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Film Consiglio

Interstellar di Christopher Nolan

Il consiglio di Elisabetta Randaccio

''Interstellar'' di Christopher NolanSceneggiato con il fratello Jonathan, Interstellar riprende uno dei topos dell'opera del migliore Christopher Nolan (Memento, 2000, Inception, 2010) quello del tempo, inteso come categoria “scivolosa” della realtà, percepita con inquietudine dall'uomo.

Così, non poteva esserci genere cinematografico maggiormente adeguato della fantascienza che, come tutti ormai sappiamo, è diventata, nelle suo opere più raffinate, un mezzo narrativo per riflettere sull'umanità, a livello filosofico, scientifico, sociale. Il tempo è la chiave di Interstellar: c'è un tempo da combattere ed è quello della fine delle risorse alimentari nel mondo; c'è un tempo che corre e improvvisamente “si ferma” e così sarà nella dimensione del wormhole; esiste un tempo che ritorna e si sovrappone, come nella scena della stanza di Murph, e un altro talmente bizzarro e tremendo da mostrare la morte di una figlia molto anziana a un padre rimasto giovane.

''Interstellar'' di Christopher NolanIl gioco del tempo si inserisce in un racconto assai complesso, capace di abbassare tutte le carte dell'intrattenimento e della riflessione. Abbiamo un accenno alla distopia, assai presente nei film di fantascienza degli ultimi anni, e, perciò, osserviamo il paesaggio terrestre inaridito da terribili tempeste di sabbia. Il regista ci fa appena intuire le ragioni di questo olocausto in forma di stillicidio e ciò diventa la ragione di una missione spaziale ambiziosa per cercare un'altra “casa” all'umanità. Ad aiutare astronauti e scienziati si presenta uno strano buco nero nei dintorni di Saturno. Per arrivarci si può far danzare la stazione spaziale, ma non a ritmo di valzer, come nel mitico 2001 Odissea nello spazio del grande Kubrick, omaggiato da Nolan in varie scene, dirittamente o indirettamente, confermando quel film, per quanto girato nel 1968, come il riferimento estetico e filosofico del genere fantascienza moderno. A questo punto, Interstellar accentua gli elementi di azione, di thriller (geniale, in questo senso, la sequenza del risveglio dell'astronauta interpretato da Matt Damon), mentre gli aspetti complottistici e spionistici si incontrano con quelli psicologici.

''Interstellar'' di Christopher NolanTrovare un finale a un'opera di questo tipo poteva essere pericoloso, ma la sceneggiatura dei fratelli Nolan riesce, sempre utilizzando la categoria del tempo, a rovesciare le carte e a convincere lo spettatore, il quale, non ha sentito, per quasi tre ore, stanchezza o noia. Certo il film di Nolan è intrigante, ottimo nella realizzazione, ma manca del coraggio, quello vincente nella lontana epoca della new Hollywood: per ragioni commerciali non sa inserire il pessimismo, che in un film di fantascienza è il sale della narrazione, o il finale inquietante. Oppure, a livello di personaggi, il suo equipaggio “politicamente corretto” (due uomini, un nero, una donna) ha nella protagonista femminile un ennesimo stereotipo. Infatti, l'astronauta ragiona esclusivamente col cuore, elemento bizzarro in una scienziata ed è, peraltro, pure l'imbranata del gruppo (è la sua stupida testardaggine e la sua crisi di panico la colpa della morte del compagno sul pianeta delle onde)

''Interstellar'' di Christopher NolanQuesto tarpa le ali di Interstellar per essere un vero capolavoro. Però, il film di Nolan è un piacere per gli occhi, grazie alla fotografia eccellente e a “attenuati” e efficaci effetti speciali, nonché si avvale di interpreti convincenti, i quali compongono un cast d'eccezione: Mattew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Casey Affleck, Michael Caine, Matt Damon.

19 novembre 2014