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Speciale. La lunga estate calda di Falcone e Borsellino

Mille volte addio

All’Asinara si gira Mille volte addio, film Fandango sui due magistrati ‘imprigionati’ sull’isola. di Elisabetta Randaccio – Photogallery e Crew List

Si stanno concludendo nella splendida location dell'isola dell'Asinara le riprese di Mille volte addio di Fiorella Infascelli. La regista è ritornata a girare nell'isoletta sarda, dopo l'esperienza straordinaria di Pugni chiusi, il documentario del 2011 (vincitore del premio nella sezione Controcampo italiano al Festival di Venezia) incentrato sulla lotta esemplare degli operai della Vinyls, che tentarono di salvare il posto di lavoro “imprigionandosi” all'Asinara, dove rimasero per più di un anno.

Al centro Fiorella InfascelliNon fu esclusivamente un conflitto sindacale, fu un'avventura umana che segnò tutti, compresa la Infascelli (leggi l'intervista alla regista), che ha documentato le giornate e le riflessioni di chi sperava, servendosi di una protesta non violenta, di poter cambiare il proprio destino. Col senno di poi, si rimane con l'amaro in bocca, data la chiusura della fabbrica, ma quei giorni all'Asinara, per la Infascelli, hanno voluto significare anche la scoperta di un territorio affascinante, in cui la natura segnava il tempo con la sua potenza e, in Pugni chiusi, il cielo, il mare dell'isoletta sono determinanti a livello espressivo, grazie anche alla bella fotografia di Francesco Di Giacomo

''Pugni chiusi''All'Asinara la regista potè, inoltre, vedere gli edifici dove abitarono, nell'estate del 1985, i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme alle rispettive famiglie. Nell'isola i due giudici prepararono, in una situazione “protetta”, le carte necessarie per allestire il maxi processo contro la cupola mafiosa, che segnerà la storia non solo giudiziaria italiana, ma sarà anche l'anticamera di giorni difficili, i quali, purtroppo, si concluderanno con la loro morte violenta. Fiorella Infascelli immaginò, sin dall'epoca di Pugni chiusi, la vicenda di due uomini speciali che si ritrovarono in una situazione logistico-psicologico assai particolare, capace di creare momenti di strana serenità a contatto con una natura “selvaggia” e altri in cui potevano nascere conflitti e dinamiche complesse con i propri familiari.

Massimo PopolizioOra, dopo qualche anno, quell'idea sta diventando un film, girato in questo falso autunno con giornate assai adeguate per le riprese cinematografiche. La produzione è della Fandango, con partecipazione di RAI Cinema e il cast è importante, come è già capitato in altri film della Infascelli, la quale ha una sensibilità speciale per la direzione degli interpreti. Massimo Popolizio è Giovanni Falcone, Beppe Fiorello è Paolo Borsellino (Vai alla CREW LIST completa). Ma non si tratta di un lungometraggio orientato, nonostante il peso “storico” dei protagonisti, esclusivamente al maschile. Infatti il rapporto con le mogli e i figli dei due magistrati è estremamente rilevante nella costruzione della storia. Così, Valeria Solarino interpreta Francesca Morvillo, che morirà accanto al suo uomo nel terribile attentato del 1992, e Claudia Potenza dà vita a Agnese Borsellino, scomparsa nel 2013. Sono due donne forti, consapevoli delle responsabilità intraprese dai loro mariti, della pericolosità delle loro scelte, ma che hanno anche a cuore i legami familiari, il desiderio di una vita “normale”.

Certamente, nessuno in quei giorni caldi dell'estate all'Asinara, supponeva un futuro tragico, dopo la stagione di speranza successiva alla sentenza del maxi processo. Sono quei momenti di lavoro e di ricerca di serenità, segnati dallo scenario delle onde agitate del mare dell'Asinara che ci racconterà Fiorella Infascelli.

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