gastromachia debutta al Festival delle Culture di Genova e il 10 luglio al Festival Incastrodanza di Lovere.
Nell’agosto 2005 con Teatridimare quinta edizione è a Capraia, a Portoscuso con Gastromachia. e a Cagliari con Ballate a mare.
Per Cortes apertas ad Oliena, a settembre, è con Gastromachia.
Il 16 dicembre del 2005 dirige, per il Comune di Cagliari, al Teatro di Sant’ Eulalia una nuova versione di “Squarciò”, con Massimo Zordan e Federico Odling, musiche di Federico Odling.
A febbraio 2006 apre il cantiere-laboratorio al Carcere Minorile di Quartucciu.
A giugno del 2006 il progetto PON 2005 di Pula, con la realizzazione del video “Kottonfiok”.
Tra marzo e aprile dirige il primo studio del “Re Cervo” di Carlo Gozzi.
Il 26 luglio 2006 dirige la sesta edizione di Teatridimare: 1400 miglia di mare tra Toscana, Sardegna, Liguria, con gli spettacoli Gastromachia e Squarciò.
A Settembre 2006 è a La Maddalena gli spettacoli Gastromachia e Squarciò.
In autunno dirige i corsi di recitazione del Laboratorio Teatrale Permanente, i corsi al Carcere Minorile di Quartucciu e due nuovi Progetti Pon (Pula e Sarroch).
Da novembre a 2006 a febbraio 2007 replica Squarciò a Cagliari, a Sant’Antioco, a Calasetta, a Orroli, a Iglesias, a Ghilarza, a Cagliari, a Quartu Sant’Elena e a Selargius.
Il 3 febbraio 2007 va in scena a Selargius con il secondo studio del Re cervo.

 

Per l'opera lirica

Ha curato la coreografia della Traviata di Giuseppe Verdi, nell'edizione del 1985 del Teatro Comunale di Treviso, con la regia di Carlo Cecchi.
Lo spettacolo viene replicato al Teatro Comunale di Rovigo.

Per la danza

Ha diretto Monica Sava nello spettacolo "Ombre", da Tommaso Landolfi.
Cura personalmente gli aspetti coreografici di tutte le sue produzioni.

Per il cinema

"Corsica" di Italo Spinelli, (Biennale del Cinema di Venezia e Festival del Mediterraneo), protagonista a fianco a Carlo Cecchi.

"Padre e figlio" di Pasquale Pozzessere, con Michele Placido.

“Jimmy della Collina” di Enrico Pau, nel ruolo di Don Ettore Cannavera (Primo premi al Festival di Locarno)

“L’ultima frontiera” di Franco Bernini.

“Sonetaula” di Salvatore Mereu


Ha realizzato con gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale “Eva Mameli Calvino” di Cagliari il cortometraggio “Una giornata” vincitore del Primo premio al Festival internazionale del Cortometraggio Maremetraggio e Secondo Premio al Festival di Agrigento.


Per la televisione

“Avanguardisti a Mentone” di Renzo Trotta, per  RAI 3.

"Le quattro vite di Lucrezia Borgia" di Jens Peter Behrend, per la Televisione Tedesca.


Per la didattica

Per quasi dieci anni è insegnante di recitazione alla Scuola del Teatro Stabile di Genova.

Ha tenuto corsi di specializzazione per attori professionisti, in Italia e in Unione Sovietica.

Dal 1996 progetta, dirige e conduce laboratori teatrali per la Scuola Pubblica della provincia di Cagliari, indirizzati agli insegnanti e agli alunni della Scuola Elementare, Media Inferiore e Media Superiore. Collabora con l’Associazione Ente Spettacolo della Provincia di Cagliari.

Ha realizzato numerosi spettacoli con alunni delle Scuole Medie Inferiori e Superiori.
Da menzionare, a questo proposito, una edizione de l’ “Histoire du soldat”.

E’ ideatore e conduttore di progetti europei per la didattica nella Scuola Pubblica (progetti PON).

Dirige e conduce il Laboratorio Teatrale Permanente della Compagnia çàjka.


Alcune note al di fuori del teatro:

Tra una tournée e l’altra ha lavorato come skipper professionista in Francia e in Italia.
Suona la chitarra e ama cucinare.
Parla il francese e l’inglese.
E’ padre di un ragazzo di 19 anni che si chiama Giovanni Battista.

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