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Skepto, il festival internazionale "made in Cagliari"

L’intervista a Stefano Schirru. di Valentina Corona

Piazza San Sepolcro, i luoghi del Festival SkeptoIl tempo sembra volare, la lista delle cose da fare pare infinita e l'adrenalina per la 5a edizione dello Skepto International Film Festival che si svolgerà dal 9 al 12 aprile, inizia a crescere.

Sono questi i sintomi che contraddistinguono la macchina organizzativa di questo piccolo grande Festival "Made in Cagliari". Cinemecum ha intervistato Stefano Schirru, che dalla prima edizione si occupa della direzione artistica.
Come nasce lo Skepto International FF e chi ne è l'artefice?
Il festival è interamente ideato e organizzato dall'Associazione Culturale Skepto, nata nel 2009 a Cagliari. Originariamente eravamo una decina di persone che avevano in comune la passione per il cinema e le arti visive. Con grande sorpresa i primi corti che arrivarono provenivano dall'Iran e da Israele: è stata chiara fin da subito la vocazione internazionale del festival, confermata da una partecipazione sempre più ampia. Da quella prima edizione (completamente autoprodotta), poi tutto ha incominciato a farsi sempre più serio...

Piazza San Sepolcro, i luoghi del Festival SkeptoIl Festival è arrivato ormai alla 5a edizione. Qual è la ricetta per il successo?
Devo ammettere che non ci saremmo mai aspettati tutto questo successo. Ciò che abbiamo fatto è stato puntare sulla programmazione, dando spazio a temi e generi diversi, spaziando dalle produzioni no budget a quelle per così dire più professionali. Inoltre, abbiamo cercato di proiettare cortometraggi inediti, mai proiettati in altri festival, affiancando le proiezioni del festival (il vero cuore della manifestazione) ad altri appuntamenti all'insegna dell'informalità. Già da due anni all'interno del nostro programma sono previsti gli "Aperitivi Cinematografici", un momento in cui giurati, ospiti e spettatori possono interloquire alla pari. Un chiaro segno del fatto che non c'è una persona che parla da una parte e gli altri che ascoltano, ognuno dice la sua liberamente. Quindi credo che l'aspetto informale, il confrontarsi continuamente e trasformare il pubblico in parte attiva siano gli ingredienti del nostro festival.

Piazza San Sepolcro, i luoghi del Festival SkeptoQuasi come sentirsi a casa...
Sì, è proprio così. Durante le precedenti quattro edizioni sono venute persone da tutto il mondo ed è interessante vedere come si sviluppano i rapporti durante l'arco del festival. L'imbarazzo e la ricerca di confronto del primo giorno lasciano spazio allo scambio culturale dei giorni a venire.

Informalità, confronto e convivialità sono la ricetta di base. Quali saranno invece le novità di quest'anno?

Sono aumentate le giornate delle proiezioni: dalle due dei precedenti anni a quattro, grazie anche alla disponibilità dello spazio del Piccolo Auditorium. Abbiamo inserito delle proiezioni notturne di cortometraggi con tematiche particolari: fantascienza, horror,  grottesco. Una formula sperimentata già dall'anno scorso, che ci è sembrata poter essere vincente. Inoltre segnalo l'appuntamento di sabato alle 16:30 all'Hostel Marina dove il vulcanico regista Matt Willis-Jones presenterà alcuni interessanti cortometraggi tra cui diverse anteprime.

Finale scuoleLa quinta edizione di Skepto è dedicata al grande regista e documentarista italo argentino Alberto Signetto, scomparso pochi mesi fa. Come mai questa scelta?

Alberto è stato ed è un nostro grande amico. Ha partecipato sin dalla seconda edizione del nostro festival, diventando preziosissimo grazie ai suoi consigli. Per questi motivi ci è sembrato giusto dare un tributo alla sua persona. Il festival è totalmente dedicato a lui e in particolare, sabato alle 17:15 all'Hostel Marina, oltre alla presentazione del "Premio Alberto Signetto"  per la sezione docushort, sarà proiettata un'intervista inedita al nostro amico Alberto.

Film maker in pausaOltre a Cagliari, il festival si svolgerà in numerose altre città europee. Com'è nata la collaborazione? 
Il nostro interesse verso le città è nato sin dalla seconda edizione. L'Hostel Marina e la rete AIG Sardegna (partner ormai consolidati da anni e che ringraziamo per aver creduto in noi da subito) ci hanno dato la possibilità di proiettare l'ultima serata del festival in contemporanea in altri ostelli di altre città che facevano parte della loro rete. Ci è parsa sin da subito un'idea interessantissima. Da qui  è nata l'idea che, in ogni edizione, Skepto ruotasse in tante città. Barcellona è presente già da due edizioni, grazie al gemellaggio con il Centro Civico Pati Llimona. Una forte partnership è nata con il Tirana International Film Festival, grazie anche a una nostra collaboratrice che ci ha dato una grossa mano lì per organizzare il Festival Skepto.

Piazza San Sepolcro, i luoghi del Festival SkeptoTra i numerosi sponsor spicca anche la Fondazione Sardegna Film Commission. Che rapporto c'è tra Skepto e la Fondazione? Com'è nata la collaborazione?
Skepto ha già da due anni una sezione dedicata alla sostenibilità ambientale. La Film Commission segue diversi progetti, tra cui quelli legati alla sensibilizzazione e alla diffusione della cultura dell’efficienza e del risparmio energetico attraverso produzioni cinematografiche e audiovisive. L'incontro Sardinia: The Sustainable Island, giovedì alle 16:30 (e venerdì mattina per le scuole) all'Hostel Marina è dedicato appunto alla presentazione del progetto "20-20-20 Heroes".

2 aprile 2014