Stampa

L'unione fa la forza: Rete Cinema anche in Basilicata

Condividere, fare rete e lottare per la creazione di uno strumento che salvaguardi il lavoro della filiera audiovisiva: questi sono stati i capisaldi che li hanno portati all'unione. Cosa accomuna Moviementu a Rete Cinema Basilicata? La voglia di cambiamento. di Valentina Corona

Rete Cinema BasilicataAbbas Kiarostami, Marco Bellocchio, Peter Del Monte e Babak Payami  sono i nomi di alcuni dei registi con cui ha collaborato. Il suo ultimo lavoro, “Il Giardino della Speranza”, è stato presentato in concorso agli Hot Docs di Toronto.

Vive e lavora tra Potenza e Roma, Antonello Faretta (classe 1973), presidente di Rete Cinema Basilicata, che ci dice la sua sulla situazione cinematografica nel suo territorio.

Rete Cinema Basilicata è nata circa due anni spontaneamente attraverso internet. Siamo il network dei professionisti del cinema e dell’audiovisivo, contiamo 60 iscritti al nostro interno con profili diversi, tra registi, montatori, produttori, operatori alla mdp, direttori della fotografia, fonici, organizzatori di festival e rassegne. Il nostro lavoro punta a connettere tutte le “energie” cinematografiche della regione, sia quelle che operano sul territorio sia quelle emigrate altrove, e a favorire un maggior dialogo e una migliore sinergia creativa e professionale tra tutte queste.

A sinistra, Antonello Faretta, durante la riunione di Rete Cinema BasilicataCom'è nata quest'unione di maestranze?
Si stava girando una fiction televisiva della Rai all’epoca e alcuni operatori del cinema lucani iniziarono a lamentare lo scarso coinvolgimento delle maestranze locali nelle produzioni audiovisive che toccavano la Basilicata. Si lamentava inoltre la mancanza di una Film Commission regionale che potesse fungere da attrattore delle produzioni in regione, ma anche e soprattutto da coordinamento e da sublimatore dell’esistente per favorire percorsi sani di sviluppo locale attraverso il cinema. Abbiamo senza dubbio alimentato un lungo e a tratti anche spigoloso dibattito pubblico che finalmente ha visto il nascere della Lucana Film Commission, la prima Film Commission regionale. Abbiamo chiesto ed ottenuto che la struttura avesse  natura di una fondazione e non di un’unità interdipartimentale della Regione Basilicata. Abbiamo chiesto ed ottenuto di selezionare il direttore del nuovo Ente tramite un avviso pubblico ed oggi stiamo continuando a sollecitare la migliore strutturazione della LFC che ad oggi ha un Cda, un direttore ma nulla di più per il momento.

La riunione di Rete Cinema BasilicataE' proprio sul finire del 2012 che è venuta a formarsi la neo Film Commission, che si identifica al momento nella presidenza di Franco Rina e nella direzione di Paride Leporace, ma nonostante tutto, qualcosa stenta a partire.
Manca ancora una struttura operativa con le risorse umane che accompagnino e seguano le produzioni sul territorio. È stato pubblicato un bando di sostegno regionale alle produzioni cinematografiche che presenta ancora molte incognite e poca necessaria interfaccia con le produzioni e gli autori. C’è ancora molto molto da fare, mancano servizi reali e risorse umane che necessariamente parlino la stessa lingua delle produzioni e siano in grado di capire le esigenze di chi gira in regione. È una fase inoltre caotica dove non si sa bene di chi siano le competenze in fatto di cinema in regione, se della Regione Basilicata, della Lucana Film Commission, dell’APT (l’Agenzia di Promozione Turistica), o dei GAL (i gruppi di azione locale). L’impressione dall’esterno è che si stia provando a mettere in sinergia questi Enti ma che prima della pubblicazione di un bando pubblico di sostegno sarebbe stato opportuno lavorare molto approfonditamente sulla preparazione del territorio in fatto di servizi e competenze.

La riunione di Rete Cinema BasilicataDopo quasi due anni di attività dell'associazione, il bilancio è positivo. Cercate di continuare a creare reti, connessioni e coesione tra gli operatori del settore sono le parole d'ordine per migliorarsi.
Cerchiamo di favorire il confronto tra tutti gli operatori e le istituzioni locali per costruire percorsi virtuosi partecipati e una migliore coesione sociale in una regione piccola ma iperattiva cinematograficamente come la nostra. Oggi siamo costituiti giuridicamente come associazione senza scopo di lucro e organizziamo ogni nostra attività esclusivamente con le quote di partecipazione dei nostri soci senza alcun finanziamento pubblico.  Siamo un network che muove completamente dal basso e dalle esigenze condivise tra una parte molto molto significativa degli operatori cinematografici lucani.  Si possono  seguire i nostri lavori sul sito retecinemabasilicata.it dove abbiamo inserito la prima “production guide” della regione, un database dove trovare ed entrare in contatto con i professionisti lucani del settore.

Rete Cinema Sardegna. Come vedete un possibile scambio di idee?
Siamo davvero entusiasti di aver incrociato i destini comuni di Rete Cinema Sardegna e uniremo senz’altro le forze per favorire, spero, la nascita di una rete nazionale del cinema, per operare un cambiamento sia di mentalità che di processi e politiche nel cinema italiano, ad oggi ancora troppo chiuso e affare prettamente chiuso e lobbystico, che negli ultimi anni è diventata una nave vecchia alla deriva, con molte poche eccezioni ahimè.

(Foto di Marianna Tamburrino)


Antonello Faretta nasce nel 1973 a Potenza, dove tutt’ora vive e lavora.
Regista, produttore e fotografo. Ha collaborato con Abbas Kiarostami, Marco Bellocchio, Saverio Costanzo, Giacomo Campiotti, Peter Del Monte, Babak Payami e con le televisioni Rai Sat Arte e T9. Tra le sue opere Lei lo Sa, Da Dove Vengono le Storie?, Il Vento, la Terra, il Grasso sulle Mani, 20Venti, Silenced Thoughts, Nine Poems in Basilicata, Transiti, Il Giardino della Speranza tutte presentate in numerosi festival, musei e gallerie d’arte internazionali ottenendo importanti e prestigiosi riconoscimenti. Nel 2002 fonda lo studio di produzione indipendente Noeltan Film con il quale realizza tutti i suoi lavori e produce opere prime di nuovi autori internazionali. Dal 2004 è fondatore e direttore del Noeltan Film LAB (che ha ospitato tra gli altri i workshop internazionali di Abbas Kiarostami, Babak Payami, Artur Aristakisyan e Michelangelo Frammartino) e del Potenza  Film Festival per il quale nel 2006 riceve la prestigiosa Targa per Meriti Culturali dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il suo ultimo lavoro Il Giardino della Speranza è stato presentato in concorso agli Hot Docs Toronto, dopo esser stato invitato al Festival di Cannes e al Rotterdam International Film Festival ed aver vinto il premio come “miglior film” al FrontDoc 2010. Attualmente è impegnato tra gli Stati Uniti e la Basilicata nella realizzazione del suo lungometraggio Montedoro.

 

23 ottobre 2013