Percorso

Remembering Fellini

Carloforte hosts a showcase of the Great Master of Italian Cinema. One of the guests will be his niece Francesca Fabbri Fellini: “The heirs of Fellini: Hayao Miyazaki and Wong Kai-Wai, from Japan and China”. Interview by Maria Elena Tiragallo (English translation by Rita Imperiali)

Federico Fellini

DOPO L'ARTICOLO LA VERSIONE IN ITALIANO. Carloforte welcomes the grand cinema of all times, the one that glued audiences in front of the big screen from all over the world, conquering generations upon generations.

The sun does not set on the Grand Master of Italian Cinema Federico Fellini, and his creativity is destined to win over the audience of Exme’ in Carloforte (shows in Via XX Settembre), where from the 24 to the 29 of July a showcase of his work will be hosted ”Remembering Fellini”. The round of shows (free to the public, at 9pm) is sponsored by the Town’s Administration with the major Marco Simeone, as homage to the artist from Rimini.

''8 1/2''“We invite everybody to join in – said the Deputy Mayor Luz Elena Castano – to learn about the heritage of ideas and images from this great artist, who is a symbol of film culture, not only Italian but global. Also attending will be the director’s niece: Francesca Fabbri Fellini, the only DNA heir, president of the Foundation Federico Fellini.

If the showing room at the Exme’ is not large enough for the audience, there is a chance to move the showing to the Cavallera Theater.”

Francesca Fabbri FelliniOpening night will starts off with the documentary “Remembering Fellini”, shown in the summer poster of Carloforte.  It’s a personal documentary by his close friends and colleagues like Nicola Piovani, Peppino Rotunno, Ruggero Mastroianni, Tazio Secchiaroli, Tullio Pinelli, Bernardino Zapponi, and Tonino Guerra. July 25th, the second night, the hosts will be Francesca Fabbri Fellini and Graziano Villa the photo-reporter from Genoa, and they will present the films “Lapponia: The World at -50°” and “Marocco: The World at +50°”. The Oscar winning movies will be shown the third evening with “La Strada”, and the following night  “8 and ½”. To top off the event, the last night, the masterpiece “Amarcord”.

''La dolce vita'' 1960Francesca Fabbri Fellini – niece and the memories’ keeper of the director of “La Dolce Vita”, talks to Cinemecum.
In your life you deal with keeping  the memory alive of Federico Fellini, your uncle. Why?
I am a journalist by profession, I worked at RAI and in radio, but now I work regularly on the cultural legacy of my uncle Federico. It’s a significant legacy to impart to the young generation. I traced his story since school days, the story of a young man from Rimini that leaves his home town to move to Rome to conquer the world, and from the Capital City he won the world over.

''Amarcord''What do you remember? What is the most powerful lesson?
Fellini created something that is unique, commemorated by the likes of Woody Allen and Martin Scorsese, so much so that he became a way of speech: how often we say “fellinian” to express a certain mood, a style, or even to define a curvaceous woman?  To have created a path that is followed by others is wonderful. I find it funny, his five Oscar withstanding, that he is often used as an adjective. He was known to draw cartoons of his movies before production started. Casting? His actors were from the streets, he would mold them like plaster.

''La strada''Who do you think is like Fellini today? Which director could become a Fellini?
I recognize the poetry of uncle Federico in Hayao Miyazaki, in his cartoons, and I sense him in a subtle way in Wong Kar-Way, the extraordinary Chinese screenwriter and director: his movie “2046” is the most remarkable film that I encourage everyone to see.  He is a very gifted Chinese director; his take on costumes is out of this world. I went to Japan and China to find the heirs of Fellini; these two powerhouses keep the world running. Uncle Federico would have loved them, I am sure!

What about Italian Cinema?
It’s an industry, there no remarkable juncture. Directors now produce fine comedies like Paolo Virzì, I see often the work of Gabriele Salvatores, because he is always changing and I find his special effects interesting.  I adore Giuseppe Trovatore; it’s always a treat to sit on the first row for his movies.  Paolo Sorrentino has now a stellar cast in his “La Giovinezza”.


 

Ricordando Fellini

A Carloforte una rassegna dedicata al Grande Maestro del cinema italiano. Ospite la nipote Francesca Fabbri Fellini: «Hayao Miyazaki e Wong Kar-Wai,in Giappone e in Cina gli eredi di Fellini». L’intervista di Maria Elena Tiragallo

Federico FelliniSbarca a Carloforte il grande cinema di tutti i tempi, quello che ha incollato davanti al grande schermo spettatori  di tutto il mondo, conquistando generazioni e generazioni. Un’arte che non conosce tramonto quella del Grande Maestro del cinema italiano, Federico Fellini, e destinata a conquistare anche il pubblico dell’Exmé di Carloforte (sala in via XX Settembre), dove dal 24 al 29 luglio si terrà la rassegna “Ricordando Fellini”. Il ciclo di proiezioni (con ingresso gratuito, tutte alle 21) organizzato dall’Amministrazione comunale retta dal sindaco Marco Simeone, vuole essere un omaggio all’artista riminese.

''8 1/2''«Invitiamo tutti a partecipare alla rassegna – ha dichiarato il vice sindaco Luz Elena Castano - per conoscere il patrimonio di idee e immagini di questo grande artista, simbolo della cultura cinematografica italiana e mondiale. Sarà presente anche la nipote del regista, Francesca Fabbri Fellini, “unica erede per Dna”, presidente della Fondazione Federico Fellini. Se la sala dell’Exmè non dovesse bastare per il pubblico,  ci sarà la possibilità di spostare gli appuntamenti al Teatro Cavallera». Ad aprire la rassegna, che rientra nel cartellone dell’Estate carlofortina, sarà  la proiezione – nella serata inaugurale - di “Ricordando Fellini”, documentario confidenziale  coi suoi collaboratori più stretti, come Nicola Piovani, Peppino Rotunno, Ruggero Mastroianni, Tazio Secchiaroli, Tullio Pinelli, Bernardino Zapponi, Tonino Guerra

Francesca Fabbri FelliniA caratterizzare la seconda serata, il 25 luglio, saranno gli  interventi  di Francesca Fabbri Fellini e del fotoreporter e ritrattista genovese Graziano Villa, che presenterà i video “Lapponia: il mondo a -50°” e “Marocco: il mondo a + 50°”. Per le pellicole che vinsero il Premio Oscar si dovrà attendere la terza serata, con “La Strada”, mentre la quarta serata si proietta “8 ½”. A chiudere le proiezioni il capolavoro “Amarcord”.
Francesca Fabbri Fellini – nipote e custode dei ricordi e dell’immagine del regista de “La dolce vita”, si racconta a Cinemecum.

''La dolce vita'' 1960Lei nella vita si occupa di suo zio, Federico Fellini, perché?
Sono una giornalista professionista, ho lavorato alla Rai e in radio, ora mi occupo quotidianamente dell’eredità culturale di mio zio Federico, un’eredità importante, per trasmetterla ai giovani. Ripercorro anche nelle scuole la sua storia, la storia di un giovane di Rimini che lascia la sua città per andare a Roma e conquistare il mondo con la sua arte, e dalla Capitale conquista il mondo.

Che ricordo ha? Qual è la lezione più forte?
Fellini ha creato qualche cosa di unico, al punto da esser ripreso da Woody Allen Martin Scorsese, al punto da divenire anche un aggettivo: quante volte si dice “felliniano” per evocare un’atmosfera, uno stile, o magari anche soltanto per definire delle donne con curve importanti. Il fatto di aver creato una linea seguita dagli altri è meraviglioso. Mi diverte, forse molto di più dei cinque Oscar, lo stupore di essere un aggettivo. Lui disegnava già da prima i suoi film. I casting? I suoi attori li prendeva dalla strada, li plasmava come plastilina.

''Amarcord''Un Fellini di oggi chi sarebbe per lei?  Quale regista potrebbe diventare Fellini?
Vedo la poesia dello zio Federico in Hayao Miyazaki, nei suoi cartoons, e lo percepisco in modo delicato in Wong Kar-way, regista sceneggiatore cinese straordinario: il suo film “2046” è uno dei film più interessanti da vedere, che consiglio a chiunque. E’ un regista cinese speciale, ha una cura degli abiti pazzesca. 
Sono andata in Giappone e in Cina per trovare gli eredi di Fellini, queste due potenze mandano avanti il mondo. Lo zio Federico li avrebbe amati, di sicuro!

''La strada''E il cinema italiano?
È una macchina industria, non ci sono momenti importanti. I registi oggi producono commedie gradevoli come Paolo Virzì,  vedo i lavori di  Gabriele Salvatores perché cambia spesso e mi incuriosisce anche per gli effetti speciali. Adoro Giuseppe Tornatore, è sempre un bel sedersi in prima fila per un suo film. Paolo Sorrentino ha un cast stellare ora ne “La Giovinezza”.

Scarica la locandina della manifestazione

23 luglio 2014

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