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Ebraismo - A. Matta

Blue Jasmine o la “Tragedia di una donna A-normale”

di Alessandro Matta

''Blue Jasmine''“C’èra una volta … e ora non c’è più. La crisi la inghiottì”.  Sembrano venire in mente queste parole nel vedere l’ultimo lavoro di Woody Allen . Tornato a un' ambientazione del tutto americana,  Allen ritorna finalmente nella sua ambientazione originaria: la Grande Mela.

Ma non aspettatevi un' ambientazione  a Brooklyn o di restare fissi tra i grattacieli di Manhattan.  La grande mela resterà per sempre nei flashback  come una vita passata e lontanissima per questa nostra protagonista : Jasmine ( in realtà Jeannette) , una ricchissima donna che passa dal lusso più sfrenato di Manhattan  alla “povertà” (in realtà classe media) di San Francisco in casa della sorella , dopo che è stata scoperta l’enorme truffa di danaro in cui è implicato il marito.

''Blue Jasmine''Ma non aspettatevi la classica favola della “Ricca che all’improvviso scopre la bellezza dell’essere povera”.  Assolutamente!
Se infatti la pellicola di Allen ha indubbiamente un forte significato di tipo sociale ed etico per i temi che tratta, dall’altro lato assistiamo alla vera e propria “tragedia di  una donna Anormale” che sempre più cala in un inferno fatto di: esaurimento nervoso , disadattamento e così via mentre la tragedia impone ed impone sempre di più . Sarà inutile per lei raccontare balle nel cercare di rifarsi una verginità . Le bugie hanno sempre le gambine corte  e Jasmine viene travolta una seconda volta dalla sua stessa disonestà pietosa!

Il tutto costruito con un meccanismo di  flashback geniale , nel quale la povera donna inizia a parlare da sola come una povera matta finendo col ricordare il passato , la ricchezza e quel finto perbenismo della borghesia a naso all’insù e vestiti di  marca di Manhattan .

''Blue Jasmine''Tanto perbenista che all’interno tutti (ma soprattutto TUTTE !) sanno che il marito della povera Jasmine è il classico supermanager macho con amanti in ogni angolo, dall’ufficio sino alla palestra, ma nessuno lo dice a Jasmine , pensando addirittura che questa situazione “stile Beautiful” sia da lei perfettamente tollerata in silenzio! Invece sarà proprio la scoperta di ciò a provocare l’inizio della fine  e a darci un colpo di scena inaspettato dal quale scoprirete che … se Jasmine si ritrova povera , per una assurda sua azione lo deve proprio a se stessa !
Correte a vederlo!  Sarete sicuramente d’accordo, come me, con le parole con cui lo definisce su Mymovies Antonioo Montefalcone:
“Ormai è quasi una voce unanime e a ragion veduta: l’ultima pellicola di Woody Allen è di gran classe, di indubbia eleganza, cura e raffinatezza.

Un Allen tornato in ottima forma, mai così essenziale e calibrato, mai così disperato e allegorico. “Blue Jasmine” è un vivido e complesso ritratto femminile, ottimamente disegnato con maturità e sensibilità rare al cinema di oggi e sapientemente caratterizzato in funzione di un umorismo freddo e pungente, ma anche buono e compassionevole.”
Come non essere d’accordo . Woody Allen , Bentornato in America ! e Bentornato ai bei film di una volta !

18 dicembre 2013