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"De-lovely" di Irwin Winkler (2004)

di Clara Spada

''De-lovely''Dopo l’edulcorato Notte e dì del 1946, quando la fama e la carriera di Cole Porter era al top, ecco una nuova completa biografia di uno dei più famosi musicisti targati Usa. Simile a un altro film sull’altrettanto famoso ballerino e coreografo Bob Fosse (All That Jazz – 1979), l’ormai vecchio e malato Cole rivive da spettatore  la sua vita come se fosse un musical di sua produzione.

In effetti tutta la sua carriera, dagli anni ’20 agli anni ’50, è legata alle rappresentazioni della sua magica musica nei teatri, nei film, nelle sale di club eleganti e scoppiettanti, ma anche e soprattutto alla sua unica donna, Linda, più musa ispiratrice che amatissima moglie.

''De-lovely''Ottimo Kevin Kline in una delle sue migliori interpretazioni, che sapientemente ha trasmesso la doppia immagine del musicista, attento alla sua privacy, ma irresistibilmente scapestrato in privato. Altrettanto perfetta Ashley Judd, innamorata forse più della musica di suo marito che dell’uomo. In apparenza una coppia di grandi successi, ricca e felice nelle loro fastose abitazioni, che nella riservatezza del loro privato cela e sopporta un pesante segreto. Linda, infatti, è ben conscia della omosessualità di un marito che l’adora e la ricopre di gioielli. Ciò nonostante è lei il punto forte della coppia, è lei che lo spinge a scrivere i suoi brani migliori e che, ad ogni nuovo spettacolo, non scorda mai di regalargli un prezioso portasigarette.

''De-lovely''Oggi, forse, molti non ricordano il suo nome, ma tutti sicuramente conoscono le sue canzoni ancora attualmente interpretate da cantanti celebri, da Armstrong a Amy Winehouse. “Night and Day, Anithing Goes, It’s De-lovely e tante altre tutt’oggi commuovono e incantano per l’abilità di Porter nell’unire armonia e melodia. Diretto con misurata abilità da Irwin Winkler, è un film da vedere e rivedere per assaporarne ogni dettaglio, scoprire deliziosi “cameos” con Cary Grant e tanti altri d’epoca e recenti come Alanis Morissette e Natalie Cole. Fino alla struggente dolce-amara Love for Sale (1930) interpretata da Vivian Green.
Presentato fuori concorso come film di chiusura al 57° Festival di Cannes, il film ha ottenuto il Golden Globe 2005 e ben altre dodici nominations, nonché il Grammy Award 2005 per la musica. Passato quasi inosservato nelle sale, probabilmente per le prime scene esplicitamente omosessuali in tempi non ancora pronti, è tra i film meritevoli di una nuova vita.

8 ottobre 2014