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La Sardegna sogna un futuro di cinema con Sergio Rubini e Ennio Fantastichini

Sul set del film di Gianfranco Cabiddu "La stoffa dei sogni". Un cast d'eccezione e uno scenario da favola: l'isola dell Asinara.

Gianfranco Cabiddu e Sergio Rubini

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La stoffa dei sogni il prossimo film di Gianfranco Cabiddu ha tutti gli ingredienti per lanciare finalmente il cinema "made in Sardegna": un fantastico scenario come quello dell isola dell'Asinara, un cast di attori di eccellenza, un soggetto geniale, una sceneggiatura straordinaria e una casa di produzione di alto livello (la  stessa che ha prodotto " la migliore offerta di Giuseppe Tornatore).

Il film è frutto di  una determinazione fortissima del regista la cui passione  ha contagiato tutto il cast. Il regista Gianfranco Cabiddu, con Il figlio di Bakunin,  è stato il precursore di quella che in molti chiamano "la nuovelle vague" del cinema italiano. Se fosse lui fra i  registi sardi a realizzare il tanto sospirato  film di successo di cui ha bisogno  la Sardegna in questo   momento se lo meriterebbe.  Dalla sua prima visita all'Asinara nel 1999 sogna di girarci un film.

Ennio Fantastichini e Sergio RubiniPoi  l idea del  soggetto del film tratto da La  tempesta di Shakespeare e dalla traduzione  in napoletano di Eduardo De Filippo con cui Cabiddu ha avuto il privilegio di lavorare.  Infine la stesura della sceneggiatura  a quattro mani con Ugo Chiti (co-sceneggiatore di Gomorra). La Paco cinematografica di Arturo Paglia e Isabella Cocuzza non si è lasciata sfuggire l occasione e grazie anche al supporto della Sardegna Film Commission e del Ministero ha messo in piedi un cast straordinario: Ennio Fantastichini, Sergio Rubini, Renato Carpentieri, Jacopo Cullin, Alba Gaia Bellucci, Teresa Saponangelo, Francesco Di Leva, Giampaolo Loddo. Un film definito da tutti popolare e colto allo stesso tempo per il quale Rubini e Fantastichini hanno aspettato due anni mettendosi a disposizione e di cui hanno dichiarato di essere fieri e orgogliosi. Dopo qualche settimana trascorsa all Asinara in quasi totale isolamento sono entusiasti.

Il bravissimo Fantastichini, ancora in cerca del film della sua vita (che sia questo?) si è pure commosso mentre parlava con i giornalisti, mentre Rubini alla presenza della direttrice della film Commission, Nevina Satta, si è sentito in dovere di ribadire come la Sardegna non abbia niente di meno della sua Puglia per diventare una terra di cinema e fare della settima arte una fonte di lavoro e ricchezza.


 

 

31 luglio 2014