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Percorso

Pasolini Roma: una mostra imperdibile viaggia per l’Europa

Una straordinaria esposizione multimediale racconta gli anni romani di Pier Paolo Pasolini. La testimonianza della tappa parigina alla Cinémathèque Française. di Alberto Diana

''Pasolini Roma''I 25 anni trascorsi a Roma da Pier Paolo Pasolini diventano una mostra di rilievo internazionale, co-prodotta da 4 istituzioni culturali di altrettanti paesi europei. Una testimonianza della tappa parigina dell'esposizione presso la sede della Cinémathèque Française.

Morto nel 1975, Pier Paolo Pasolini è l'intellettuale più compianto della nostra storia recente: autore di una versatilità non comune, espressosi al meglio attraverso mezzi e linguaggi diversi, padrone di una lucidità e una capacità di analisi pressoché uniche e tutt'ora in grado di conquistare chiunque si avvicini alla sua vastissima opera.

Pier Paolo PasoliniRoma, la sua grande musa, è la co-protagonista della grande esposizione temporanea dedicatagli dalla Cinémathèque Française, frutto di una co-produzione «fruttuosa e amichevole», secondo le parole del direttore generale Serge Toubiana, tra quattro diverse istituzioni culturali di altrettanti paesi europei: oltre l'ente parigino, che ospita la mostra dal 16 ottobre, il Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (che ha accolto l'esposizione dal 22 maggio al 15 settembre scorso), il Palazzo delle Esposizioni di Roma e il Martin-Gropius-Bau di Berlino. Il comitato scientifico è anch'esso internazionale: Gianni Borgna, già presidente della Fondazione Musica per Roma, Jordi Balló, critico cinematografico e docente, nonché ex direttore del CCCB, e Alain Bergala, critico, docente e cineasta.

Pasolini e Laura BettiLa mostra propone un percorso cronologico che ha inizio nel gennaio 1950 sul treno che porta Pasolini e la madre verso la capitale: fin da subito il visitatore è invitato ad immedesimarsi pienamente nell'universo dell'autore. Dopo aver attraversato un breve corridoio simulante un vagone delle Ferrovie dello Stato, ci si ritrova a Roma: è l'anno del Giubileo. Su una parete vengono proiettate delle immagini di repertorio che ritraggono una Piazza San Pietro stracolma di fedeli intenti a festeggiare l'Anno Santo durante una cerimonia tenuta dall'allora Papa Pio XII. Non è il solo Pasolini il centro della mostra, bensì il rapporto dialettico che egli instaurò con l'Urbe. Suddivisa in sei sezioni, l'esposizione si sviluppa, da una parte, seguendo il percorso intellettuale dell'autore attraverso i suoi 25 anni di vita romana, fino alla morte; dall'altra, disegna una vera e propria mappa della Roma pasoliniana: la prima casa vicino al carcere di Rebibbia, la scuola in cui insegnò a Ciampino, le borgate di Accattone, Mamma Roma e La ricotta, Valle Giulia, le dune di Sabaudia e infine la spiaggia di Ostia.

Pasolini e la MagnaniIl viaggio all'interno dell'universo pasoliniano avviene all'insegna della multimedialità: l'idea è ben trasmessa dalla pagina web www.pasoliniroma.com, un sito realizzato per l'occasione in sei lingue diverse (inglese, catalano, spagnolo, francese, italiano e tedesco) che, attraverso una mappa di Roma e una linea del tempo, permette di accedere a fonti scritte, fotografie, audio e video.
Ad ogni modo, è l'esperienza fisica dell'esposizione che permette di apprezzare pienamente il grande valore della mostra. La voce fuoricampo dello stesso Pasolini o i documenti manoscritti e dattiloscritti originali dell'autore, sempre accompagnati da precisi riferimenti spazio-temporali, spingono infatti il visitatore prima verso una dimensione voyeuristica nei confronti dei numerosissimi documenti esposti, poi verso una dimensione astratta: la messa a nudo del processo creativo attraverso le corrispondenze tenute, le interviste, i testi, in cui si rivela ancora una volta la sua duplice figura di autore ed esegeta, tanto degli altri quanto di se stesso.

Pasolini e Toto'Sotto quest'ultimo aspetto, particolare cura è riservata alla maturazione di Pasolini come cineasta: mediante la lettura dei documenti, si scopre poco a poco la crisi creativa attraversata dall'autore e le inquietudini che hanno caratterizzato il suo riposizionamento dal ruolo originario di sceneggiatore a quello di regista. La mostra sembra così dar vita a un ulteriore discorso, incentrato sul limite del testo scritto di fronte alla forza espressiva del cinematografo. Gli estratti dei film proiettati direttamente sulle pareti, accompagnati dalle note autografe di Pasolini, sembrano rivelare non soltanto le problematiche sul fare cinema messe in campo dall'autore, ma più in generale una prospettiva inedita sulla nascita, la formazione e il raggiungimento della consapevolezza dello sguardo da parte di un cineasta in erba, come d'altronde egli stesso fu.

Pasolini e FelliniIn particolar modo, per quanto riguarda Accattone, il suo primo lungometraggio, la mostra offre un ampio corpus di materiale, perlopiù scritti e fotografie, dedicate alle riprese di prova commissionategli da Fellini prima di decidere se assumere l'incarico di produttore del film. Obiettivo del regista riminese era quello di mettere alla  prova la tecnica dell'autore: il risultato si rivelò fallimentare, cosicché Fellini decise di tirarsi indietro. Dall'esperienza scaturiscono alcune pagine autografe contenenti profonde considerazioni sull'arte della messa in scena e la costruzione dell'inquadratura, che avranno poi un importantissimo riflesso nella riuscita della sua opera prima e dei film a venire.

Pier Paolo PasoliniAl di là dell'esposizione in sé, la cornice della Cinémathèque Française non delude il pubblico cinefilo offrendo, oltre a una lunga retrospettiva dedicata alla sua intera filmografia, una rassegna dedicata ai film di cui è stato sceneggiatore e una dozzina di documentari dedicati al Pasolini artista e uomo pubblico, nonché una giornata di studi animata, tra gli altri, dai curatori dell'esposizione Jordi Balló e Alain Bergala.

La mostra, a Parigi fino al 26 gennaio, arriverà a Roma dal 3 marzo all'8 giugno 2014, per approdare poi a Berlino dall'11 settembre 2014 al 5 gennaio 2015.

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4 dicembre 2013

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