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Intervista ad Antonello Grimaldi: “Mai pensato di dimettermi. Il mio unico errore non aver comunicato meglio”

Il Presidente della Sardegna Film Commission, si è confrontato con i lettori di Cinemecum in chat per rispondere alle numerose domande indirizzate alla nostra redazione. Tutto in diretta nel pomeriggio del 3 luglio.

Antonello Grimaldi

Gli argomenti sono stati i più vari. Si è parlato della gestione della Fondazione Sfc, alla mancanza di trasparenza in diverse scelte operate dal Cda della stessa; della mancanza di condivisione delle politiche sul cinema in Sardegna con gli operatori del settore, alle dotazioni finanziarie cui attingere in futuro.

Non sono mancate domande polemiche sulla distribuzione delle risorse, sulla mancanza di chiarezza su le assunzioni dei collaboratori della Sfc e sui difetti di comunicazione con l’esterno, errore che lo stesso Grimaldi ha riconosciuto come più grave compiuto in questi mesi di guida della Film Commission. Riproponiamo di seguito il botta e risposta con Antonello Grimaldi, senza filtro alcuno, per mantenere lo spirito con cui l’iniziativa è nata e si è sviluppata.

Le Film Commissions negli Usa e in Puglia, tanto per fare due esempi, funzionano bene e aiutano realmente chi produce. Perché qui no, eppure abbiamo delle location fantastiche per qualsiasi tipo di film. Quale secondo lei deve essere il ruolo della Film Commission? Pietro Porcella (sardo di New York )
Non è vero che non funzionano, se la cosa è riferita all’Italia: in Italia funzionano la Puglia, il Trentino ed altre. E non è vero che non funziona in Sardegna. È vero che siamo all’inizio, abbiamo avuto tanti problemi. La Film Commission è nata da poco abbiamo avuto tanti soldi da sistemare. Sul funzionamento della Fc vi chiedo due mesi di tempo. Le produzioni sarde e  no che sono venute in Sardegna sono state aiutate sia con fondi economici, che con fondi produttivi di vario genere.
Secondo me il ruolo fondamentale della Film Commission è quello di incentivare l’industria cinematografica. Cosa vuol dire: convincere le produzioni cinematografiche a venire  a girare in Sardegna indipendentemente dal film che intendono fare.
 
Quali sono gli obiettivi principali raggiunti dalla Film Commission sino a oggi.
Gli obiettivi sono l’aver aiutato le produzioni. L’aver avuto delle produzioni che sono venute a girare in Sardegna a prescindere è importante. Per esempio Rocco Pappaleo, con una Piccola Impresa Meridionale, film che con la Sardegna non c’entra nulla, è venuto a girare qui, perché la Film Commission l’ha aiutato, gli ha dato 70 mila euro e il film ne ha lasciato sul territorio 600 mila. Capisco che non basta. La prima mission però è aiutare le produzioni, quindi far lavorare le produzioni locali, e vorremmo aggiungere corsi di formazione professionali, seminari sui mestieri del cinema e non solo. Favorire tutte quelle cose che gravitano all’interno della produzione. Naturalmente aiutando le produzioni aiuti anche gli operatori del settore a lavorare. Anche questa è la strada che hanno seguito le altre Fc: uno del posto inizia a lavorare come volontario e poi arriva ad avere a pieno titolo all’interno della troupe e conviene anche alle produzioni perché portano meno personale da fuori Sardegna.
 
Lei è presidente della Film Commission dal novembre 2011,  nell’estate 2013 è stata nominata Nevina Satta direttrice, poi recentemente riconfermata. Dopo due anni e mezzo di attività, la Sardegna Film Commission è ora al centro di critiche e polemiche. Ha mai pensato di dimettersi?
Nemmeno per idea. Sinceramente vorrei che quest’occasione della chat servisse a far venire fuori queste critiche polemiche che personalmente non capisco. Se qualcuno dei lettori ha una critica precisa o una polemica precisa, vorrei che me le spiegassero. Sinceramente non ho capito queste critiche e queste polemiche. Vorrei rifarmi anche ai due articoli di Sergio Naizta. Ho risposto sull’Unione, ma Sergio Naitza non ha pubblicato integralmente le mie risposte, commentandole invece punto per punto. Ho inoltre rilasciato un’intervista a La Nuova Sardegna. Già quelle interviste davano risposta a queste critiche. Vorrei che mi si dicesse quali sono le criticità nel dettaglio. Il problema non è di essere attaccato alla poltrona, cosa che non mi porta nessun vantaggio di alcun genere. Semplicemente mi hanno affidato un ruolo, ci credo, voglio realmente far sviluppare l’industria del cinema in Sardegna. Ci provo.
 
Antonello GrimaldiLa Film Commission ha peccato certamente nella comunicazione. Quando l’esito del bando per il nuovo sito della Fc?
Confesso che questa è l’unica vera pecca e che a me da molto sui nervi: la mancanza del sito. Purtroppo è una cosa che naviga tra burocrazia, Regione Sardegna, Sardegna Cat, Sardegna.it. Perché tutto deve stare sotto il controllo della Regione nella massima trasparenza. Ci stiamo lavorando. E capisco anche che sia una cosa fondamentale: la metà di quelle polemiche non ci sarebbero state se avessimo avuto un sito funzionante in cui rispondere alle domande.
 
Alla Fondazione che Lei presiede viene anche contestata la scarsa trasparenza. Non pensa che una Fondazione culturale creata per promuovere un settore come il cinema di cui Lei fa parte dovrebbe essere un esempio di trasparenza?
Lo penso assolutamente ma penso anche di esserlo stato. Dov’è la scarsa trasparenza? Non capisco. C’è un problema legale? Dove? Se per trasparenza si chiede di pubblicare tutto, non si può fare. Abbiamo sempre fatto le cose con trasparenza, abbiamo sempre concesso l’accesso agli atti, etc. Abbiamo detto più volte com’erano formate le commissioni, come sono state assegnati i punteggi dei risultati. Ditemi una cosa di scarsa trasparenza.
 
Da chi è composto il Cda della Fc?
Il Cda della Fc è composto da me, dal dottor Gianni Cesaraccio, dottor Giovanni Follesa e dal dottor Paolo Piquereddu. Manca un membro che ha dato le dimissioni a gennaio/febbraio e che dev’essere sostituito dall’Assessore regionale alla Cultura (Firino) a cui abbiamo comunicato le dimissioni del consigliere per la nuova nomina. Ma la mancanza di un membro non crea problemi, perché l’importante è essere almeno in tre per poter prendere le decisioni.
 
Perché ancora non ci sono gli esiti relativi al bando per i collaboratori? Mai sono state pubblicate le graduatorie? Ora la direttrice ha dei collaboratori? Sono stati assunti?
Abbiamo fatto una manifestazione d’interesse, abbiamo raccolto tutte le candidature e a seconda delle domande abbiamo stilato una selezione in base ai curriculum. Sono arrivate 152 candidature per tre tipologie professionali diverse. Gli esiti ci sono ed esiste un elenco esperti. Non era prevista una graduatoria. Sono stati fatti dei colloqui di verifica di disponibilità, alla fine dei quali sono state individuate cinque persone, per noi le più meritevoli e disponibili. È in corso d’opera la contrattualizzazione dei cinque. Il contratto dunque ancora non c’è. Presto apriremo una nuova manifestazione d’interesse per incrementare le figure professionali da coinvolgere sempre con contratti a progetto.
 
La delibera relativa al trasferimento dei poteri alla Fc è scaduta. Nel futuro chi gestirà i bandi del cinema, la Film Commission o l’Assessorato?
Anche questa è una bella storia. Nel 2012, la Giunta fece una delibera che trasferiva la gestione dei bandi sulla legge regionale cinema alla Fc. Nel 2013, questa delibera non fu fatta perché nel 2012 aveva un carattere di eccezionalità e quindi se si fosse rifatto l’anno dopo non sarebbe più stato eccezionale ma normale. Il risultato è stato che nel 2013 i soldi stanziati per la legge cinema sono scomparsi. Erano 500 mila: 200mila sono stati stornati per il funzionamento della Fc; gli altri 300mila, sono tornati nel calderone generale della Regione. Nel 2014, cioè oggi, la Regione ha stanziato per la legge cinema 1.900.000 euro.  Bisogna vedere se ci saranno realmente e se c’è la priorità di finanziare il cinema piuttosto che un altro settore. Naturalmente più si va avanti e meno tempo si ha di fare i bandi. Per esempio, essendo soldi che vanno  anche ai festival, per i festival d’estate siamo già in ritardo. Il problema è che noi vorremmo che la gestione tecnica della legge sia per sempre affidata alla Film Commission: fare i bandi e portarli a compimento. Riassumendo:  la Regione un anno l’ha affidata alla Fc, l’anno dopo non ha proprio fatto i bandi e quest’anno stiamo aspettando che venga pubblicata la delibera e che si decisa che la gestione tecnica sia affidata alla Fc o torni, come tre anni fa, ai funzionari Ras. L’importante è che si faccia in fretta perché altrimenti si rischia che i soldi si perdano come l’anno scorso.
 
Da tempo si aspetta un tavolo pubblico per discutere con tutti gli operatori del settore apertamente. Perché non è stato ancora convocato? Non pensa che tante polemiche si sarebbero risparmiate se la Fondazione avesse instaurato da subito un tavolo aperto con tutti e avesse iniziato a elaborare le necessità degli operatori e le proposte?
In realtà, noi come Fc abbiamo già incontrato, non tutti, ma molti operatori del settore. In occasioni pubbliche e private: per citare Moviementu (l’associazione che racchiude più rappresentati del settore), gli abbiamo incontrati in assessorato su loro richiesta dove già lì abbiamo messo le basi per la piattaforma, per la precisione a settembre 2013. Ce n’è stato un altro in primavera a Bauladu dove anche lì si è parlato a lungo della piattaforma. Tra l’altro c’è stato uno scambio di punti fondamentali tra una piattaforma e l’altra. Sinceramente io pensavo che ci vorrebbe un tavolo ufficiale. L’inizio della formazione di questo tavolo potesse essere l’inaugurazione della nostra sede, dove molti operatori invece non si sono presentati. Ci è dispiaciuto molto. Questo tavolo ci vuole e sicuramente noi come Fc vogliamo farci carico di portarlo avanti.. Non è stato ancora fatto perché noi volevamo coinvolgere i politici e gli assessori interessati (Cultura, Programmazione, Industria, Lavoro, Turismo e Ambiente), ma la politica è un po’ in ritardo. Più prima che poi speriamo che vedrà la luce. È un problema di tempi e non di volontà. Mi impegno personalmente a crearlo.
 
Lei ha avuto modo di parlare certamente con il Presidente Pigliaru e l’Assessore Firino. Ritiene che daranno adeguata attenzione al settore cinema? Hanno un progetto a riguardo? Carlo Poddighe
Sarò forse un po’ presuntuoso, ma non sono loro ad avere un progetto, ma noi e dobbiamo spiegarlo loro, affinché ci diano i mezzi per metterlo in pratica. Il progetto è stato presentato. Stiamo aspettando che la politica arrivi a occuparsi anche del cinema.
 
Su L’unione Sarda Le sono state rivolte delle domande? Come mai non ha mai risposto? Sergio Naitza (Unione Sarda)
Veramente ho risposto con argomenti dettagliati e precisi che sono stati pubblicati in parte e non completamente. Se le vuole rifare adesso, le rifaccia una per una e sono pronto a rispondere anche adesso.
 
Quando, dunque, verranno pubblicati i prossimi bandi per le produzioni? Paolo Zucca (Regista)
Per quanto riguarda i bandi specifici della Fc, quelli del Fondo Ospitalità, attualmente sono aperti con scadenza 30 luglio per i lungometraggi da girare entro il 31 dicembre. Per quanto riguarda quelli sulla legge cinema, come detto prima, stiamo anche noi aspettando che la Ras decida se affidarli alla Film Commission o meno.
 
Quando quelli per la promozione (art. 15: rassegne, circuiti, festival, premi, seminari, convegni...)? Monica Galloni
Stesso discorso anche per questi bandi.
 
Fra le finalità della FC, lo statuto all’art. 2 lett. ( lett. a) prevede anche la organizzazione di corsi e attività formative e in particolare la formazione di giovani attraverso borse di studio e premi. In realtà poi la Fc non ha finanziato nessuna delle attività formative per le quali sono stati richiesti contributi. Perché e che cosa si intende fare al futuro al riguardo? Valentina Corona
Come detto prima, adesso che abbiamo l’organico sufficiente, cominceremo a fare dei corsi di formazione. Ad esempio,  abbiamo confermato la nostra partecipazione al  Maya Workshop per produttori del fondo Media per il primo trimestre del 2015 qui in Sardegna.
 
Lei lavora ancora come regista? Quale il Suo prossimo progetto?  Francesca Ebau
Fra le cose per cui ancora mi chiedo chi me lo fa fare a essere il Presidente della Fc? Sarà un caso, ma da quando sono in carica, non ho più lavorato. Forse però c’è qualcosa di nuovo di cui non intendo parlare mai per scaramanzia. Se si concretizza si saprà. Non è un progetto sardo, comunque, anche perché scatterebbe subito il conflitto di interessi.
 
Fra le finalità della Fc, lo statuto (all'art. 2 lett. D) prevede anche l'organizzazione di manifestazioni e convegni. Un confronto con le altre Film Commission sarebbe stato opportuno. Perché anche questo non è stato mai fatto?
Anche questo non è vero. Intanto, proprio all’inaugurazione della nuova sede della Fc, è intervenuto Silvio Maselli, il direttore della Apulia Film Commission e segretario generale dell’Anica. Metteremo in programma altri incontri come questo, ma vogliamo ricordare che la nostra direttrice, Nevina Satta, è stata eletta a gennaio scorso vicepresidente dell’Italian Film Commission. Inoltre, in occasione dello Skepto Film Festival è stato nostro ospite presente il fondatore della Film Commission Albania. Per quanto riguarda i convegni, recentemente abbiamo organizzato la Masterclass del regista filippino Kahvn De La Cruz qui a Cagliari e altre ne organizzeremo nel futuro prossimo, a cominciare dagli incontri a Platamona e Alghero con Gianfranco Rosi, Alina Marazzi e Alice Rochwacher e altri in occasione della Summer School di Filmidee.
 
Io, come tanti miei coetanei, son dovuto andare fuori dalla Sardegna per potermi formare in ambito cinematografico, come regista. Successivamente la Regione mi ha aiutato ad approfondire la formazione grazie ad una borsa di studio "Alta formazione", per un master in sceneggiatura. Ora vorrei sapere che misure vuole prendere la Regione, e la Film Commission, per sostenere e sfruttare le competenze che ha aiutato a formare in molti giovani. Intendo soprattutto se si pensa di sostenere e promuovere opere prime di finzione e documentari dei giovani sardi. Grazie. Emanuel Cossu
Anche io sono dovuto andare fuori a formarmi e a lavorare. Oggi come oggi, noi sardi avremmo un enorme privilegio che è la legge sul cinema, fatta apposta per aiutare i progetti che riguardano la Sardegna. Questa è una cosa in più che viene data a noi sardi, solo che dovremmo avere la forza di usarla nel modo giusto e a mio parere, per far questo, andrebbero cambiati i criteri di assegnazione dei punteggi. Questa è una delle cose fondamentali di cui discutere al tavolo di lavoro di cui abbiamo parlato prima perché la legge sul cinema, che voglio ripetere, è un vantaggio per i sardi, dev’essere quanto meno ammodernata e resa più consona per i tempi che viviamo.
 
Lei è un regista sardo ma ha quasi sempre lavorato a Roma. Cosa ne pensa dei suoi colleghi sardi? C’è qualcuno che professionalmente parlando stima maggiormente?
Premesso che a me personalmente da un po’ fastidio la dizione “cinema sardo” perché il cinema di Virzì non è mai chiamato “cinema toscano”, quindi il cinema è cinema e basta, non posso e non voglio dare giudizi sui miei colleghi. L’unica cosa che un po’ mi perplime è che a parte me e Marcias, tutti gli altri, hanno girato solo in Sardegna. Mi piacerebbe provassero a girare anche fuori dalla Sardegna.
 
Esempi di mancanza di trasparenza: 1) Perchè il bando della nuova direttrice non è stato pubblicato sul sito, o comunque dopo molti giorni ?
Dev’essere pubblicato sul sito della Regione, e lì è stato pubblicato come tutti i bandi per i direttori degli enti Regionali e delle direzioni di assessorato. Anche perché, come detto prima, noi non abbiamo un sito autonomo dal portale della Regione. Quindi tutte le nostre cose devono essere approvate e pubblicate dalla Regione, come detto prima, non abbiamo ancora un nostro portale autonomo.
2) Chi ha partecipato alla selezione?
Dalla parte della commissione hanno partecipato due membri del Cda e un funzionario della Regione (più un altro funzionario della regione senza diritto di voto con funzione di segretario). Dalla parte dei candidati, non possiamo fare i nomi per ovvi motivi di privacy, ma possiamo dire che le domande sono state quattordici delle quali due escluse per vizio di forma, quattro per mancanza di alcuni requisiti fondamentali, e otto ammessi al colloquio.
3) Alcuni aspettano ancora per l'accesso agli atti di verbali e atti. Fra questi Luca Melis della karel e Sergio Naitza , giornalista dell' Unione Sarda. Come mai non è stato loro risposto? Perché non vengono pubblicati sul sito direttamente.
Il sito non ce l’abbiamo! I verbali non possono essere pubblicati su nessun sito. Gli accessi agli atti richiesti sono stati concessi. Per tutti coloro che vogliono avere accesso agli atti devono fare richiesta all’Ufficio URP della Regione in qualunque momento (come già accaduto).
4) Quando vennero trasferiti i fondi con delibera dall'Assessorato alla Film Commission per la pubblicazione dei bandi dell’intero settore, la delibera prevedeva procedure più snelle ma anche che il Cda dovesse approvare appositi regolamenti per definire esattamente criteri e modalità. Sono mai stati approvati questi regolamenti ? Perché non sono stati pubblicati? È stato approvato il regoalmento più importante per individuare e definire la commissione selezionatrice? Da chi era composta?
I regolamenti applicati nel caso in questione sono le norme attuative del 2008, come indicato nei bandi. La commissione, in quel caso, è stata composta da tre membri del Cda e due funzionari proprio nel tentativo riuscito di snellire le procedure e riuscire a mettere in circolo i contributi concessi in un tempo rapido. Infatti, i risultati dei bandi sono stati resi noti un mese dopo la loro scadenza. Da precisare anche che i settori a cui era destinati i contributi sono stati indicati dalla citata delibera della Regione che ha escluso preventivamente sia i lungometraggi che i fondi ricerca citati prima, che quindi non potevano essere messi a bando.
5) Perchè non è stato mai riportata sul sito la vicenda delle varie dimissioni e nuove nomine di membri del Cda?
Ribadisco che il sito non ce l’abbiamo. Inoltre, non si possono pubblicare le dimissioni in quanto atto personale del dimissionario.
 
Silvio Maselli (direttore della Apulia Film Commission), invitato a Cagliari per l’inaugurazione della sede della Sardegna Film Commission ha spiegato che in Puglia si punta al “cinema in Puglia” e non al “Cinema di Puglia” e si è detto contrario a una film commission come un ente per il welfare, tanto che in Puglia i contributi per valorizzare l’identità sono recenti e molto bassi. In sintesi: per lo sviluppo del cinema e dell’ economia è bene investire i soldi per attrarre le produzioni di fuori a girare in Sardegna e non finanziare i film realizzati da autori locali. Lei è d’ accordo?  La sua politica è per il cinema in Sardegna o per il cinema di Sardegna?
Come detto all’inizio, il compito della Fc è incentivare l’industria cinematografica in Sardegna. Per fare questo, bisogna assolutamente incentivare entrambe le cose, ma è evidente che fino a quando in Sardegna non sarà altrettanto sviluppata, l’industria cinematografica che viene da fuori sarà più forte e quindi andrà seguita. Detto questo, come detto prima, noi abbiamo la legge, per i film sardi o fatti in Sardegna, che ripeto, dev’essere un vantaggio per noi sardi che siamo molto avvantaggiati dalla legge stessa.
 
Perché il Consiglio generale previsto dallo statuto per garantire democrazia alla Fondazione, composto da enti pubblici e privati non è mai stato nominato dal Cda in questi anni? E di tempo ne avete avuto! Per il tavolo degli operatori si impegni Grimaldi. Ci dia una data, almeno un mese!
Il Consiglio generale esiste e si riunisce una volta all’anno. È formato attualmente dal presidente della Fc e dal Direttore del Servizio spettacolo, informazione e sport, dell’assessorato alla Cultura della Regione, in quanto in questo momento la Fc ha solo come socio unico la sola RAS. Se e quando entreranno nuovi enti, in loro rappresentanza, nuovi soci entreranno a far parte del Consiglio generale. Per quanto riguarda l’organizzazione di un tavolo di confronto con gli operatori del settore, cercheremo di farlo il prima possibile. Speriamo in autunno.
 
Ma Lei Grimaldi preferirebbe che i bandi venissero gestiti dalla Fc o dall'Assessorato? In ogni caso capisco che dovremmo suicidarci nel frattempo che si prende una decisione. Non è meglio se velocemente si convoca un tavolo serio per iniziare il futuro che se no non sembra arrivare mai?
Naturalmente, preferirei che la gestione tecnica, sia affidata alla Fc in quanto più competente e più agile. Riguardo al tavolo, cercheremo di farlo il prima possibile ma ho paura che non basterà per stimolare i politici a risolvere la questione.
 
Perché solo due membri del Cda? E gli altri? E chi erano i due? Su Grimaldi! Non dovevano esserci tutti? (parlo della riconferma di Nevina Satta)
Sempre per motivi di privacy non possiamo dare dettagli sui nomi. Basta dire che il numero dei componenti della commissione è variabile secondo la legge nazionale che regola i concorsi.
 
Che si possano riportare sulla pagina della fc le vicende del cda mi sembra un boutade. Viviamo nel 2014 la gente deve sapere come e chi gestisce i soldi pubblici.
La Fc è comunque un’istituzione pubblica e quindi soggetta a una serie di leggi e regole. Non siamo un blog che può scrivere tutto quello che vuole. In più mi chiedo a chi possano interessare le vicende dei membri del Cda.

Si parla tanto di far lavorare le maestranze Sarde, ma poi molte delle produzioni che vengono a girare nell’Isola, arrivano qui con troupe già formate, e molti di questi set sono "blindati" anche per i volontari. Perché spesso avviene questo?
Perché non abbiamo ancora dato all’esterno un’immagine forte dell’industria cinematografica in Sardegna. Nel senso che: le produzioni sarebbero ben contente di risparmiare sulla troupe trovandola sul posto, ma bisogna prima dimostrare alle stesse produzioni la stessa professionalità e le stesse capacità che sicuramente hanno quelli che vengono da fuori. In Sardegna ci sono ottimi professionisti ma bisogna allargarne il numero con corsi professionali, ad esempio, e far conoscere quelle che già ci sono a un livello più ampio. 

IN QUESTO LINK: LA FONDAZIONE SARDEGNA FILM COMMISSION. LE QUESTIONI SUL TAPPETO.

3 luglio 2014